Marca Corona per l’Arte
Dal 07 Febbraio 2025 al 09 Febbraio 2025
Bologna
Luogo: Teatro San Leonardo
Indirizzo: Via San Vitale 63
Sito ufficiale: http://www.marcacorona.it
Torna per il terzo anno, nell’ambito di ART CITY Bologna 2025 in occasione di ARTEFIERA, Marca Corona per l’Arte: il progetto di arte partecipata con cui Ceramiche Marca Corona, la più antica azienda del distretto di Sassuolo, indaga le dinamiche della contemporaneità e l’evoluzione della sua identità, dal 1741 connessa al mondo dell’arte.
Dal 7 al 9 febbraio 2025, il Teatro San Leonardo, ex chiesa risalente al XIV secolo, ospiterà la mostra MCm – Minimo Comune multiplo di Andrea Mastrovito, il convengo Cantiere Futuro | R(I)ESISTERE – keynote speaker l’architetto e artista Maurizio Cilli – e la proclamazione del vincitore del Premio Marca Corona dedicato ai creativi under 35.
La mostra: Andrea Mastrovito, MCm – Minimo Comune multiplo
Artista visivo, scelto come protagonista della terza edizione di Marca Corona per l’Arte, Andrea Mastrovito a Bologna esplora il concetto di multiplo: filo conduttore dell’esposizione allestita in autunno nello stabilimento di Marca Corona e tratto comune sia alla pratica dell’artista sia alla produzione industriale dell’azienda.
Fulcro della mostra è l’opera MCm, concepita per Marca Corona e allestita all’ingresso della navata centrale dell’ex chiesa, oggi teatro: un imponente mosaico di carta bianco e blu realizzato con la tecnica del frottage da Mastrovito in collaborazione con i dipendenti dell’azienda. Assemblando oltre 200 moduli cartacei delle dimensioni di una piastrella standard di 20x20 cm, la superficie riproduce una fotografia del Dopoguerra che ritrae alcuni dipendenti dell’epoca. All’interno della composizione, l’artista ha inserito altre immagini realizzate durante un workshop dagli attuali dipendenti tramite il frottage di oggetti d’uso quotidiano o dal particolare valore affettivo. L’integrazione dei due pattern, nella visione d'insieme, ricalca il design di un rivestimento storico prodotto dall’azienda e oggi conservato in Galleria Marca Corona, l’unico museo d’impresa italiano dedicato alla storia dell’intero distretto ceramico sassolese. Sul retro dell'opera viene allestito un pannello che riporta una selezione di 78 frames originali tratti dal lungometraggio NYsferatu - Symphony of a Century, che sarà proiettato per la prima volta a Bologna, nello spazio dell’abside del teatro. Il film, che ha segnato il debutto dell'artista come regista nel 2017, ispirato al Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau, è stato realizzato con la tecnica del rotoscope attraverso il montaggio di oltre 35mila disegni a grafite su carta da lucido. La sceneggiatura – frutto di tre anni di lavoro a New York – è in buona parte l’esito della raccolta di storie e materiali provenienti da diversi workshop tenuti da Mastrovito con gli immigrati insediatisi in città. L’opera è stata scelta per accompagnare MCm perché, come questa, è frutto di azioni partecipative, nate dalla collaborazione di Mastrovito con diverse realtà e comunità; entrambi i lavori, inoltre, sono composti da numerosi elementi che, nel loro insieme, delineano un racconto unico sia dal punto di vista formale – le piastrelle cartacee da un lato, le tavole disegnate dall'altro – che semantico e procedurale. Per completare il percorso espositivo, Mastrovito ha selezionato una serie di maioliche dipinte di fine Ottocento provenienti dalle collezioni di Marca Corona, opere risalenti allo stesso periodo in cui nasceva il Dracula di Bram Stoker e caratterizzate da un’iconografia affine all’immaginario del NYsferatu: Specchiera neobarocca decorata con lumeggiature dorate, Mensola a testa di satiro decorata, Targa Cimiteriale, Acquasantiera decorata a imitazione del marmo. MCm – Minimo Comune multiplo sarà inaugurata venerdì 7 febbraio 2025, alle 19.30, alla presenza dell’artista.
