Raffaele Fiorella. Le cose che non accadono
Dal 18 Maggio 2013 al 17 Giugno 2013
Bari
Luogo: Museo Nuova Era
Indirizzo: Strada dei Gesuiti 13
Orari: da lunedì a sabato 17-20
Curatori: Lorenzo Madaro
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 080 5061158
E-Mail info: museonuovaera@alice.it
Sito ufficiale: http://www.museonuovaera.it
Negli ultimi lavori di Raffaele Fiorella si percepisce un territorio ibrido che vive di dati tangibili ed entità illusorie: le opere in mostra sono difatti avvolte da questa rarefatta dicotomia propria della creazione, da cui emergono ambienti sospesi che fanno irrimediabilmente scaturire interrogativi sullo spazio e sul tempo. Entità naturali, come i tronchi degli alberi o i diradati specchi d’acqua dalle temperature glaciali, ancorano la percezione verso verità tangibili.
Gli elementi levigati, lampanti richiami a oggetti spaziali, ipotetici invasori del pianeta terra, non hanno un’aria minacciosa poichè giacciono abbandonati, svuotati da qualsiasi forma possibile di vita terrestre o aliena. Per Fiorella questi non sono magnetismi tratti dalla letteratura fantascientifica, ma suggerimenti estratti da libri mai letti, viaggi autonomi verso luoghi apparentemente imperscrutabili, corroborati dall’incanto delle forme levigate e da cromìe biancastre che rendono il clima della percezione privo di ogni tempo reale. Un tempo che scorre senza soluzione di continuità, dando l’illusione che qualcosa possa accadere o suggerendo un episodio del naturale ciclo dell’esistenza già accaduto. Una storia in divenire, quindi da erigere ex novo. Una storia “non accaduta” che galleggia nell’aria e nel pensiero, che non ha niente di circoscritto, ma che ha un limite del tutto dilatato, disposto a decodificazioni a maglie larghe. (Lorenzo Madaro)
Gli elementi levigati, lampanti richiami a oggetti spaziali, ipotetici invasori del pianeta terra, non hanno un’aria minacciosa poichè giacciono abbandonati, svuotati da qualsiasi forma possibile di vita terrestre o aliena. Per Fiorella questi non sono magnetismi tratti dalla letteratura fantascientifica, ma suggerimenti estratti da libri mai letti, viaggi autonomi verso luoghi apparentemente imperscrutabili, corroborati dall’incanto delle forme levigate e da cromìe biancastre che rendono il clima della percezione privo di ogni tempo reale. Un tempo che scorre senza soluzione di continuità, dando l’illusione che qualcosa possa accadere o suggerendo un episodio del naturale ciclo dell’esistenza già accaduto. Una storia in divenire, quindi da erigere ex novo. Una storia “non accaduta” che galleggia nell’aria e nel pensiero, che non ha niente di circoscritto, ma che ha un limite del tutto dilatato, disposto a decodificazioni a maglie larghe. (Lorenzo Madaro)
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