Vincenzo D’Argenio. DEFLAGRAZIONE artist’s cut
Dal 29 Luglio 2021 al 20 Agosto 2021
Bologna
Luogo: Museo Spazio Pubblico
Indirizzo: Via Eugenio Curiel 13/d
Orari: lunedì-sabato 16:00-19:30
Telefono per informazioni: +39 331 417 3672 - 320 878 8185
Sito ufficiale: http://www.museospaziopubblico.it
Giovedì 29 luglio alle ore 19.00 Museo Spazio Pubblico presenta DEFLAGRAZIONE artist’s cut, mostra personale di Vincenzo D’Argenio. Si tratta della seconda tappa di un progetto allestito per la prima volta il 25 settembre 2020 e poi interrotto in seguito a un evento accidentale.
Dall’incontro/confronto tra Luisa Bravo, fondatrice dello spazio, e l’artista è emersa la volontà di continuare la lunga narrazione delle memorie che compongono la mostra, iniziata tre anni or sono, il 6 agosto 2018. Il progetto verrà quindi presentato in una nuova forma e adattato agli ambienti espositivi del Museo Spazio Pubblico.
DEFLAGRAZIONE artist’s cut ripropone l’unicum di opere sopravvissute all’allagamento del settembre 2020, accompagnate da lavori inediti emersi dal percorso progettuale di D’Argenio e dai testi di C. ed Emilia Angelucci.
DEFLAGRAZIONE artist’s cut si sviluppa a partire da una vicenda pubblica: l’incidente di Borgo Panigale del 6 agosto 2018 durante il quale esplose un’autocisterna sul raccordo autostradale di Bologna. La tragedia accadde contemporaneamente al verificarsi di un episodio personale di D’Argenio: il primo bacio e la nascita della relazione con C. all’ombra di un acero nella zona nota come “300 scalini” (Parco del San Pellegrino).
Nella dicotomica relazione tra eros e thanatos, natura e artificio, i due punti cardinali che l’artista decide di porre sulla mappa della città di Bologna sono gli stessi elementi che tengono il fil rouge del racconto: la pianta di acero campestre e il punto dell’esplosione. Due “chiome” che si guardavano a distanza e che nel medesimo istante generarono una deflagrazione.
Dal progetto era stata ricavata inoltre una pubblicazione a tiratura limitata, dal titolo Diario di C. e V., caratterizzata da una successione di immagini documentarie raccolte tra il 2019 e il 2020. Molti degli esemplari furono danneggiati dall’acqua in modo più o meno grave, divenendo una sorta di opera/reperto in alcuni casi non più sfogliabile se non grazie al QR code che riconduce il fruitore a un file .pdf criptato.
Il vernissage sarà inoltre l’occasione per un intervento sonoro con un set musicale a cura del duo Tyche and Automatòn e l’ultima opportunità per “salutare” il parklet, uno spazio senza scopo di lucro ricavato da tre parcheggi antistanti il Museo e diventato, da ottobre 2020 a oggi, luogo a disposizione dei cittadini in cui sostare tra piante, utilizzare gratuitamente il wi-fi e organizzare piccoli eventi.
La settimana successiva all'inaugurazione, venerdì 6 agosto alle ore 19.00, il Museo Spazio Pubblico organizzerà un incontro tra l’artista e il pubblico.
Vincenzo D’Argenio (Benevento, 1982, vive e lavora a Bologna)
Da sempre appassionato di arti visive, fin da giovanissimo si avvicina al writing. Dopo alcuni anni apre i suoi orizzonti ai linguaggi della street art con lo pseudonimo di LAST22, spaziando dal lettering dei graffiti, allo stencil, alla poster art. A seguito di stimoli e confronti con la scena artistica contemporanea, intraprende un nuovo percorso sperimentando la fotografia, il video e le tecniche digitali, lavorando in particolar modo con le matrici normografiche applicate al segno, alla forma e alle geometrie pure, fino alla modellazione e all’installazione ambientale. I suoi lavori cercano, attraverso linguaggi versatili, di esprimere stati d’animo intimi che traggono ispirazione dalla letteratura e alla filosofia, dalla spiritualità alle neuroscienze. Il sottotesto narrativo della sua ricerca è spesso riconducibile a esperienze strettamente personali che racchiudono il reale messaggio della sua produzione. Si è laureato in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli nel 2010. Giornalista pubblicista è contributor per la rivista Exibart, grafico e web-designer, si occupa di organizzazione di eventi artistico-culturali.
