Nicola Boccini. Lux Aurea
Dal 27 Gennaio 2024 al 15 Marzo 2024
Bologna
Luogo: Galleria Di Paolo Arte
Indirizzo: Galleria Falcone Borsellino 4a/b
Orari: lunedì - sabato 11-13 | 16-20; nei giorni di Arte Fiera: 01/02, 02/02 e 04/02 ore 16-20 Art White Night: sabato 3 febbraio ore 16-24
Curatori: Olivia Spatola e Manuela Valentini
E-Mail info: info@dipaoloarte.it
Nell’ambito di ART CITY Bologna 2024 in occasione di ARTEFIERA, Di Paolo Arte è lieta di presentare la prima mostra personale in Italia di Nicola Boccini all’interno di una galleria d’arte. Il titolo del progetto è ‘Lux Aurea’ e presenta una ricca selezione di opere di recente produzione, da concepire come sintesi tra espressione artistica e innovazione tecnica.
Nella parete centrale della galleria è esposta For What, una grande installazione in ceramica colorata a lato della quale trovano spazio alcune opere in resina e porcellana, altre in sola porcellana. Ogni opera esposta è da intendersi come esperienza sensoriale visiva e tattile. Al fruitore verrà indotta una riflessione sulla continuità tra passato e presente in un “sincretismo” visivo in cui le differenze vengono a convergere in un unicum sia formale che concettuale.
Le opere in mostra – multimediali ed interattive - sono state realizzate mediante una tecnica denominata “CCC” (Change Ceramic Climate), ideata e realizzata da Nicola Boccini nel 2020.
Tale tecnica consente di sfidare la staticità dell’arte tradizionale realizzando opere interattive in grado di interagire con l’ambiente circostante modificando al contempo forma e texture in risposta ai cambiamenti climatici. Al visitatore verrà offerta un’esperienza dinamica e “immersiva” in grado di riflettere la connessione tra l’arte e l’ambiente che la circonda.
“Change Ceramic Climate” rappresenta una svolta nel modo di concepire la ceramica in relazione a una società dinamica in sempre più rapida evoluzione. La speciale tecnica di Nicola Boccini vede l’impiego di acqua mescolata a pigmenti ceramici, poi congelata ed infine sciolta su supporti di porcellana. Pertanto, le opere di Boccini devono essere pensate come un blocco di ghiaccio contenente pigmenti ceramici, liquefatto su superfici di porcellana. I risultati sono colorazioni e disegni unici, casuali e sorprendenti. Le sfumature di blu e di verde emergono in modo organico, creando una gamma di tonalità che riflette l’incertezza e la bellezza mutevole del nostro ambiente naturale. Questo processo simboleggia il disciogliersi dei ghiacciai, riportando così all’attenzione una tematica molto attuale: il cambiamento climatico. L’uso del “disciogliente dei ghiacciai”, non solo crea connessioni concettuali, ma introduce anche una componente di casualità e unicità nelle opere.
“Lux Aurea” trova completamento in due sculture posizionate su un basamento – entrambe intitolate “Aura” – che creano un affascinante gioco di luci sul soffitto e sulle pareti della galleria. Ogni opera diventa così un documento tangibile di un momento unico, catturato nell’atto del cambiamento. Questa interazione tra materiali e ambiente offre un’esperienza visiva e concettuale che va al di là della semplice contemplazione dell’arte. L’artista invita lo spettatore a esplorare le opere da vicino, per immergersi nella loro complessità e a riflettere sulle connessioni tra arte e ambiente. Ogni lavoro racconta una storia unica, ma nel complesso creano un dialogo che va oltre i confini dell’arte tradizionale. Nicola Boccini è nato a Deruta (PG) nel 1972. Vive e lavora a Deruta. È un artista sperimentale internazionale che ha trasformato la ceramica in opere ottiche sonore e luminose. Dopo gli studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia e la Koninklijke Academie voor Beeldende Kunst a L’Aja, si dedica allo studio più approfondito della tecnologia della Ceramica divenendo oggi uno degli artisti e tecnologi più sperimentali al mondo. La sua arte si divide tra ceramica, video art, performance e installazioni multimediali ed interattive. Nel 2007 crea la sua prima tecnica “Porcelain Veins” metalli in armonia con la ceramica, nel 2010 crea la Ceramica 2.0, multimediale e interattiva, nello stesso anno crea Art/r/Evolution mostra d’arte itinerante (2010 – 2013) di ceramica sperimentale e scrive insieme al suo gruppo il primo Manifesto della ceramica “Work in Clay is different” nel 2012 crea la “Tecnica Boccini”, nel 2016 crea la Ceramica 3.0, un nuovo concetto e filosofia nella ceramica organica. Nel 2017 il Museo Nazionale di Danzica (Polonia) lo sceglie per realizzare “Il Giudizio Universale” prendendo ispirazione da Hans Memling (Il giudizio Universale 1467) realizza una installazione di 22 pannelli multimediale ed interattivo in Bone China. Nel 2020 crea la tecnica C.C.C. (Climate Change Ceramic). Nel 2021 viene invitato alla diciassettesima Biennale di Architettura di Venezia con “Lane” un’opera multimediale ed interattiva in moduli di porcellana, che interagisce al suono o alla voce emessi dallo spettatore. Nel 2023 crea il nuovo concetto di Ceramica Irrazionale. Molte sono le sue collaborazioni con centri di ricerca e sperimentazione, Accademie e Università estere, designer e architetti di fama internazionale di tutto il mondo. Per lui la ceramica è un materiale ultra-contemporaneo con cui creare performance, happening, meeting e docenze in giro per il mondo. In pochi anni è riuscito a far emergere l’importanza della luce come arte applicata, che prende vita in oggetti d’arte nuovi, “contemporanei”, animando la materia, una materia luminosa dalle infinite potenzialità che meglio di ogni altra esalta lo spazio che la ospita creando inaspettate suggestioni o semplici immagini luminose nel buio.
