Donatella Lombardo. Partiture Mute. Note a margine
Dal 21 Gennaio 2020 al 23 Febbraio 2020
Bologna
Luogo: Museo internazionale e biblioteca della Musica
Indirizzo: Strada Maggiore 34
Orari: Orari di apertura ART CITY Bologna 2020 - Art Week: martedì 21 gennaio h 18.30 - 20.30 | mercoledì 22 e giovedì 23 gennaio h 10.00 - 18.30 | venerdì 24 e domenica 26 gennaio h 10.00 - 20.00 | sabato 25 gennaio h 10.00 - 24.00
Curatori: Uliana Zanetti
Enti promotori:
- Comune di Bologna
- Bologna Fiere
Costo del biglietto: Ingresso nei giorni di ART CITY Bologna 2020 (24/25/26 gennaio): gratuito
Sito ufficiale: http://www.artcity.bologna.it
Inaugura domani, martedì 21 gennaio 2020, alle h 18.30, il progetto espositivo di Donatella Lombardo Partiture Mute, Note a margine appositamente concepito per lo Spazio mostre temporanee del Museo internazionale e biblioteca della Musica, come Main project di ART CITY Bologna 2020.
La mostra personale - a cura di Uliana Zanetti, con la consulenza scientifica di Anna Rosa Vannoni (Conservatorio di Musica G.B. Martini di BoIogna), Dario Lo Cicero (Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo), Fondazione Adkins Chiti - Donne in Musica - è promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna | Museo della Musica in collaborazione con Galleria Spazio Testoni e resterà visibile fino al 23 febbraio 2020.
La mostra di Donatella Lombardo propone un'ulteriore elaborazione del ciclo intitolato Partiture Mute, esposto per la prima volta nella personale Remediation, Digital memory under decostruction alla Galleria Spazio Testoni di Bologna nel 2016. Si tratta di riproduzioni su tela di partiture musicali, tese su piccole strutture convesse sulle quali l'artista sovrappone leggere trame di fili colorati avvolti su spilli e fuselli. Questi lavori sono il risultato di un'indagine compiuta ai margini della storiografia musicale per riscoprire le opere di compositrici poco conosciute, quando non del tutto dimenticate, vissute fra il XII e il XX secolo ed eseguite assai raramente. HiIdegard von Bingen, MaddaIena CasuIana, Francesca Caccini, Barbara Strozzi, IsabeIIa Leonarda, EIisabeth Jacquet de La Guerre, Fanny Hensel, Anna Bon, fra le altre, si sono impadronite di un linguaggio da cui, in quanto donne, erano sostanzialmente escluse, sfidando con determinazione le censure culturali dei tempi a cui sono appartenute.
L'artista interviene non solo per invocare un doveroso risarcimento storico dei loro testi musicali, ma anche per interrogarci sulla loro interpretazione e sul significato del loro recupero con un esperimento di traduzione visiva che tenta di riconsegnarne in chiave spaziale ritmi, cromie, intensità. L'associazione di queste partiture con il ricamo e la tessitura è per Lombardo esito quasi naturale di una ricerca che, fin dai suoi esordi, si è sviluppata prevalentemente attraverso pratiche tessili, ma in questi suoi lavori attesta un altrettanto consolidato interesse per l'evoluzione dei codici linguistici, per i mezzi e i supporti materiali di cui si avvalgono e per il loro impatto sociale nell'organizzazione dei rapporti di dominio.
Dalla musica, dall'artigianato, dalle arti visive, dalla cultura digitale Lombardo estrae saperi e strumenti per esplorare possibilità di innesti e combinazioni, fino a proporre, in questo caso, una notazione personale in cui immagine artistica e composizione musicale coincidono perfettamente.
Donatella Lombardo è nata a Erice nel 1980. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna con una tesi dal titolo Geografie dell'immagine. I percorsi del filo e successivamente presso la Facoltà di Lettere e Beni Culturali di Bologna con la tesi La percezione visiva del colore nei dipinti e gli effetti dei nuovi media nel restauro virtuale, premiata da Soroptimist come miglior tesi nell'anno 2012. Partecipa e organizza varie mostre, fra le più recenti collaborazioni si citano quelle con Museo Riso di Palermo, Caos, Centro Arti Opificio Siri, Chisenhale Gallery di Londra e MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna. Nella sua ricerca, l'artista parte dall'arte tessile, linguaggio scelto per raccontare il proprio vissuto, svelando quelle memorie intimamente connesse alle relazioni interpersonali con un viaggio che ha come punto di partenza l'infanzia. Un altro suo campo di interesse è lo studio della percezione in relazione all'influenza delle nuove tecnologie, accompagnato da una approfondita analisi sulla loro evoluzione, terreno d'indagine affrontato dall'artista prima ancora nell'ambito del restauro dei dipinti.
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