Lo specchio della città / Grandi Restauri - Simone Peterzano
Dal 04 Ottobre 2019 al 31 Ottobre 2019
Bergamo
Luogo: Palazzo Creberg
Indirizzo: largo Porta Nuova 2
Orari: da lunedì a venerdì, negli orari di apertura della filiale (8.20 - 13.20 e 14.50 - 15.50) Sabato 5, 12, 19 ottobre (14.30 – 19.00) con visite guidate gratuite con inizio alle ore 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18 Domenica 6, 13, 20 ottobre (9.30 – 19.00) con visite guidate gratuite con inizio alle ore 9.30 - 10.30 - 11.30 - 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18
Curatori: Angelo Piazzoli, Paolo Plebani
Enti promotori:
- Fondazione Credito Bergamasco (Bergamo)
Sito ufficiale: http://www.fondazionecreberg.it
Lo storico rapporto di collaborazione tra Fondazione Credito Bergamasco e Accademia Carrara – risalente nel tempo e costantemente rinnovato nel solco di una costante prossimità della Fondazione alla importante Pinacoteca cittadina – si consolida, presso Palazzo Creberg dal 4 al 31 ottobre 2019, con la mostra Lo specchio della città e con una nuova edizione del progetto Grandi Restauri che vede come protagonista Simone Peterzano, allievo di Tiziano e Maestro di Caravaggio.
LA MOSTRA
Per la mostra autunnale a Palazzo Creberg – curata da Angelo Piazzoli e Paolo Plebani –
Fondazione Creberg ha richiesto in prestito ad Accademia Carrara una serie di dipinti
appartenenti alla “collezione nascosta”, ovvero una selezione di opere che normalmente non
sono fruibili nel percorso museale, ma che rivestono un grande interesse per il pubblico
bergamasco in quanto strettamente legate al territorio (come ben si evince dal titolo dato
alla mostra, Lo specchio della città). A completamento del progetto espositivo verranno
presentati alcuni capolavori della Pinacoteca normalmente visibili al pubblico nelle sale del
museo cittadino.
Attraverso diciotto ritratti distribuiti in quattro sezioni (La città degli artisti, La città delle
professioni, La città dell’aristocrazia e La città al femminile) il pubblico potrà ripercorrere
parte della storia di Bergamo e dei bergamaschi tra ‘800 e ‘900.
I ritratti ufficiali, mondani, intimisti, romantici – dipinti dai migliori protagonisti della pittura
locale tra cui Giuseppe Diotti, Giovanni Carnovali detto il Piccio, Francesco Coghetti,
Giacomo Trécourt, Cesare Tallone, Giorgio Oprandi e altri ancora – lasciano trasparire i
cambiamenti di gusto che, in particolare, si manifestano nella classe borghese e
aristocratica. Soprattutto con Giovanni Carnovali detto il Piccio – uno degli allievi più
interessati della Scuola di Pittura dell’Accademia Carrara e con Cesare Tallone, grande
interprete del ritratto prima che il genere fosse sostituito dalla fotografia, nonché direttore
della Scuola dal 1884 al 1899 – prosegue quella tradizione per una ritrattistica franca e
veritiera che già dal Cinquecento aveva caratterizzato la storia artistica cittadina.
“Durante l’Ottocento – evidenzia Paolo Plebani, Curatore della mostra – il ritratto si
guadagna un ruolo di primo piano, non solo come strumento per registrare l’aspetto di una
persona, ma anche per attestare un raggiunto status sociale o come scandaglio per sondare
l’animo umano. A Bergamo, città di grandi ritrattisti per più di quattro secoli, la Scuola di
Pittura dell’Accademia Carrara ha fornito per tutto l’Ottocento un contributo rilevante allo
sviluppo del genere, soprattutto con la ritrattistica schietta e sincera di Piccio e Tallone.”
“ Per tale motivo – prosegue Plebani – le raccolte dell’Accademia Carrara, grazie a una serie
di capolavori di Giuseppe Diotti, Giovanni Carnovali detto il Piccio, Francesco Coghetti,
Giacomo Trécourt, Cesare Tallone, Giorgio Oprandi, consentono di ripercorrere da un punto
di vista inedito la storia di Bergamo, tra l’età neoclassica e le prime avvisaglie della
modernità, tra l’inizio dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. I volti dei protagonisti e
delle comparse che animarono le tante scene della vita cittadina, le tante città all’interno
della città – la città dei professionisti e dell’aristocrazia, degli artisti, o quella delle donne, per
fare soltanto alcuni esempi – raccontano della varietà e della vitalità di un tessuto sociale
diversificato in un periodo di straordinari cambiamenti.”
GRANDI RESTAURI
Simone Peterzano
Il miracolo dei S.S. Paolo e Barnaba a Listri
La chiamata alla missione dei S.S. Paolo e Barnaba
Da oltre dieci anni Fondazione Creberg è impegnata in una accurata e intensa
programmazione volta alla salvaguardia di capisaldi del patrimonio artistico con interventi su
qualificate opere d’arte, che vengono poi restituite alle Comunità di appartenenza riportate
all’originario splendore.
Ora Fondazione Credito Bergamasco si è impegnata a realizzare, a sua cura e spese, il
restauro di due monumentali opere milanesi di Simone Peterzano (Bergamo, 1535 / Milano,
1599), grande artista cinquecentesco di origine bergamasca, protagonista di una mostra
monografica a cui sta lavorando Accademia Carrara per la primavera del 2020.