Il convegno Cantiere Futuro 2025 | R(I)ESISTERE
Sempre nell’ambito di ART CITY Bologna 2025 in occasione di ARTEFIERA, il 7 febbraio, al Teatro San Leonardo, è in programma l’appuntamento con Cantiere Futuro, il progetto di convegni dedicati ad architetti e appassionati, organizzato da Ceramiche Marca Corona, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Bologna, patrocinato quest’anno da ADI – Delegazione Emilia-Romagna. Incontri su questioni urgenti legate al mondo dell’architettura e dell’arte, con protagonisti del settore, come Italo Rota nel 2023 e Luca Molinari nel 2024. Quest’anno, con il titolo R(I)ESISTERE, il convegno affronterà il ruolo dell’arte e dell’architettura nelle trasformazioni urbane, del paesaggio e della società. Keynote speaker sarà Maurizio Cilli: architetto, artista e docente, tra i curatori dell’edizione 2020 del Festival di Architettura BOTTOM UP! Quando la città si trasforma dal basso di Torino, che da anni lavora sui fenomeni di trasformazione dei territori antropizzati, sui temi della cultura del progetto, dell’abitare e sull’applicazione delle arti civiche come pratiche nei processi generativi urbani e territoriali. Spiega Cilli: «In Italia ci sono poche occasioni d’intervento negli spazi pubblici. Quando questo accade, si parla di rigenerazione urbana. Io non amo particolarmente questa definizione perché credo sottenda lo stigma di una volontà estetizzante. Preferisco un approccio generativo, interpretativo e orizzontale. Se è vero che ogni luogo ha un suo ‘genio’, si tratta d’intercettare questo fattore misterioso di energie capaci di alimentare il desiderio, il grado di appartenenza e la volontà di cura di chi abita il luogo. Le pratiche artistiche, in particolare quelle capaci di agire sull’immaginario, possono affermare nei luoghi abitati il primato del simbolo e del desiderio sui più comuni bisogni».
All’intervento introduttivo di Cilli, seguiranno due tavole rotonde moderate dall’architetto Guido Incerti in cui si confronteranno: Alessandra Pioselli, critica d’arte e curatrice, membro del Comitato scientifico del progetto di ricerca Arte e Spazio Pubblico (2021-23) promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, già direttrice dell'Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo dal 2010 al 2021 e autrice del libro L’arte nello spazio urbano. L’esperienza italiana dal 1968 a oggi (Johan&Levi, 2015); Giada Crispiels, artista e membro del direttivo di C.AR.M.E - Centro Arti Multiculturali e Etnosociali di Brescia e del board del Trans Europe Halles, rete di centri culturali europei che promuove l’arte contemporanea come strumento di coinvolgimento delle comunità; Emanuel Ingrao, fondatore e CEO di Shifton, studio specializzato in pratiche di design per l’innovazione sociale, guida progetti trasformativi per promuovere inclusione e sviluppo sostenibile nelle organizzazioni; Laura Ragazzola, architetta e giornalista che ha approfondito temi della sostenibilità e dell'impatto ambientale con un focus sui progetti nordici, curatrice di SEED - Design Actions for the Future, Festival Internazionale di Architettura Contemporanea a Perugia; Andrea Mastrovito, artista protagonista di Marca Corona per l’Arte 2024, che da sempre basa il proprio lavoro sulla relazione con le persone per creare quelle comunità che permetteranno poi all’opera di vivere.