I suoi lavori hanno preso parte a mostre nazionali e internazionali.
Venerdì 6 agosto ore 19.00 l’artista incontra il pubblico
(ingresso libero fino ad esaurimento posti)
Dall’incontro/confronto tra Luisa Bravo, fondatrice dello spazio, e l’artista è emersa la volontà di continuare la lunga narrazione delle memorie che compongono la mostra, iniziata tre anni or sono, il 6 agosto 2018. Il progetto verrà quindi presentato in una nuova forma e adattato agli ambienti espositivi del Museo Spazio Pubblico.
DEFLAGRAZIONE artist’s cut ripropone l’unicum di opere sopravvissute all’allagamento del settembre 2020, accompagnate da lavori inediti emersi dal percorso progettuale di D’Argenio e dai testi di C. ed Emilia Angelucci.
DEFLAGRAZIONE artist’s cut si sviluppa a partire da una vicenda pubblica: l’incidente di Borgo Panigale del 6 agosto 2018 durante il quale esplose un’autocisterna sul raccordo autostradale di Bologna. La tragedia accadde contemporaneamente al verificarsi di un episodio personale di D’Argenio: il primo bacio e la nascita della relazione con C. all’ombra di un acero nella zona nota come “300 scalini” (Parco del San Pellegrino).
Nella dicotomica relazione tra eros e thanatos, natura e artificio, i due punti cardinali che l’artista decide di porre sulla mappa della città di Bologna sono gli stessi elementi che tengono il fil rouge del racconto: la pianta di acero campestre e il punto dell’esplosione. Due “chiome” che si guardavano a distanza e che nel medesimo istante generarono una deflagrazione.
Dal progetto era stata ricavata inoltre una pubblicazione a tiratura limitata, dal titolo Diario di C. e V., caratterizzata da una successione di immagini documentarie raccolte tra il 2019 e il 2020. Molti degli esemplari furono danneggiati dall’acqua in modo più o meno grave, divenendo una sorta di opera/reperto in alcuni casi non più sfogliabile se non grazie al QR code che riconduce il fruitore a un file .pdf criptato.
Il vernissage sarà inoltre l’occasione per un intervento sonoro con un set musicale a cura del duo Tyche and Automatòn e l’ultima opportunità per “salutare” il parklet, uno spazio senza scopo di lucro ricavato da tre parcheggi antistanti il Museo e diventato, da ottobre 2020 a oggi, luogo a disposizione dei cittadini in cui sostare tra piante, utilizzare gratuitamente il wi-fi e organizzare piccoli eventi.
La settimana successiva all'inaugurazione, venerdì 6 agosto alle ore 19.00, il Museo Spazio Pubblico organizzerà un incontro tra l’artista e il pubblico.
Vincenzo D’Argenio (Benevento, 1982, vive e lavora a Bologna)
Da sempre appassionato di arti visive, fin da giovanissimo si avvicina al writing. Dopo alcuni anni apre i suoi orizzonti ai linguaggi della street art con lo pseudonimo di LAST22, spaziando dal lettering dei graffiti, allo stencil, alla poster art. A seguito di stimoli e confronti con la scena artistica contemporanea, intraprende un nuovo percorso sperimentando la fotografia, il video e le tecniche digitali, lavorando in particolar modo con le matrici normografiche applicate al segno, alla forma e alle geometrie pure, fino alla modellazione e all’installazione ambientale. I suoi lavori cercano, attraverso linguaggi versatili, di esprimere stati d’animo intimi che traggono ispirazione dalla letteratura e alla filosofia, dalla spiritualità alle neuroscienze. Il sottotesto narrativo della sua ricerca è spesso riconducibile a esperienze strettamente personali che racchiudono il reale messaggio della sua produzione. Si è laureato in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli nel 2010. Giornalista pubblicista è contributor per la rivista Exibart, grafico e web-designer, si occupa di organizzazione di eventi artistico-culturali.
I suoi lavori hanno preso parte a mostre nazionali e internazionali.
Venerdì 6 agosto ore 19.00 l’artista incontra il pubblico
(ingresso libero fino ad esaurimento posti)
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