Leander Schwazer. 30 Most Famous People of all Time
Dal 23 Ottobre 2015 al 05 Dicembre 2015
Bolzano
Luogo: Galleria Alessandro Casciaro
Indirizzo: via Dei Cappuccini 26/a
Orari: Lu-Ve 10.00-12.30 / 15.00-19.00 - Sa 10.00-12.30
Telefono per informazioni: +39 0471975461
E-Mail info: info@alessandrocasciaro.com
Sito ufficiale: http://www.alessandrocasciaro.com
Leander Schwazer presenta, a cinque anni dalla sua ultima mostra personale in galleria e dopo un lungo soggiorno studio presso il California Institute of the Arts, Valencia (US), un nuovo ciclo di opere composto sia da tele di grande formato che da piccole tavole e dipinti su Lightpads.
Secondo la definizione della concept art, formulata negli anni 60 da Sol LeWitt, basta un’idea per farsi generare autonomamente come opera. Se basta l’idea come algoritmo o macchina di produzione d’opera, l’idea stessa deve già contenere o generare di per sé tutta l’opera.
Leander Schwazer intende la pittura, in senso neoconcettuale, come una black box. Si serve di colori per stampante, così come vengono utilizzati quotidianamente per la stampa di giornali. I colori stesi abbondantemente su tela o legno hanno bisogno di asciugare per mesi, trasformandosi nel corso di questo processo in fantastiche strutture minerali. Non è il quadro, come nell’arte concettuale classica, ma il colore a dipingere sé stesso. In questo evento che si verifica ciecamente da dentro, qualcosa inizia a parlare, qualcosa che sta prima dell’uomo e forse dopo l’uomo.
Il titolo appariscente della mostra, 30 Most Famous People of All Times, richiama il lavoro di Andy Warhol per l’expo di New York del 1964 – l’opera murale “Thirteen Most Wanted Men” con serigrafie di foto segnaletiche. Una delle persone famose nella mostra di Leander Schwazer è il cosiddetto Turco Meccanico, il primo robot dell’ottocento in grado di giocare a scacchi, in verità manovrato da un essere umano.
Leander Schwazer nato 1982 a Vipiteno (I); 2005–08 Università delle Arti di Zurigo (CH), Bachelor of Fine Arts; 2007–08 China Central Academy of Fine Arts, Beijing (CN); 2012–14 California Institute of the Arts, Valencia (US), Master of Fine Arts; vive e lavora a Vipiteno e Los Angeles.
Secondo la definizione della concept art, formulata negli anni 60 da Sol LeWitt, basta un’idea per farsi generare autonomamente come opera. Se basta l’idea come algoritmo o macchina di produzione d’opera, l’idea stessa deve già contenere o generare di per sé tutta l’opera.
Leander Schwazer intende la pittura, in senso neoconcettuale, come una black box. Si serve di colori per stampante, così come vengono utilizzati quotidianamente per la stampa di giornali. I colori stesi abbondantemente su tela o legno hanno bisogno di asciugare per mesi, trasformandosi nel corso di questo processo in fantastiche strutture minerali. Non è il quadro, come nell’arte concettuale classica, ma il colore a dipingere sé stesso. In questo evento che si verifica ciecamente da dentro, qualcosa inizia a parlare, qualcosa che sta prima dell’uomo e forse dopo l’uomo.
Il titolo appariscente della mostra, 30 Most Famous People of All Times, richiama il lavoro di Andy Warhol per l’expo di New York del 1964 – l’opera murale “Thirteen Most Wanted Men” con serigrafie di foto segnaletiche. Una delle persone famose nella mostra di Leander Schwazer è il cosiddetto Turco Meccanico, il primo robot dell’ottocento in grado di giocare a scacchi, in verità manovrato da un essere umano.
Leander Schwazer nato 1982 a Vipiteno (I); 2005–08 Università delle Arti di Zurigo (CH), Bachelor of Fine Arts; 2007–08 China Central Academy of Fine Arts, Beijing (CN); 2012–14 California Institute of the Arts, Valencia (US), Master of Fine Arts; vive e lavora a Vipiteno e Los Angeles.
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