Il Premio Marca Corona
Con il titolo MCM: Minimo Comune multiplo - Processi moltiplicativi, l’edizione 2024-2025 del Premio Marca Corona (www.galleriamarcacorona.com/premio-marca-corona-2024-2025-mcm-minimo-comunemultiplo-processi-moltiplicativi/) si connette al lavoro portato avanti da Mastrovito per Marca Corona e invita i giovani creativi under 35 a riflettere sul tema della moltiplicazione da un punto di vista formale e/o concettuale e processuale. Il concorso vuole supportare l’arte visiva emergente e lo sviluppo di giovani talenti, testimoni del futuro di una materia antichissima come la ceramica. È possibile partecipare gratuitamente, inviando il proprio elaborato in formato digitale: www.galleriamarcacorona.com/premiomarca-corona-2025-iscrizione/; le iscrizioni sono aperte fino al 10 gennaio 2025. Il 7 febbraio, alle ore 18.00, si terrà la proclamazione del vincitore di questa terza edizione, selezionato dalla giuria composta da: Andrea Mastrovito (presidente di giuria), Giulia Ronchi (direttrice di Exibart), Lorenzo Madaro (curatore e docente di Storia dell'arte contemporanea all'Accademia delle belle arti di Brera), Simone Gheduzzi (architetto e creatore di “Pietro” spazio dedicato all’arte e alla cultura di Bologna), Tommaso Guerini (avvocato e collezionista), Ilaria Bernardi (curatrice), Sara Zambon (CEO R&P Contemporary Art), Luca Fiandri (Responsabile R&D Marca Corona) e Mariachiara Russo (product manager Marca Corona). Il vincitore sarà premiato con un riconoscimento in denaro di 1.500 euro e con una residenza artistica da effettuare in Marca Corona per poter realizzare il progetto proposto.
Andrea Mastrovito
Nato a Bergamo nel 1978, vive e lavora tra Bergamo e New York. Diplomatosi presso l’Accademia G. Carrara di Bergamo nel 2001, nel 2007 ha vinto il New York Prize, nel 2012 il Moroso Prize, nel 2016 il Premio Ermanno Casoli, nel 2019 l’Italian Council, nel 2021 il Prix Plantagenet e il Premio Icona, nel 2022 si è aggiudicato il PAC, indetto dal Ministero della Cultura Italiano. Le sue opere sono state esposte nei maggiori musei nazionali e internazionali tra i quali: il museo MAXXI, il MACRO e il Palazzo delle Esposizioni a Roma; il MART di Rovereto; il Centro Pecci di Prato; il Belvedere 21 a Vienna; il MUDAC a Losanna; il MUDAM del Lussemburgo; il Queens Museum e Museum of Arts and Design, New York. Tra le ultime personali museali si segnalano Res Gestae, Museo di Palazzo Braschi, Roma (2024), Yo Lo Vi, al Proa21 a Buenos Aires (2022); Strange Days, al Laznia Center di Danzica (2021); lo Non Sono Leggenda, al Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni a Pistoia (2020); Very Bad Things alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma (2019); Le Monde est Une Invention sans Futur alla Fondation Bullukian di Lione (2019); Symphonie eines Jahrhunderts, alla Kunsthalle Dominikanerkirche di Osnabruck (2018); At the end of the line, alla GAMeC di Bergamo (2014). Dal 2014 ha realizzato una serie di interventi pubblici permanenti in Italia, Francia, Belgio e Stati Uniti. Nel 2017 ha esordito come regista cinematografico con il lungometraggio animato NYsferatu - Symphony of a Century, seguito dal sequel, I Am Not Legend, nel 2020: entrambi sono stati proiettati in diverse realtà museali, fondazioni, cinema e festival di tutto il mondo (andreamastrovito.com)
Maurizio Cilli
Rivolge la propria ricerca verso lo studio dei fenomeni di trasformazione dei territori antropizzati e urbani, sperimentando interventi di interpretazione attraverso i linguaggi espressivi propri del contemporaneo. Conduce attività didattiche e workshop sui temi della cultura del progetto, dell’abitare e l’applicazione delle arti civiche come pratiche nei processi generativi urbani e territoriali. Tra i fondatori nel 1993 del collettivo Città Svelata, impegnato in progetti rivolti alla qualità dello spazio pubblico. Collabora dal 2010 al 2015, in qualità di ricercatore e progettista, con la Fondazione Giulio Einaudi. Nel 2012 e nel 2013 è Tutor Advisor per le tesi di Master in Design presso la Domus Academy di Milano. Senior professor presso l'università IED di Torino in Metodologia del progetto. Cura con Stefano Mirti dall’edizione 2020 il Festival di Architettura BOTTOM UP! Quando la città si trasforma dal basso, promosso dalla Fondazione per l’Architettura di Torino. Nel 2020 è fondatore con Gianluigi Ricuperati di Nova Express. È redattore della rivista Nova Express e dell’omonima capsule quotidiana per Il Giornale dell’Arte. Dal 2022 cura per il Circolo del Design di Torino il progetto permanente “Archivi d’Affetto”.
