Panoramica sulle artiste contemporanee giapponesi come storia alternativa dell'arte concettuale. Incontro con Yuko Hasegawa
Dal 08 Maggio 2014 al 08 Maggio 2014
Bologna
Luogo: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Indirizzo: via Don Minzoni 14
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 6496653
E-Mail info: ufficiostampaMAMbo@comune.bologna.it
Sito ufficiale: http://www.mambo-bologna.org
Giovedì 8 maggio, nella Sala Conferenze MAMbo, Yuko Hasegawa, Chief Curator del Museo d'Arte Contemporanea di Tokyo, incontrerà il pubblico per una conferenza incentrata sulle donne protagoniste dell'arte contemporanea giapponese. Tra queste: Rei Kawakubo, Shiomi Mieko, Yoko Ono, Kazuyo Sejima, Tabaimo, Atsuko Tanaka.
La presenza di Yuko Hasegawa al museo fornirà lo spunto per una panoramica che vuole tracciare una storia alternativa dell'arte concettuale a partire dal contesto giapponese e dalle tematiche di genere.
La conferenza prenderà in considerazione le artiste donne giapponesi attive dagli anni Cinquanta ai giorni nostri nell'ambito del concettualismo (contesto alternativo dell'arte concettuale). Partendo da Atsuko Tanaka, importante esponente del gruppo Gutai degli anni '50-'60, le artiste cui Yuko Hasegawa fa riferimento sono Hideko Fukushima, membro del Jikken Kobo (workshop sperimentale) degli anni '50, Yoko Ono e Yayoi Kusama, entrambe direttamente coinvolte nel panorama dell'arte internazionale. Si parlerà anche di artiste viventi come Tabaimo e Miwa Yanagi le quali, attraverso i loro lavori, si interrogano sull'identità femminile in riferimento al concetto di “gruppo” e di “società”, così come di Kazuyo Sejima (architetto) e Rei Kawakubo (fashion designer) che, attraverso un approccio radicalmente a-storico comune a entrambe, si collocano tra le più influenti menti creative giapponesi.
Ripercorrendo il concettualismo in Giappone, e la rilevanza di queste diverse artiste all'interno della cornice temporale che si apre negli anni Cinquanta, Yuko Hasegawa esplora l'orientamento comune portato avanti dalle artiste giapponesi che sono state, e sono ancora oggi, profondamente consapevoli della relazione tra il proprio lavoro e il proprio corpo.
Yuko Hasegawa è Curatrice Capo del MOT, Museo d'Arte Contemporanea di Tokyo e docente presso il Dipartimento di Scienze Artistiche della Tama Art University di Tokyo. Dal 2008 è membro del Consiglio per l'Arte Asiatica del Museo Solomon R. Guggenheim di New York. Dal 2011, inoltre, è Direttore Artistico dell'Inujima Art House Project e curatrice degli incontri di Art Basel Hong Kong, che si tengono a maggio 2014. I suoi progetti recenti includono BUNNY SMACH – design to touch the world (2013), ARCHITECTURAL ENVIRONMENTS for TOMMORROW (2011) al Museo d'Arte Contemporanea di Tokyo, e Trans Cool Tokyo (2010-11) al Museo d'Arte di Singapore. Al 21st Century Museum of Contemporary Art di Kanazawa, dove è stata nominata Direttore Artistico Fondatore, ha curato il progetto Matthew Barney: Drawing Restraint (2005). È stata curatrice dell'undicesima Biennale di Sharjah (2013), consulente artistico della dodicesima Biennale di Architettura di Venezia (2010), co-curatrice della ventinovesima Biennale di San Paolo (2010), commissario del Padiglione giapponese della cinquantesima Biennale di Venezia (2003), co-curatrice della quarta Biennale di Shangai (2002) e Direttore Artistico della settima Biennale Internazionale di Istanbul (2001). Le sue pubblicazioni includono ‘Modern Women: Women Artists at the Museum of Modern Art,’ Museum of Modern Art, 2010, pp334-351 e ‘Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa: SANAA,’ Phaidon Press, 2006.
La presenza di Yuko Hasegawa al museo fornirà lo spunto per una panoramica che vuole tracciare una storia alternativa dell'arte concettuale a partire dal contesto giapponese e dalle tematiche di genere.
La conferenza prenderà in considerazione le artiste donne giapponesi attive dagli anni Cinquanta ai giorni nostri nell'ambito del concettualismo (contesto alternativo dell'arte concettuale). Partendo da Atsuko Tanaka, importante esponente del gruppo Gutai degli anni '50-'60, le artiste cui Yuko Hasegawa fa riferimento sono Hideko Fukushima, membro del Jikken Kobo (workshop sperimentale) degli anni '50, Yoko Ono e Yayoi Kusama, entrambe direttamente coinvolte nel panorama dell'arte internazionale. Si parlerà anche di artiste viventi come Tabaimo e Miwa Yanagi le quali, attraverso i loro lavori, si interrogano sull'identità femminile in riferimento al concetto di “gruppo” e di “società”, così come di Kazuyo Sejima (architetto) e Rei Kawakubo (fashion designer) che, attraverso un approccio radicalmente a-storico comune a entrambe, si collocano tra le più influenti menti creative giapponesi.
Ripercorrendo il concettualismo in Giappone, e la rilevanza di queste diverse artiste all'interno della cornice temporale che si apre negli anni Cinquanta, Yuko Hasegawa esplora l'orientamento comune portato avanti dalle artiste giapponesi che sono state, e sono ancora oggi, profondamente consapevoli della relazione tra il proprio lavoro e il proprio corpo.
Yuko Hasegawa è Curatrice Capo del MOT, Museo d'Arte Contemporanea di Tokyo e docente presso il Dipartimento di Scienze Artistiche della Tama Art University di Tokyo. Dal 2008 è membro del Consiglio per l'Arte Asiatica del Museo Solomon R. Guggenheim di New York. Dal 2011, inoltre, è Direttore Artistico dell'Inujima Art House Project e curatrice degli incontri di Art Basel Hong Kong, che si tengono a maggio 2014. I suoi progetti recenti includono BUNNY SMACH – design to touch the world (2013), ARCHITECTURAL ENVIRONMENTS for TOMMORROW (2011) al Museo d'Arte Contemporanea di Tokyo, e Trans Cool Tokyo (2010-11) al Museo d'Arte di Singapore. Al 21st Century Museum of Contemporary Art di Kanazawa, dove è stata nominata Direttore Artistico Fondatore, ha curato il progetto Matthew Barney: Drawing Restraint (2005). È stata curatrice dell'undicesima Biennale di Sharjah (2013), consulente artistico della dodicesima Biennale di Architettura di Venezia (2010), co-curatrice della ventinovesima Biennale di San Paolo (2010), commissario del Padiglione giapponese della cinquantesima Biennale di Venezia (2003), co-curatrice della quarta Biennale di Shangai (2002) e Direttore Artistico della settima Biennale Internazionale di Istanbul (2001). Le sue pubblicazioni includono ‘Modern Women: Women Artists at the Museum of Modern Art,’ Museum of Modern Art, 2010, pp334-351 e ‘Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa: SANAA,’ Phaidon Press, 2006.
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