Fabio Torre. I Fiori del Bangladesh
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Fabio Torre. I Fiori del Bangladesh
Dal 02 Dicembre 2012 al 16 Dicembre 2012
Bologna
Luogo: Palazzo d'Accursio
Indirizzo: piazza Maggiore 6
Orari: tutti i giorni 9.30-18.30
Enti promotori:
- Regione
- Provincia e Comune di Bologna
Telefono per informazioni: +39 051 204640
E-Mail info: nuovimusei@comune.bologna.it
Sito ufficiale: http://www.comune.bologna.it
L’Associazione Culturale Soqquadro è lieta di presentare la mostra del pittore e fotografo bolognese Fabio Torre “I Fiori del Bangladesh”, che si terrà presso la Manica Lunga di Palazzo d’Accursio dal 1 al 16 Dicembre 2012.
Il titolo prende spunto da alcuni versi del poeta bengalese Tagore, premio Nobel nel 1913 (“Il fiore non valuta la sua bellezza: generosamente ha ricevuto e generosamente dona”) per presentare immagini di bambini e adolescenti che vivono nelle aree rurali e costiere del Bangladesh, paese tormentato da una storia da ingiustizie sociali, instabilità politica, carestie e devastazioni naturali. Non si tratta però di riflettere ancora su immagini, largamente diffuse su giornali e rete, che ci parlano dei problemi oggettivi del paese, tagliato fuori da ogni possibile benefico effetto della globalizzazione e ulteriormente tormentato dalle conseguenze della crisi mondiale. Il tema, qui, è l’incredibile persistenza di una bellezza fisica e interiore di questi bambini e ragazzi, i loro sguardi da cui traspare di volta in volta tristezza ma anche gioia nei piccoli eventi quotidiani, pur nell’incertezza di un futuro assai povero di promesse. Una bellezza sotto un obiettivo quasi pasoliniano, mai antropologico, una chiave di lettura che non può lasciare indifferenti e che può aprire una finestra di speranza. Queste fotografie ci dicono che dietro le grandi tragedie sociali e naturali sopravvivono una forza e una dignità illuminate da un raggio di bellezza e innocenza.
La mostra comprende una trentina di stampe analogiche in bianco e nero ed è dedicata alla comunità bengalese che a Bologna conta diverse migliaia di rappresentanti.
La mostra si avvale del patrocinio della Regione, Provincia e Comune di Bologna.
Fabio Torre, pittore e fotografo, è nato a Bologna nel 1955. Vive e lavora a Bagnarola di Budrio (BO). Ha all’attivo numerose mostre personali in spazi pubblici e privati. Ha pubblicato nel 2009 il libro fotografico Patti Smith – Simply a Concert.
Il titolo prende spunto da alcuni versi del poeta bengalese Tagore, premio Nobel nel 1913 (“Il fiore non valuta la sua bellezza: generosamente ha ricevuto e generosamente dona”) per presentare immagini di bambini e adolescenti che vivono nelle aree rurali e costiere del Bangladesh, paese tormentato da una storia da ingiustizie sociali, instabilità politica, carestie e devastazioni naturali. Non si tratta però di riflettere ancora su immagini, largamente diffuse su giornali e rete, che ci parlano dei problemi oggettivi del paese, tagliato fuori da ogni possibile benefico effetto della globalizzazione e ulteriormente tormentato dalle conseguenze della crisi mondiale. Il tema, qui, è l’incredibile persistenza di una bellezza fisica e interiore di questi bambini e ragazzi, i loro sguardi da cui traspare di volta in volta tristezza ma anche gioia nei piccoli eventi quotidiani, pur nell’incertezza di un futuro assai povero di promesse. Una bellezza sotto un obiettivo quasi pasoliniano, mai antropologico, una chiave di lettura che non può lasciare indifferenti e che può aprire una finestra di speranza. Queste fotografie ci dicono che dietro le grandi tragedie sociali e naturali sopravvivono una forza e una dignità illuminate da un raggio di bellezza e innocenza.
La mostra comprende una trentina di stampe analogiche in bianco e nero ed è dedicata alla comunità bengalese che a Bologna conta diverse migliaia di rappresentanti.
La mostra si avvale del patrocinio della Regione, Provincia e Comune di Bologna.
Fabio Torre, pittore e fotografo, è nato a Bologna nel 1955. Vive e lavora a Bagnarola di Budrio (BO). Ha all’attivo numerose mostre personali in spazi pubblici e privati. Ha pubblicato nel 2009 il libro fotografico Patti Smith – Simply a Concert.
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