Quattro opere luminose di Daniel Buren per Mirad'Or
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Daniel Buren, Mirad'Or, Pisogne, Lago d'Iseo I Ph. Michele Nastasi
Dal 24 Aprile 2021 al 30 Settembre 2021
Pisogne | Brescia
Luogo: Mirad’Or
Indirizzo: Lago d'Iseo
A cinque anni da The Floating Piers di Christo, il Lago d’Iseo torna protagonista dell’arte contemporanea con Mirad’Or, un nuovo spazio pubblico a Pisogne, che avvia la sua attività grazie a Daniel Buren.
Per Mirad’Or l’arte, l’architettura, la cultura è pubblica, per tutti, fruibile di giorno e di notte, dal lungolago di Pisogne così come dalle sponde opposte, dall’esterno, dall’interno, dall’acqua, grazie alla sua posizione e alla sua conformazione. Questo promette il piccolo padiglione, la palafitta immersa nel lago commissionata dal Comune di Pisogne, nata da un’idea di Gigi Barcella, progettata da Mauro Piantelli, la cui direzione artistica è affidata a Massimo Minini: essere un luogo in cui accogliere e condividere il contemporaneo in una terra di storia e tradizione, uno spazio in continuo dialogo con il paesaggio in cui è immerso e che inquadra.
Si parte con quattro opere luminose di Daniel Buren, protagonista dell’arte contemporanea, allestite da sabato 24 aprile al 30 settembre 2021.
il territorio
Le terre d’acqua sono luoghi di incontro, di passaggio e di viaggio.
Dalla notte dei tempi a oggi spostarsi sull’acqua è una pratica quotidiana, così come lo è rimanere fermi a contemplare qualcosa che fermo non è mai: l’acqua appunto. Pisogne si affaccia sul Lago d’Iseo, esattamente nel punto d’incontro con la Valle Camonica: un passaggio obbligato. Un paese ricco di un passato d’arte millenario, che va dalle incisioni rupestri dell’età del Bronzo, alle costruzioni medievali fortificate, come la grande Torre del Vescovo, fino agli affreschi del Quattrocento e del Cinquecento.
A Pisogne, la Madonna della Neve è uno dei capolavori, una chiesa edificata nella seconda metà del XV secolo, affrescata, come la pieve, nel Quattrocento da Pietro da Cemmo e negli anni Trenta del Cinquecento da Girolamo Romanino. Definito da Giovanni Testori la "Cappella Sistina dei poveri", questo edificio è meta di pellegrinaggio d’arte fin dall’inizio del XX secolo. Romanino, grande artista di genio, riesce ad annullare i confini temporali, dimostrando che la grande arte è sempre contemporanea.
progetto architettonico
L’edificio, disegnato dall’architetto Mauro Piantelli (De8_Architetti), sorge dall’acqua, in corrispondenza del porto medievale poi divenuto lavatoio pubblico. Le antiche pietre sono ancora oggi visibili a filo d’acqua e sono citate nella lettera “M” del logo di Mirad’Or. Uno spazio duttile, aperto ad accogliere opere al proprio interno, come anche all’esterno, oltre alle possibilità di collocazione dei lavori negli spazi circostanti. Gli artisti ospitati potranno lavorare in relazione a questa costruzione appositamente studiata. Mirad’Or è un’idea ambiziosa, un progetto architettonico rigoroso, uno spazio che si apre all’arte e al pubblico ed è già di per sé un’opera: inquadra e completa il paesaggio circostante, trasformandolo.
direzione artistica
Mirad’Or porta il contemporaneo in una terra di storia, di tradizione e di cultura del paesaggio; è un contenitore di possibili incontri, tra terra e acqua. Anche i luoghi possono avere desideri, Mirad’Or ne ha e molti. Desidera raccontare, meravigliare, incontrare chi ama l’arte e che qui la potrà scoprire e conoscere vedendola da vicino.
Daniel Buren
Tra gli artisti d’oggi più noti, Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, 1938) è protagonista dell’arte concettuale che analizza il rapporto tra l’opera, il suo ambiente e il contesto sociale. Chiamato per primo a interpretare Mirad’Or, all’interno del programma ideato da Massimo Minini, l’artista ha accettato l’invito, portando due grandi dittici. I quattro grandi corpi luminosi sono visibili di giorno e di notte, fruibili dall’esterno e, per una migliore percezione, preferibilmente da lontano, anche a grandi distanze, come la riva opposta del lago.
Frutto dell’ultima ricerca artistica di Daniel Buren, i teli in fibra luminosa esposti a Pisogne mettono in dialogo il motivo a righe verticali di 8,7 cm (cifra stilistica dell’artista sin dagli anni Sessanta), con le nuove potenzialità della tecnologia e della fibra ottica, che permettono all’opera di diventare essa stessa fonte di luce per lo spazio circostante.
Mirad'Or è un progetto del Comune di Pisogne (BS) in collaborazione con Associazione BelleArti.
Direzione artistica: Massimo Minini. Progetto architettonico: Mauro Piantelli. Grafica: Negrini+Varetto.
Da un' idea di: Gigi Barcella. Main Sponsor: ISEO Serrature. Sponsor: Alto Lago s.r.l.