Dal 7 al 9 febbraio 2025, il Teatro San Leonardo, ex chiesa risalente al XIV secolo, ospiterà la mostra MCm – Minimo Comune multiplo di Andrea Mastrovito, il convengo Cantiere Futuro | R(I)ESISTERE – keynote speaker l’architetto e artista Maurizio Cilli – e la proclamazione del vincitore del Premio Marca Corona dedicato ai creativi under 35.
La mostra: Andrea Mastrovito, MCm – Minimo Comune multiplo
Artista visivo, scelto come protagonista della terza edizione di Marca Corona per l’Arte, Andrea Mastrovito a Bologna esplora il concetto di multiplo: filo conduttore dell’esposizione allestita in autunno nello stabilimento di Marca Corona e tratto comune sia alla pratica dell’artista sia alla produzione industriale dell’azienda.
Fulcro della mostra è l’opera MCm, concepita per Marca Corona e allestita all’ingresso della navata centrale dell’ex chiesa, oggi teatro: un imponente mosaico di carta bianco e blu realizzato con la tecnica del frottage da Mastrovito in collaborazione con i dipendenti dell’azienda. Assemblando oltre 200 moduli cartacei delle dimensioni di una piastrella standard di 20x20 cm, la superficie riproduce una fotografia del Dopoguerra che ritrae alcuni dipendenti dell’epoca. All’interno della composizione, l’artista ha inserito altre immagini realizzate durante un workshop dagli attuali dipendenti tramite il frottage di oggetti d’uso quotidiano o dal particolare valore affettivo. L’integrazione dei due pattern, nella visione d'insieme, ricalca il design di un rivestimento storico prodotto dall’azienda e oggi conservato in Galleria Marca Corona, l’unico museo d’impresa italiano dedicato alla storia dell’intero distretto ceramico sassolese. Sul retro dell'opera viene allestito un pannello che riporta una selezione di 78 frames originali tratti dal lungometraggio NYsferatu - Symphony of a Century, che sarà proiettato per la prima volta a Bologna, nello spazio dell’abside del teatro. Il film, che ha segnato il debutto dell'artista come regista nel 2017, ispirato al Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau, è stato realizzato con la tecnica del rotoscope attraverso il montaggio di oltre 35mila disegni a grafite su carta da lucido. La sceneggiatura – frutto di tre anni di lavoro a New York – è in buona parte l’esito della raccolta di storie e materiali provenienti da diversi workshop tenuti da Mastrovito con gli immigrati insediatisi in città. L’opera è stata scelta per accompagnare MCm perché, come questa, è frutto di azioni partecipative, nate dalla collaborazione di Mastrovito con diverse realtà e comunità; entrambi i lavori, inoltre, sono composti da numerosi elementi che, nel loro insieme, delineano un racconto unico sia dal punto di vista formale – le piastrelle cartacee da un lato, le tavole disegnate dall'altro – che semantico e procedurale. Per completare il percorso espositivo, Mastrovito ha selezionato una serie di maioliche dipinte di fine Ottocento provenienti dalle collezioni di Marca Corona, opere risalenti allo stesso periodo in cui nasceva il Dracula di Bram Stoker e caratterizzate da un’iconografia affine all’immaginario del NYsferatu: Specchiera neobarocca decorata con lumeggiature dorate, Mensola a testa di satiro decorata, Targa Cimiteriale, Acquasantiera decorata a imitazione del marmo. MCm – Minimo Comune multiplo sarà inaugurata venerdì 7 febbraio 2025, alle 19.30, alla presenza dell’artista.
