Il classicismo reniano e Bartolomeo Cesi
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Gli approfondimenti del sabato pomeriggio. Prima, durante e dopo Bartolomeo Cesi, Pinacoteca Nazionale, Bologna
Dal 19 Aprile 2014 al 19 Aprile 2014
Bologna
Luogo: Pinacoteca Nazionale di Bologna
Indirizzo: via Belle Arti 56
Orari: h 16,30
Curatori: Armanda Pellicciari
Telefono per informazioni: +39 051 4209442 / 051 4209411
E-Mail info: sbsae-bo.ufficiostampa@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.pinacotecabologna.beniculturali.it/
Prosegue alla Pinacoteca di Bologna il ciclo Gli approfondimenti del sabato pomeriggio con l'incontro conclusivo del percorso Prima, durante e dopo Bartolomeo Cesi, un viaggio nella storia figurativa della città di Bologna e dell’Europa visto attraverso le opere della Pinacoteca Nazionale e le altre presenti in città, con una particolare attenzione rivolta agli ultimi restauri di San Girolamo della Certosa e all’attività di Bartolomeo Cesi in quella chiesa.
Sabato 19 aprile ore 16,30 - Aula Gnudi
Il classicismo reniano e Bartolomeo Cesia cura di Armanda Pellicciari
La formazione di Guido Reni affonda le sue radici nella lezione del naturalismo caraccesco che Reni sperimenterà negli anni tra il 1594 e il 1598, quando si trasferirà dalla scuola del Calvaert all’accademia dei Desiderosi e poi degli Incamminati, fondata fin dagli inizi degli anni Ottanta dai Carracci; ma questa componente culturale, come ci riferisce Malvasia, fin dall’adolescenza si accompagnava in lui ad una profonda ammirazione nei confronti del perfetto controllo formale e compositivo e del rigore liturgico legato al purismo dello stile di Bartolomeo Cesi.
Sabato 19 aprile ore 16,30 - Aula Gnudi
Il classicismo reniano e Bartolomeo Cesia cura di Armanda Pellicciari
La formazione di Guido Reni affonda le sue radici nella lezione del naturalismo caraccesco che Reni sperimenterà negli anni tra il 1594 e il 1598, quando si trasferirà dalla scuola del Calvaert all’accademia dei Desiderosi e poi degli Incamminati, fondata fin dagli inizi degli anni Ottanta dai Carracci; ma questa componente culturale, come ci riferisce Malvasia, fin dall’adolescenza si accompagnava in lui ad una profonda ammirazione nei confronti del perfetto controllo formale e compositivo e del rigore liturgico legato al purismo dello stile di Bartolomeo Cesi.
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