Con il patrocinio di: Provincia di Brescia, Visit Lake Iseo, Consorzio DMO - Valle Camonica, Valle Camonica - la Valle dei Segni, Consorzio dei Comuni B.I.M. di Valle Camonica, Comunità Montana del Sebino Bresciano.
Per Mirad’Or l’arte, l’architettura, la cultura è pubblica, per tutti, fruibile di giorno e di notte, dal lungolago di Pisogne così come dalle sponde opposte, dall’esterno, dall’interno, dall’acqua, grazie alla sua posizione e alla sua conformazione. Questo promette il piccolo padiglione, la palafitta immersa nel lago commissionata dal Comune di Pisogne, nata da un’idea di Gigi Barcella, progettata da Mauro Piantelli, la cui direzione artistica è affidata a Massimo Minini: essere un luogo in cui accogliere e condividere il contemporaneo in una terra di storia e tradizione, uno spazio in continuo dialogo con il paesaggio in cui è immerso e che inquadra.
Si parte con quattro opere luminose di Daniel Buren, protagonista dell’arte contemporanea, allestite da sabato 24 aprile al 30 settembre 2021.
il territorio
Le terre d’acqua sono luoghi di incontro, di passaggio e di viaggio.
Dalla notte dei tempi a oggi spostarsi sull’acqua è una pratica quotidiana, così come lo è rimanere fermi a contemplare qualcosa che fermo non è mai: l’acqua appunto. Pisogne si affaccia sul Lago d’Iseo, esattamente nel punto d’incontro con la Valle Camonica: un passaggio obbligato. Un paese ricco di un passato d’arte millenario, che va dalle incisioni rupestri dell’età del Bronzo, alle costruzioni medievali fortificate, come la grande Torre del Vescovo, fino agli affreschi del Quattrocento e del Cinquecento.
A Pisogne, la Madonna della Neve è uno dei capolavori, una chiesa edificata nella seconda metà del XV secolo, affrescata, come la pieve, nel Quattrocento da Pietro da Cemmo e negli anni Trenta del Cinquecento da Girolamo Romanino. Definito da Giovanni Testori la "Cappella Sistina dei poveri", questo edificio è meta di pellegrinaggio d’arte fin dall’inizio del XX secolo. Romanino, grande artista di genio, riesce ad annullare i confini temporali, dimostrando che la grande arte è sempre contemporanea.
progetto architettonico
L’edificio, disegnato dall’architetto Mauro Piantelli (De8_Architetti), sorge dall’acqua, in corrispondenza del porto medievale poi divenuto lavatoio pubblico. Le antiche pietre sono ancora oggi visibili a filo d’acqua e sono citate nella lettera “M” del logo di Mirad’Or. Uno spazio duttile, aperto ad accogliere opere al proprio interno, come anche all’esterno, oltre alle possibilità di collocazione dei lavori negli spazi circostanti. Gli artisti ospitati potranno lavorare in relazione a questa costruzione appositamente studiata. Mirad’Or è un’idea ambiziosa, un progetto architettonico rigoroso, uno spazio che si apre all’arte e al pubblico ed è già di per sé un’opera: inquadra e completa il paesaggio circostante, trasformandolo.
direzione artistica
Mirad’Or porta il contemporaneo in una terra di storia, di tradizione e di cultura del paesaggio; è un contenitore di possibili incontri, tra terra e acqua. Anche i luoghi possono avere desideri, Mirad’Or ne ha e molti. Desidera raccontare, meravigliare, incontrare chi ama l’arte e che qui la potrà scoprire e conoscere vedendola da vicino.
Daniel Buren
Tra gli artisti d’oggi più noti, Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, 1938) è protagonista dell’arte concettuale che analizza il rapporto tra l’opera, il suo ambiente e il contesto sociale. Chiamato per primo a interpretare Mirad’Or, all’interno del programma ideato da Massimo Minini, l’artista ha accettato l’invito, portando due grandi dittici. I quattro grandi corpi luminosi sono visibili di giorno e di notte, fruibili dall’esterno e, per una migliore percezione, preferibilmente da lontano, anche a grandi distanze, come la riva opposta del lago.
Frutto dell’ultima ricerca artistica di Daniel Buren, i teli in fibra luminosa esposti a Pisogne mettono in dialogo il motivo a righe verticali di 8,7 cm (cifra stilistica dell’artista sin dagli anni Sessanta), con le nuove potenzialità della tecnologia e della fibra ottica, che permettono all’opera di diventare essa stessa fonte di luce per lo spazio circostante.
Mirad'Or è un progetto del Comune di Pisogne (BS) in collaborazione con Associazione BelleArti.
Direzione artistica: Massimo Minini. Progetto architettonico: Mauro Piantelli. Grafica: Negrini+Varetto.
Da un' idea di: Gigi Barcella. Main Sponsor: ISEO Serrature. Sponsor: Alto Lago s.r.l.
Con il patrocinio di: Provincia di Brescia, Visit Lake Iseo, Consorzio DMO - Valle Camonica, Valle Camonica - la Valle dei Segni, Consorzio dei Comuni B.I.M. di Valle Camonica, Comunità Montana del Sebino Bresciano.
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