Il convegno Cantiere Futuro 2025 | R(I)ESISTERE
Sempre nell’ambito di ART CITY Bologna 2025 in occasione di ARTEFIERA, il 7 febbraio, al Teatro San Leonardo, è in programma l’appuntamento con Cantiere Futuro, il progetto di convegni dedicati ad architetti e appassionati, organizzato da Ceramiche Marca Corona, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Bologna, patrocinato quest’anno da ADI – Delegazione Emilia-Romagna. Incontri su questioni urgenti legate al mondo dell’architettura e dell’arte, con protagonisti del settore, come Italo Rota nel 2023 e Luca Molinari nel 2024. Quest’anno, con il titolo R(I)ESISTERE, il convegno affronterà il ruolo dell’arte e dell’architettura nelle trasformazioni urbane, del paesaggio e della società. Keynote speaker sarà Maurizio Cilli: architetto, artista e docente, tra i curatori dell’edizione 2020 del Festival di Architettura BOTTOM UP! Quando la città si trasforma dal basso di Torino, che da anni lavora sui fenomeni di trasformazione dei territori antropizzati, sui temi della cultura del progetto, dell’abitare e sull’applicazione delle arti civiche come pratiche nei processi generativi urbani e territoriali. Spiega Cilli: «In Italia ci sono poche occasioni d’intervento negli spazi pubblici. Quando questo accade, si parla di rigenerazione urbana. Io non amo particolarmente questa definizione perché credo sottenda lo stigma di una volontà estetizzante. Preferisco un approccio generativo, interpretativo e orizzontale. Se è vero che ogni luogo ha un suo ‘genio’, si tratta d’intercettare questo fattore misterioso di energie capaci di alimentare il desiderio, il grado di appartenenza e la volontà di cura di chi abita il luogo. Le pratiche artistiche, in particolare quelle capaci di agire sull’immaginario, possono affermare nei luoghi abitati il primato del simbolo e del desiderio sui più comuni bisogni».
All’intervento introduttivo di Cilli, seguiranno due tavole rotonde moderate dall’architetto Guido Incerti in cui si confronteranno: Alessandra Pioselli, critica d’arte e curatrice, membro del Comitato scientifico del progetto di ricerca Arte e Spazio Pubblico (2021-23) promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, già direttrice dell'Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo dal 2010 al 2021 e autrice del libro L’arte nello spazio urbano. L’esperienza italiana dal 1968 a oggi (Johan&Levi, 2015); Giada Crispiels, artista e membro del direttivo di C.AR.M.E - Centro Arti Multiculturali e Etnosociali di Brescia e del board del Trans Europe Halles, rete di centri culturali europei che promuove l’arte contemporanea come strumento di coinvolgimento delle comunità; Emanuel Ingrao, fondatore e CEO di Shifton, studio specializzato in pratiche di design per l’innovazione sociale, guida progetti trasformativi per promuovere inclusione e sviluppo sostenibile nelle organizzazioni; Laura Ragazzola, architetta e giornalista che ha approfondito temi della sostenibilità e dell'impatto ambientale con un focus sui progetti nordici, curatrice di SEED - Design Actions for the Future, Festival Internazionale di Architettura Contemporanea a Perugia; Andrea Mastrovito, artista protagonista di Marca Corona per l’Arte 2024, che da sempre basa il proprio lavoro sulla relazione con le persone per creare quelle comunità che permetteranno poi all’opera di vivere.
Il Premio Marca Corona
Con il titolo MCM: Minimo Comune multiplo - Processi moltiplicativi, l’edizione 2024-2025 del Premio Marca Corona (www.galleriamarcacorona.com/premio-marca-corona-2024-2025-mcm-minimo-comunemultiplo-processi-moltiplicativi/) si connette al lavoro portato avanti da Mastrovito per Marca Corona e invita i giovani creativi under 35 a riflettere sul tema della moltiplicazione da un punto di vista formale e/o concettuale e processuale. Il concorso vuole supportare l’arte visiva emergente e lo sviluppo di giovani talenti, testimoni del futuro di una materia antichissima come la ceramica. È possibile partecipare gratuitamente, inviando il proprio elaborato in formato digitale: www.galleriamarcacorona.com/premiomarca-corona-2025-iscrizione/; le iscrizioni sono aperte fino al 10 gennaio 2025. Il 7 febbraio, alle ore 18.00, si terrà la proclamazione del vincitore di questa terza edizione, selezionato dalla giuria composta da: Andrea Mastrovito (presidente di giuria), Giulia Ronchi (direttrice di Exibart), Lorenzo Madaro (curatore e docente di Storia dell'arte contemporanea all'Accademia delle belle arti di Brera), Simone Gheduzzi (architetto e creatore di “Pietro” spazio dedicato all’arte e alla cultura di Bologna), Tommaso Guerini (avvocato e collezionista), Ilaria Bernardi (curatrice), Sara Zambon (CEO R&P Contemporary Art), Luca Fiandri (Responsabile R&D Marca Corona) e Mariachiara Russo (product manager Marca Corona). Il vincitore sarà premiato con un riconoscimento in denaro di 1.500 euro e con una residenza artistica da effettuare in Marca Corona per poter realizzare il progetto proposto.
