L'architettura degli anni Venti e Trenta a Merano
![Campo concorso ippico Merano, 1936 ca., Archivio Merano Campo concorso ippico Merano, 1936 ca., Archivio Merano](http://www.arte.it/foto/600x450/95/40247-06-Trabrennplatz.jpg)
Campo concorso ippico Merano, 1936 ca., Archivio Merano
Dal 04 Ottobre 2015 al 10 Gennaio 2016
Merano | Bolzano
Luogo: Merano Arte - Edificio Cassa di Risparmio
Indirizzo: Portici 163
Orari: dalle 10 alle 18. Lunedì chiuso
Curatori: Magdalene Schmidt, Walter Gadner
Costo del biglietto: intero € 6, ridotto (Over 65, guestcard..) € 5, studenti fino a 26 anni € 2, bambini fino a 14 anni gratuito
Telefono per informazioni: +39 0473 212643
E-Mail info: info@kunstmeranoarte.org
Sito ufficiale: http://www.kunstmeranoarte.org
Dal 4 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016, Merano Arte ospita la mostra L'architettura degli anni Venti e Trenta a Merano che presenta una selezione di edifici e progetti realizzati nel periodo tra le due guerre a Merano, delineando un quadro comparativo degli stessi in rapporto al contesto urbano e rilevando gli stili ascrivibili a varie correnti architettoniche. La tematica rientra in un’ampia ricerca che riguarda l’urbanistica e l’immagine della città di Merano dal 1860 al 1960.
Fino alla Prima Guerra Mondiale l'immagine della città di cura era legata alle magnifiche architetture dello storicismo e dell'Art Nouveau, l'architettura moderna era poco presente in Alto Adige, così è stato fino al cambiamento della situazione politica.
Durante il ventennio fascista sono sorte varie tendenze architettoniche, che si possono a grandi linee far rientrare in due correnti principali: il tradizionalismo e il modernismo. La costruzione di edifici prestigiosi per i presidi del partito, il massiccio incremento della presenza militare nelle nuove aree di frontiera e i numerosi insediamenti di forza lavoro dal resto delle "vecchie province" italiane, hanno fatto sì che anche Merano vivesse un periodo di vivace
attività edilizia. Il regime fascista attribuì particolare importanza all'ampliamento delle strutture ricreative e sportive, costruite su larga scala sulla città di cura e soggiorno.
I progetti sono stati selezionati e digitalizzati per l’occasione in collaborazione con l’Archivio del Comune di Merano.
Gli edifici in oggetto documentano la storia e mostrano la diversità che hanno caratterizzato le architetture in un decennio piuttosto che nell'altro: si va da forme eclettiche, alla transizione dallo storicismo a un modernismo caratterizzato da elementi tipici locali, al purismo, ai palazzi disadorni del razionalismo, fino agli edifici monumentali e ricchi di decori della Scuola Romana.
Gli esempi rimandano dunque ai diversi stili architettonici riconducibili al periodo tra le due guerre mondiali, ma non riguardano solamente l’architettura modernista, bensì anche il sostrato stilistico storico che caratterizza gli edifici dell’epoca.
L’allestimento è organizzato in senso tematico e ogni sezione comprende una serie di progetti presentati in ordine cronologico. In mostra vengono analizzate soprattutto le facciate degli edifici, solo in pochi casi è stato possibile reperire planimetrie o fotografie degli stessi, poiché le fonti risultano ad oggi scarse o inesistenti. Raramente è stata conservata la documentazione integrale dei progetti edilizi, in alcuni casi l’Archivio dispone di disegni singoli, in altri di dettagli relativi alla costruzione.
Per informazioni dettagliate, al bookshop di Merano Arte è reperibile e consultabile un elenco dei progetti esposti, con relativa descrizione e numero di inventario.
Fino alla Prima Guerra Mondiale l'immagine della città di cura era legata alle magnifiche architetture dello storicismo e dell'Art Nouveau, l'architettura moderna era poco presente in Alto Adige, così è stato fino al cambiamento della situazione politica.
Durante il ventennio fascista sono sorte varie tendenze architettoniche, che si possono a grandi linee far rientrare in due correnti principali: il tradizionalismo e il modernismo. La costruzione di edifici prestigiosi per i presidi del partito, il massiccio incremento della presenza militare nelle nuove aree di frontiera e i numerosi insediamenti di forza lavoro dal resto delle "vecchie province" italiane, hanno fatto sì che anche Merano vivesse un periodo di vivace
attività edilizia. Il regime fascista attribuì particolare importanza all'ampliamento delle strutture ricreative e sportive, costruite su larga scala sulla città di cura e soggiorno.
I progetti sono stati selezionati e digitalizzati per l’occasione in collaborazione con l’Archivio del Comune di Merano.
Gli edifici in oggetto documentano la storia e mostrano la diversità che hanno caratterizzato le architetture in un decennio piuttosto che nell'altro: si va da forme eclettiche, alla transizione dallo storicismo a un modernismo caratterizzato da elementi tipici locali, al purismo, ai palazzi disadorni del razionalismo, fino agli edifici monumentali e ricchi di decori della Scuola Romana.
Gli esempi rimandano dunque ai diversi stili architettonici riconducibili al periodo tra le due guerre mondiali, ma non riguardano solamente l’architettura modernista, bensì anche il sostrato stilistico storico che caratterizza gli edifici dell’epoca.
L’allestimento è organizzato in senso tematico e ogni sezione comprende una serie di progetti presentati in ordine cronologico. In mostra vengono analizzate soprattutto le facciate degli edifici, solo in pochi casi è stato possibile reperire planimetrie o fotografie degli stessi, poiché le fonti risultano ad oggi scarse o inesistenti. Raramente è stata conservata la documentazione integrale dei progetti edilizi, in alcuni casi l’Archivio dispone di disegni singoli, in altri di dettagli relativi alla costruzione.
Per informazioni dettagliate, al bookshop di Merano Arte è reperibile e consultabile un elenco dei progetti esposti, con relativa descrizione e numero di inventario.
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