Vernissage: sabato 27 gennaio ore 18
Nella parete centrale della galleria è esposta For What, una grande installazione in ceramica colorata a lato della quale trovano spazio alcune opere in resina e porcellana, altre in sola porcellana. Ogni opera esposta è da intendersi come esperienza sensoriale visiva e tattile. Al fruitore verrà indotta una riflessione sulla continuità tra passato e presente in un “sincretismo” visivo in cui le differenze vengono a convergere in un unicum sia formale che concettuale.
Le opere in mostra – multimediali ed interattive - sono state realizzate mediante una tecnica denominata “CCC” (Change Ceramic Climate), ideata e realizzata da Nicola Boccini nel 2020.
Tale tecnica consente di sfidare la staticità dell’arte tradizionale realizzando opere interattive in grado di interagire con l’ambiente circostante modificando al contempo forma e texture in risposta ai cambiamenti climatici. Al visitatore verrà offerta un’esperienza dinamica e “immersiva” in grado di riflettere la connessione tra l’arte e l’ambiente che la circonda.
“Change Ceramic Climate” rappresenta una svolta nel modo di concepire la ceramica in relazione a una società dinamica in sempre più rapida evoluzione. La speciale tecnica di Nicola Boccini vede l’impiego di acqua mescolata a pigmenti ceramici, poi congelata ed infine sciolta su supporti di porcellana. Pertanto, le opere di Boccini devono essere pensate come un blocco di ghiaccio contenente pigmenti ceramici, liquefatto su superfici di porcellana. I risultati sono colorazioni e disegni unici, casuali e sorprendenti. Le sfumature di blu e di verde emergono in modo organico, creando una gamma di tonalità che riflette l’incertezza e la bellezza mutevole del nostro ambiente naturale. Questo processo simboleggia il disciogliersi dei ghiacciai, riportando così all’attenzione una tematica molto attuale: il cambiamento climatico. L’uso del “disciogliente dei ghiacciai”, non solo crea connessioni concettuali, ma introduce anche una componente di casualità e unicità nelle opere.
“Lux Aurea” trova completamento in due sculture posizionate su un basamento – entrambe intitolate “Aura” – che creano un affascinante gioco di luci sul soffitto e sulle pareti della galleria. Ogni opera diventa così un documento tangibile di un momento unico, catturato nell’atto del cambiamento. Questa interazione tra materiali e ambiente offre un’esperienza visiva e concettuale che va al di là della semplice contemplazione dell’arte. L’artista invita lo spettatore a esplorare le opere da vicino, per immergersi nella loro complessità e a riflettere sulle connessioni tra arte e ambiente. Ogni lavoro racconta una storia unica, ma nel complesso creano un dialogo che va oltre i confini dell’arte tradizionale. Nicola Boccini è nato a Deruta (PG) nel 1972. Vive e lavora a Deruta. È un artista sperimentale internazionale che ha trasformato la ceramica in opere ottiche sonore e luminose. Dopo gli studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia e la Koninklijke Academie voor Beeldende Kunst a L’Aja, si dedica allo studio più approfondito della tecnologia della Ceramica divenendo oggi uno degli artisti e tecnologi più sperimentali al mondo. La sua arte si divide tra ceramica, video art, performance e installazioni multimediali ed interattive. Nel 2007 crea la sua prima tecnica “Porcelain Veins” metalli in armonia con la ceramica, nel 2010 crea la Ceramica 2.0, multimediale e interattiva, nello stesso anno crea Art/r/Evolution mostra d’arte itinerante (2010 – 2013) di ceramica sperimentale e scrive insieme al suo gruppo il primo Manifesto della ceramica “Work in Clay is different” nel 2012 crea la “Tecnica Boccini”, nel 2016 crea la Ceramica 3.0, un nuovo concetto e filosofia nella ceramica organica. Nel 2017 il Museo Nazionale di Danzica (Polonia) lo sceglie per realizzare “Il Giudizio Universale” prendendo ispirazione da Hans Memling (Il giudizio Universale 1467) realizza una installazione di 22 pannelli multimediale ed interattivo in Bone China. Nel 2020 crea la tecnica C.C.C. (Climate Change Ceramic). Nel 2021 viene invitato alla diciassettesima Biennale di Architettura di Venezia con “Lane” un’opera multimediale ed interattiva in moduli di porcellana, che interagisce al suono o alla voce emessi dallo spettatore. Nel 2023 crea il nuovo concetto di Ceramica Irrazionale. Molte sono le sue collaborazioni con centri di ricerca e sperimentazione, Accademie e Università estere, designer e architetti di fama internazionale di tutto il mondo. Per lui la ceramica è un materiale ultra-contemporaneo con cui creare performance, happening, meeting e docenze in giro per il mondo. In pochi anni è riuscito a far emergere l’importanza della luce come arte applicata, che prende vita in oggetti d’arte nuovi, “contemporanei”, animando la materia, una materia luminosa dalle infinite potenzialità che meglio di ogni altra esalta lo spazio che la ospita creando inaspettate suggestioni o semplici immagini luminose nel buio.
Vernissage: sabato 27 gennaio ore 18
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