Andrea Mastrovito
Nato a Bergamo nel 1978, vive e lavora tra Bergamo e New York. Diplomatosi presso l’Accademia G. Carrara di Bergamo nel 2001, nel 2007 ha vinto il New York Prize, nel 2012 il Moroso Prize, nel 2016 il Premio Ermanno Casoli, nel 2019 l’Italian Council, nel 2021 il Prix Plantagenet e il Premio Icona, nel 2022 si è aggiudicato il PAC, indetto dal Ministero della Cultura Italiano. Le sue opere sono state esposte nei maggiori musei nazionali e internazionali tra i quali: il museo MAXXI, il MACRO e il Palazzo delle Esposizioni a Roma; il MART di Rovereto; il Centro Pecci di Prato; il Belvedere 21 a Vienna; il MUDAC a Losanna; il MUDAM del Lussemburgo; il Queens Museum e Museum of Arts and Design, New York. Tra le ultime personali museali si segnalano Res Gestae, Museo di Palazzo Braschi, Roma (2024), Yo Lo Vi, al Proa21 a Buenos Aires (2022); Strange Days, al Laznia Center di Danzica (2021); lo Non Sono Leggenda, al Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni a Pistoia (2020); Very Bad Things alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma (2019); Le Monde est Une Invention sans Futur alla Fondation Bullukian di Lione (2019); Symphonie eines Jahrhunderts, alla Kunsthalle Dominikanerkirche di Osnabruck (2018); At the end of the line, alla GAMeC di Bergamo (2014). Dal 2014 ha realizzato una serie di interventi pubblici permanenti in Italia, Francia, Belgio e Stati Uniti. Nel 2017 ha esordito come regista cinematografico con il lungometraggio animato NYsferatu - Symphony of a Century, seguito dal sequel, I Am Not Legend, nel 2020: entrambi sono stati proiettati in diverse realtà museali, fondazioni, cinema e festival di tutto il mondo (andreamastrovito.com)
Maurizio Cilli
Rivolge la propria ricerca verso lo studio dei fenomeni di trasformazione dei territori antropizzati e urbani, sperimentando interventi di interpretazione attraverso i linguaggi espressivi propri del contemporaneo. Conduce attività didattiche e workshop sui temi della cultura del progetto, dell’abitare e l’applicazione delle arti civiche come pratiche nei processi generativi urbani e territoriali. Tra i fondatori nel 1993 del collettivo Città Svelata, impegnato in progetti rivolti alla qualità dello spazio pubblico. Collabora dal 2010 al 2015, in qualità di ricercatore e progettista, con la Fondazione Giulio Einaudi. Nel 2012 e nel 2013 è Tutor Advisor per le tesi di Master in Design presso la Domus Academy di Milano. Senior professor presso l'università IED di Torino in Metodologia del progetto. Cura con Stefano Mirti dall’edizione 2020 il Festival di Architettura BOTTOM UP! Quando la città si trasforma dal basso, promosso dalla Fondazione per l’Architettura di Torino. Nel 2020 è fondatore con Gianluigi Ricuperati di Nova Express. È redattore della rivista Nova Express e dell’omonima capsule quotidiana per Il Giornale dell’Arte. Dal 2022 cura per il Circolo del Design di Torino il progetto permanente “Archivi d’Affetto”.
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