MERU Art*Science Award, III Edizione - Sarah Sparkes. Time you need
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Sarah Sparkes, Time Machine, 2013
Dal 02 Ottobre 2015 al 29 Novembre 2015
Bergamo
Luogo: GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: via San Tomaso 53
Orari: da martedì a domenica 9-19; giovedì 9-22
Costo del biglietto: Ingresso a pagamento – Mostra MALEVIČ: intero € 12, ridotto € 10
Telefono per informazioni: +39 035 27 02 72
E-Mail info: info@gamec.it
Dal 2 ottobre al 29 novembre 2015 la GAMeC è lieta di presentare TIME YOU NEED di Sarah Sparkes, progetto vincitore della terza edizione di MERU ART*SCIENCE AWARD - riconoscimento promosso in collaborazione con Fondazione MERU/Medolago-Ruggeri per la ricerca biomedica e con Associazione BergamoScienza che premia e sostiene il lavoro di un artista che intende sottolineare con la propria ricerca il legame tra arte e scienza.
Per la terza edizione, la giuria composta da Alessandro Medolago - Presidente Fondazione MERU;Alessandro Bettonagli - Associazione BergamoScienza e Giacinto Di Pietrantonio - Direttore GAMeC, pur apprezzando tutti i progetti presentati dai candidati per la qualità della ricerca artistica, ha scelto di premiare il progetto Time You Need di Sarah Sparkes – artista segnalata da Rob La Frenais, curatore indipendente – per il potenziale visionario con cui affronta il tema del tempo e delle “aperture” temporali, tanto complesso quanto attuale nella ricerca sia scientifica che artistica. Il premio intende anche sostenere l’artista nella sperimentazione di un linguaggio a lei non abituale ma capace di inglobare i diversi aspetti della sua pratica.
Time You Need esplora le possibilità per la coscienza di poter viaggiare nel tempo entro i limiti materiali posti dal corpo umano. Usando simbolicamente portali e buchi neri, rappresentati così come sono concettualizzati dalla scienza e nei film di fantascienza, il video presenta un montaggio di narrazioni, documenti, performance e installazioni che, insieme con elementi di disturbo sonoro e visivo, creano un’esperienza liminale per lo spettatore. La premessa è che ciascuno, osservandolo, possa trovare – appunto – “il tempo di cui ha bisogno”.
Il progetto sarà in visione alla GAMeC dal 2 ottobre al 29 novembre 2015. Rientrerà nella programmazione della XIII edizione di BergamoScienza, uno tra i più importanti festival scientifici internazionali che quest’anno si svolge dal 2 al 18 ottobre.
L’opera entrerà a far parte della Collezione Permanente della GAMeC e degli archivi della Fondazione MERU e dell’Associazione BergamoScienza.
Per la terza edizione, la giuria composta da Alessandro Medolago - Presidente Fondazione MERU;Alessandro Bettonagli - Associazione BergamoScienza e Giacinto Di Pietrantonio - Direttore GAMeC, pur apprezzando tutti i progetti presentati dai candidati per la qualità della ricerca artistica, ha scelto di premiare il progetto Time You Need di Sarah Sparkes – artista segnalata da Rob La Frenais, curatore indipendente – per il potenziale visionario con cui affronta il tema del tempo e delle “aperture” temporali, tanto complesso quanto attuale nella ricerca sia scientifica che artistica. Il premio intende anche sostenere l’artista nella sperimentazione di un linguaggio a lei non abituale ma capace di inglobare i diversi aspetti della sua pratica.
Time You Need esplora le possibilità per la coscienza di poter viaggiare nel tempo entro i limiti materiali posti dal corpo umano. Usando simbolicamente portali e buchi neri, rappresentati così come sono concettualizzati dalla scienza e nei film di fantascienza, il video presenta un montaggio di narrazioni, documenti, performance e installazioni che, insieme con elementi di disturbo sonoro e visivo, creano un’esperienza liminale per lo spettatore. La premessa è che ciascuno, osservandolo, possa trovare – appunto – “il tempo di cui ha bisogno”.
Il progetto sarà in visione alla GAMeC dal 2 ottobre al 29 novembre 2015. Rientrerà nella programmazione della XIII edizione di BergamoScienza, uno tra i più importanti festival scientifici internazionali che quest’anno si svolge dal 2 al 18 ottobre.
L’opera entrerà a far parte della Collezione Permanente della GAMeC e degli archivi della Fondazione MERU e dell’Associazione BergamoScienza.
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