Attraverso la rassegna Grandi Restauri Fondazione Creberg intende presentare la figura di
uno straordinario artista originario della nostra Città ma ancora poco conosciuto al grande
pubblico. Formatosi a Venezia presso Tiziano e stabilitosi in seguito a Milano dove lavorò per
un’illustre committenza portandovi le novità della pittura veneta più aggiornata, Peterzano
fu, a partire dal 1584, il maestro del grande Michelangelo Merisi, il Caravaggio.
Il restauro del primo capolavoro, Il miracolo dei S.S. Paolo e Barnaba a Listri, viene effettuato
interamente presso la Sala Consiglio di Palazzo Creberg dove è già situato e sarà visibile al
pubblico del Palazzo durante la consueta fase espositiva autunnale (4 – 31 ottobre 2019),
insieme ad alcuni dipinti di Palma il Giovane – di proprietà di Parrocchie bergamasche – pure
loro protagonisti del progetto Grandi Restauri per il secondo semestre del 2019.
Per il secondo, La chiamata alla missione dei S.S. Paolo e Barnaba, le fasi di consolidamento
e pulitura avranno luogo a Palazzo Creberg (novembre 2019 / gennaio 2020) a cui seguirà poi
una fase finale di ripristino (il c.d. risarcimento pittorico).
Come spiega Angelo Piazzoli, Segretario Generale di Fondazione Creberg e ideatore del
progetto Grandi Restauri: “La Fondazione Credito Bergamasco, in una logica di
collaborazione con soggetti virtuosi, si propone di stimolare la curiosità del grande pubblico
sulla figura e sull’opera di Simone Peterzano in attesa della mostra di Accademia Carrara.
L’occasione di presentare le opere della Chiesa di San Barnaba farà toccare con mano la
qualità pittorica e sarà molto utile nella divulgazione, anche tramite visite guidate gratuite
ed eventi culturali, di un eccellente artista che, pur se di grandi qualità, non è noto per
quanto meriterebbe”.
“Ad oggi la nostra Fondazione – prosegue Piazzoli – ha sostenuto innumerevoli restauri di
capolavori provenienti da musei, parrocchie, enti guadagnando un importante ruolo di tutela
del patrimonio storico e artistico sul territorio, provvedendo in tal modo a mettere in
sicurezza molte opere bisognose di cure e presentarle al pubblico una volta restaurati. Tra
questi, i restauri di numerosi dipinti (tra gli autori più noti possiamo citare Lorenzo Lotto, Giovan Battista Moroni, Moretto, Alessandro Allori, Palma il Vecchio, Romanino, Paris
Bordon, Giovan Paolo Cavagna, Andrea Previtali, Antonio Campi, Francesco e Leandro
Bassano) sono stati realizzati direttamente nella Sala Consiglio di Palazzo Creberg in
Bergamo e – prima della restituzione alle comunità di appartenenza riportati al loro
originario splendore – sono divenuti oggetto di ammirazione e di approfondimento dei nostri
ospiti, in una incessante attività di divulgazione.”
Incaricata da Fondazione Creberg ad eseguire gli interventi, Delfina Fagnani (Studio Sesti
Restauri) sottolinea che “il recupero conservativo di queste due grandi opere, fra le più
significative di questo artista, si preannuncia innanzitutto come un’occasione assolutamente
singolare e stimolante a favore di un percorso di studio e di conoscenza che potrà essere di
contributo nel portare in luce, attraverso una fitta raccolta dati, le modalità tecniche di
realizzazione di questo artista: conosciuto come assai scrupoloso nel disegno e così vicino,
dichiarandosi suo discepolo, alle cromie tizianesche, ma anche come fonte importante di
ispirazione tecnica per il suo allievo Caravaggio.”
“ Eccezionale – prosegue la restauratrice – è anche lo stato di conservazione che vede questi
due dipinti ancora nel loro stato originale per quanto riguarda il supporto: i tessuti utilizzati
da Simone Peterzano, di un bel lino robusto, non hanno infatti mai subito interventi di
rifodero. Le affollate raffigurazioni, che appaiono in uno stato di degrado e di generale e
pesante offuscamento, lasciano intuire una vivace cromia veneta che potrà essere recuperata
nella leggibilità e nelle raffinate stesure originali. “
I rilevanti interventi di restauro sulle opere di Peterzano saranno interamente sostenuti dalla
Fondazione Creberg con il concorso di Nettuno srl che, da alcuni anni, affianca la Fondazione
in importanti interventi di salvaguardia. “In linea con la nostra policy in tema di
Responsabilità Sociale d’Impresa, anche quest’anno abbiamo colto con piacere l’occasione
offerta dalla collaborazione con Fondazione Credito Bergamasco, di contribuire alla
conservazione del patrimonio artistico e alla sua divulgazione” commenta Marina Fratus,
Amministratore Delegato di Nettuno. “In accordo con quei valori e quelle strategie aziendali
che sono alla base della nostra visione imprenditoriale, crediamo che supportare le
prestigiose iniziative culturali della Fondazione consenta anche ad aziende come la nostra,
che per struttura e dimensione non avrebbero la possibilità di percorrere autonomamente
questa via, di contribuire alla promozione dell’arte e della cultura, generando in tal modo un
valore condiviso che va a beneficio dell’intero territorio di appartenenza.”
Evento inaugurale
Giovedì 3 ottobre (ore 18.00) – Palazzo Storico Credito Bergamasco
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