Pascale Marthine Tayou. La Plage

Pascale Marthine Tayou, La Plage I Ph. Petrò Gilberti

 

Dal 21 Giugno 2021 al 21 Ottobre 2021

Brescia

Luogo: Vigneto Pusterla

Indirizzo: Via Filippo Turati 45


L’estate di Brescia inizierà all’insegna dello stupore: nel Vigneto Pusterla il 21 giugno 2021 verrà inaugurata l’opera di landart La Plage di Pascale Marthine Tayou, artista camerunense di fama internazionale.

I quattro ettari vitati alle pendici del Castello di Brescia oggi di proprietà di Monte Rossa – cantina storica della Franciacorta guidata da Emanuele Rabotti – si preparano ad accogliere la creatività di Tayou grazie alla collaborazione con l’associazione BELLEARTI.

La vigna di Invernenga, uva a bacca bianca coltivata a pergola, grazie all’installazione inedita verrà trasformata in una coloratissima spiaggia da ammirare da Via Pusterla e dalla cima del Cidneo; un punto di vista alternativo che impreziosirà la visita al Castello di Brescia, recentemente salito sul podio della classifica Luoghi del Cuore FAI.
 
La valorizzazione del Vigneto Pusterla – la più grande area urbana vitata d’Europa - è fermamente uno degli intenti di Emanuele Rabotti, non nuovo a iniziative che vedono la creatività associata all’arte di fare il vino. In Monte Rossa sono state ospitate numerose mostre, nella vigna che circonda la villa storica domina la statua di Armando Riva che rappresenta una bottiglia cavalcata da un coraggioso cavaliere e non ultimo Emanuele è stato il produttore del cortometraggio intitolato Cabochon premiato a Cannes.

“L’arte, come il vino, è per me sinonimo di gioia e condivisione. Occasioni per emozionarsi che amo creare, sia con i miei vini sia accogliendo progetti originali come questo. Grande la soddisfazione di collaborare con Pascale Marthine Tayou, uno degli artisti africani più noti al mondo con numerose esposizioni internazionali e biennali d'arte all’attivo. Con la preziosa collaborazione di BELLEARTI che mi ha fatto conoscere l’estro di Tayou ho realizzato il desiderio di portare l’arte nel cuore della nostra città” - dichiara Emanuele Rabotti - “Mi piace pensare a La Plage come l’apripista della nostra missione 2023, quando Brescia insieme a Bergamo saranno capitali italiane della cultura”.

“Il mondo intero – afferma Pascale Marthine Tayou – si porta addosso da più di un anno una misteriosa e sinistra tortura, dramma invisibile che non risparmia nessuno, di cui Brescia è divenuta simbolo. Una fioritura di ombrelloni piantati nel vigneto, come un sogno a colori, ci invita alla tavola della felicità. Progetto e simbolo della rinascita: il ricordo che mi auguro di tenere per sempre dell’Italia, quasi un pixel della gigantesca fotografia della mia gioia di vivere all’italiana.”

Pascale Marthine Tayou
Nato a Nkongsamba, in Camerun, nel 1966. Vive e lavora a Gand, in Belgio, e Yaoundé, in Camerun. Uno degli artisti africani più noti al mondo anche dal pubblico internazionale già dall'inizio degli anni '90. È stato invitato a numerose esposizioni internazionali e biennali d'arte: Documenta 11 di Kassel (2002), alle Biennali di Venezia (2005 e 2009), Dakar (1996), Kwangju (1997), (1997), Sydney (1998), La Avana (1997 e 2006), Liverpool (1999), Taipei (2000), Berlino (2001), San Paolo (2002), Lione (2000 e 2005), Istanbul (2003).
Le sue opere si trovano in importanti collezioni di musei e private. È rappresentato da Galleria Continua.
 

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