Luciano Ventrone. Colore, luce, forma e spazio

Luciano Ventrone. Colore, luce, forma e spazio, Galleria Stefano Forni, Bologna
Dal 29 Novembre 2014 al 25 Novembre 2014
Bologna
Luogo: Galleria Stefano Forni
Indirizzo: piazza Cavour 2
Orari: da martedì a sabato 10-12.30 / 16-19.30
Telefono per informazioni: +39 051 225679
E-Mail info: arte@galleriastefanoforni.com
Sito ufficiale: http://www.galleriastefanoforni.com
Sabato 29 Novembre alle ore 18.00 presso la Galleria Stefano Forni (Piazza Cavour, 2 - Bologna), sarà inaugurata la mostra personale del maestro Luciano Ventrone dal titolo Colore, luce, forma e spazio in cui saranno esposte una decina di opere rappresentative degli ultimi vent’anni del suo impegnato lavoro. Tra gli artisti italiani maggiormente conosciuti a livello internazionale Ventrone ha esposto nei più importanti musei e gallerie internazionali da New York, Londra, Singapore a Mosca, San Pietroburgo, Roma e Milano.
L’artista dimostra da sempre la sua abilità nel trattare i colori e la pittura. Nella tecnica di Ventrone la fotografia è un punto di partenza, un punto dal quale parte l’astrazione del soggetto che si priva del suo essere materia per essere vissuto solo attraverso la luce. Lavorando direttamente dalla fotografia, Ventrone è in grado di cogliere dettagli non visibili all’occhio umano. Nelle sue opere l’artista crea mondi suggestivi carichi di vissuti e di emozione. La scelta dei soggetti lo lega ai grandi pittori del passato, tuttavia è la sua attenzione per l'applicazione della pittura, il suo trattamento del colore e della luce che lo pongono tra i contemporanei.
“Lo studio della pittura - sostiene Ventrone - non è la mera rappresentazione dell'oggetto ma è colore e luce: i giusti rapporti fra le due cose danno la forma nello spazio. Il soggetto non va visto come tale ma astrattamente.”
Nel 1983 è Antonello Trombadori con un articolo su "L'Europeo" ad indurre lo storico dell'arte Federico Zeri ad interessarsi dell'artista suggerendogli di affrontare il tema delle nature morte. E' qui che inizia la lunga e ancora non completa ricerca sui vari aspetti della natura, catturando particolari sempre più dettagliati e quasi invisibili.
E’ questa sua ricerca “dell’invisibile” che ha destato l’attenzione di tutti i più importanti critici contemporanei ad iniziare da Zeri, ed a seguire con Soavi, Tassi, Bonito Oliva, Sgarbi, Di Capua, Trombadori, Zavoli, Lucie-Smith, Crespi, Buscaroli.
Luciano Ventrone nasce a Roma nel 1942, frequenta il Liceo Artistico di Roma. Dopo il diploma conseguito nel 1964, si iscrive alla facoltà di Architettura che frequenterà sino al 1968; in quell'anno, decide di abbandonare gli studi per dedicarsi interamente alla pittura.
L’artista dimostra da sempre la sua abilità nel trattare i colori e la pittura. Nella tecnica di Ventrone la fotografia è un punto di partenza, un punto dal quale parte l’astrazione del soggetto che si priva del suo essere materia per essere vissuto solo attraverso la luce. Lavorando direttamente dalla fotografia, Ventrone è in grado di cogliere dettagli non visibili all’occhio umano. Nelle sue opere l’artista crea mondi suggestivi carichi di vissuti e di emozione. La scelta dei soggetti lo lega ai grandi pittori del passato, tuttavia è la sua attenzione per l'applicazione della pittura, il suo trattamento del colore e della luce che lo pongono tra i contemporanei.
“Lo studio della pittura - sostiene Ventrone - non è la mera rappresentazione dell'oggetto ma è colore e luce: i giusti rapporti fra le due cose danno la forma nello spazio. Il soggetto non va visto come tale ma astrattamente.”
Nel 1983 è Antonello Trombadori con un articolo su "L'Europeo" ad indurre lo storico dell'arte Federico Zeri ad interessarsi dell'artista suggerendogli di affrontare il tema delle nature morte. E' qui che inizia la lunga e ancora non completa ricerca sui vari aspetti della natura, catturando particolari sempre più dettagliati e quasi invisibili.
E’ questa sua ricerca “dell’invisibile” che ha destato l’attenzione di tutti i più importanti critici contemporanei ad iniziare da Zeri, ed a seguire con Soavi, Tassi, Bonito Oliva, Sgarbi, Di Capua, Trombadori, Zavoli, Lucie-Smith, Crespi, Buscaroli.
Luciano Ventrone nasce a Roma nel 1942, frequenta il Liceo Artistico di Roma. Dopo il diploma conseguito nel 1964, si iscrive alla facoltà di Architettura che frequenterà sino al 1968; in quell'anno, decide di abbandonare gli studi per dedicarsi interamente alla pittura.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 15 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Casorati
-
Dal 14 febbraio 2025 al 14 settembre 2025 Roma | Chiostro del Bramante
FLOWERS. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale
-
Dal 14 febbraio 2025 al 06 aprile 2025 Torino | CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Henri Cartier-Bresson e l’Italia / Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990
-
Dal 11 febbraio 2025 al 18 maggio 2025 Roma | Musei Capitolini
I Farnese nella Roma del Cinquecento. Origini e fortuna di una collezione
-
Dal 04 febbraio 2025 al 23 aprile 2025 Roma | Parco archeologico del Colosseo - Curia Iulia
Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie
-
Dal 05 febbraio 2025 al 07 settembre 2025 Bologna | MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna
Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo