Bridget Baker. The Remains of the father - Fragments of a Trilogy (Transhumance)
Dal 28 Ottobre 2012 al 06 Gennaio 2013
Bologna
Luogo: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Indirizzo: via Don Minzoni 14
Orari: martedì, mercoledì e venerdì 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi 12-20
Curatori: Elisa Del Prete
Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 4
Telefono per informazioni: +39 051 6496611
E-Mail info: info@mambo-bologna.org
Sito ufficiale: http://www.mambo-bologna.org
Nell'ambito della sua prima personale in Italia promossa da MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna dal 28 ottobre 2012 al 6 gennaio 2013, l'artista sudafricana Bridget Baker presenta in anteprima assoluta l'opera video The Remains of the Father – Fragments of a Trilogy (Transhumance) (2012, 24').
L'evento rientra nella sezione Arti Visive della decima edizione di Gender Bender Festival (Bologna, 27 ottobre - 3 novembre 2012).
Fortemente influenzata dalla sua vicenda biografica di sudafricana bianca cresciuta durante e dopo l'Apartheid, Baker indirizza la propria ricerca verso l'esplorazione delle dinamiche di potere e dominazione tra i popoli, inserendosi all'interno di quelle esperienze, sempre più numerose nella produzione artistica attuale, che si interrogano sulla legittimità della dell'eredità storica e delle sue fonti ufficiali per metterne in discussione i codici di interpretazione.
The Remains of the Father - Fragments of a Trilogy (Transhumance), da cui trae titolo il progetto espositivo a cura di Elisa Del Prete, rappresenta la prima parte di una trilogia in cui l'artista intraprende un percorso di riflessione su un tema ancora scarsamente indagato dalla storiografia italiana quale la storia coloniale in Eritrea durante il regime fascista.
L'opera è il risultato di un programma di residenza svolto da Bridget Baker a Bologna nel corso del 2012 su invito di Nosadella.due - Indipendent Residency for Public Art.
A partire dai materiali compositi rintracciati negli archivi di Giovanni Elleroe Maria Pia Pezzoli, una coppia bolognese vissuta in Africa Orientale Italiana nel periodo in cui Ellero svolse l'incarico di funzionario presso il Ministero dell'Africa Italiana tra il 1936 e il 1941, l'artista realizza una narrazione visuale in cui elementi fiction si mescolano a tracce di una storia reale dimenticata. Lasciando il pubblico nella incertezza di un punto di vista che si pone al limite tra realtà e finzione, documento e interpretazione, il lavoro intende interrogare lo sguardo dello spettatore sul ruolo dell'immaginazione nella percezione dei fatti.
Interamente girato a Bologna presso un'abitazione appartenente al complesso architettonico di epoca fascista “Villaggio Bandiera” grazie all'ausilio di Comune di Bologna – Settore Servizi per l’Abitare e ACER, il progetto filmico è stato realizzato con la collaborazione di Articolture per le fasi di produzione e post-produzione e di MC A-Mario Cucinella Architects, associazione GArBo – giovani architetti bologna e Delta-bo Project per la consulenza scenografica e di allestimento.
In accordo con gli eredi Ellero, il Dipartimento di Discipline Storiche, Antropologiche e Geografiche dell'Università degli Studi di Bologna ha gentilmente prestato parte dei materiali conservati nell'archivio del Fondo Giovanni Ellero in occasione delle riprese e della mostra al MAMbo.
L'opera The Remains of the Father – Fragments of a Trilogy (Transhumance) entrerà a far parte della Collezione Permanente del MAMbo al termine del progetto espositivo.
La mostra inaugura sabato 27 ottobre 2012 alle ore 17.00, con ingresso gratuito alla Collezione Permanente dalle ore 17.00 alle 20.00.
In occasione di un incontro con Bridget Baker che si tiene presso la Sala Conferenze del MAMbo domenica 28 ottobre alle ore 18.00, vengono presentati altri lavori video inediti in Italia, che illustrano la complessità del lavoro dell’artista, al confine tra retaggio collettivo e immaginari privati.
L'evento rientra nella sezione Arti Visive della decima edizione di Gender Bender Festival (Bologna, 27 ottobre - 3 novembre 2012).
Fortemente influenzata dalla sua vicenda biografica di sudafricana bianca cresciuta durante e dopo l'Apartheid, Baker indirizza la propria ricerca verso l'esplorazione delle dinamiche di potere e dominazione tra i popoli, inserendosi all'interno di quelle esperienze, sempre più numerose nella produzione artistica attuale, che si interrogano sulla legittimità della dell'eredità storica e delle sue fonti ufficiali per metterne in discussione i codici di interpretazione.
The Remains of the Father - Fragments of a Trilogy (Transhumance), da cui trae titolo il progetto espositivo a cura di Elisa Del Prete, rappresenta la prima parte di una trilogia in cui l'artista intraprende un percorso di riflessione su un tema ancora scarsamente indagato dalla storiografia italiana quale la storia coloniale in Eritrea durante il regime fascista.
L'opera è il risultato di un programma di residenza svolto da Bridget Baker a Bologna nel corso del 2012 su invito di Nosadella.due - Indipendent Residency for Public Art.
A partire dai materiali compositi rintracciati negli archivi di Giovanni Elleroe Maria Pia Pezzoli, una coppia bolognese vissuta in Africa Orientale Italiana nel periodo in cui Ellero svolse l'incarico di funzionario presso il Ministero dell'Africa Italiana tra il 1936 e il 1941, l'artista realizza una narrazione visuale in cui elementi fiction si mescolano a tracce di una storia reale dimenticata. Lasciando il pubblico nella incertezza di un punto di vista che si pone al limite tra realtà e finzione, documento e interpretazione, il lavoro intende interrogare lo sguardo dello spettatore sul ruolo dell'immaginazione nella percezione dei fatti.
Interamente girato a Bologna presso un'abitazione appartenente al complesso architettonico di epoca fascista “Villaggio Bandiera” grazie all'ausilio di Comune di Bologna – Settore Servizi per l’Abitare e ACER, il progetto filmico è stato realizzato con la collaborazione di Articolture per le fasi di produzione e post-produzione e di MC A-Mario Cucinella Architects, associazione GArBo – giovani architetti bologna e Delta-bo Project per la consulenza scenografica e di allestimento.
In accordo con gli eredi Ellero, il Dipartimento di Discipline Storiche, Antropologiche e Geografiche dell'Università degli Studi di Bologna ha gentilmente prestato parte dei materiali conservati nell'archivio del Fondo Giovanni Ellero in occasione delle riprese e della mostra al MAMbo.
L'opera The Remains of the Father – Fragments of a Trilogy (Transhumance) entrerà a far parte della Collezione Permanente del MAMbo al termine del progetto espositivo.
La mostra inaugura sabato 27 ottobre 2012 alle ore 17.00, con ingresso gratuito alla Collezione Permanente dalle ore 17.00 alle 20.00.
In occasione di un incontro con Bridget Baker che si tiene presso la Sala Conferenze del MAMbo domenica 28 ottobre alle ore 18.00, vengono presentati altri lavori video inediti in Italia, che illustrano la complessità del lavoro dell’artista, al confine tra retaggio collettivo e immaginari privati.
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