Raul Gabriel. XFiction
Dal 04 Aprile 2015 al 12 Aprile 2015
Brescia
Luogo: Piazza della Loggia
Indirizzo: Largo Formentone
Orari: 20-24
Il video XFiction, scelto come immagine simbolo di Corpus Hominis, sarà proiettato in grandi dimensioni dal 4 al 12 aprile 2015 nei pressi di Piazza della Loggia, mentre dal 31 maggio al 5 giugno, durante il Festival della Comunità, sarà installato in Duomo Vecchio.
Un uomo dai tratti indecifrabili che solleva lentamente le braccia aprendole in forma di abbraccio e di croce. È “XFiction”, la video installazione firmata da Raul Gabriel, scelta come immagine simbolo di Corpus Hominis.
L’opera sarà proiettata in grandi dimensioni a Brescia nelle adiacenze di Piazza della Loggia, in Largo Formentone, dal 4 al 12 aprile, dalle 20 alle 24. Otto giorni di esposizione, dal Sabato Santo alla Domenica in Albis. Momenti forti dell’anno liturgico che si sposano col senso dell’opera: un’immagine che richiama l’abbraccio dell’Uomo all’uomo, la croce e il senso della trasfigurazione, la risurrezione.
“XFiction” sarà anche al centro del Festival delle Comunità (31 maggio – 5 giugno) durante il quale sarà esposta in Duomo Vecchio.
Nell’opera di Gabriel l’arte e l’identità si associano a un’idea di riscatto, di sfida. Da qui la scelta di posizionarla in due luoghi prossimi a piazza Loggia, teatro di eventi tragici in passato e oggi luogo di incontro di culture diverse.
Così Raul Gabriel descrive la sua opera:
“Il corpo è mistero. Attraverso il corpo è possibile l’incontro, è possibile l’identità, è possibile il gesto. Nei nostri corpi sperimentiamo ogni giorno l’inquietudine degli ossimori che racchiudiamo. Una contraddizione che inevitabilmente ci spinge a cercare un punto di compimento. XFiction è questo compimento, il corpo risolto, che diviene Risorto solo se chi lo incontra si fida di quell’abbraccio, come lo ho immaginato quando lo realizzavo, un abbraccio di offerta e di sfida, l’abbraccio di un agnello che al contempo è pastore, abbraccio che chiede adesione per incontrarlo. Quel corpo è tutti i corpi, e quindi corpo della città e nella città, delle citta possibili dove l’uomo incontra l’uomo per tentare il destino comune. X Fiction sta per Crucifixion e per racconto X al tempo stesso. Una ambiguità che non è risolvibile se non con la scommessa di chi guarda. Scommessa essenziale e ultimativa nella marginalizzazione del logos che cerca la tabula rasa per aprire alla vertigine della scoperta, come quell’abbraccio che si ripete per sempre”.
Così commenta “X Fiction” Paolo Biscottini, direttore del Museo Diocesano di Milano:
“Epifania di un corpo, dunque, che suscita nello spettatore la memoria di Cristo. Ma quando, ma dove? A quale narrazione evangelica possiamo ricondurre questa apparizione? In realtà nessun elemento storico e narrativo giustifica o legittima la convinzione che il video si riferisca a Cristo. Raul Gabriel ha voluto lavorare sul piano dell’immagine, disarticolandola da qualsiasi contesto, così da suggerire un’operazione di tipo sottrattivo. Eliminando voci, forma, colori, luci, il corpo si configura come “latens deitas”, è spazio e materia insieme, è nulla e tutto. La sua opera, in tal senso, si distacca, per esempio, dalla tensione narrativa della video art di Bill Viola o dalla ricerca intellettuale di Wallinger. Raul Gabriel lavora sul confine fra il corpo e la luce: un corpo fatto di luce e una luce che diventa corpo. In questa misteriosa reciprocità lo spettatore riconosce il Cristo e in Lui ritrova non solo l’Ecce Homo, ma anche il Risorto, che pare abbracciare lo spazio intero, il cosmo, l’umanità tutta, generando la forza evocativa dell’immagine”.
Raul Gabriel è nato nei sobborghi di Buenos Aires nel 1966. Vive e lavora tra Londra e Milano. Le ultime sue mostre sono state nel settembre 2014 “Il Segno Il Corpo Il Sacro” (Museo Diocesano e Collezione Paolo VI arte contemporanea, Brescia), nel novembre 2014 “Virtual Apraxia” (galleria The Format, Milano), tra ottobre e novembre 2014 “Via Crucis, Raul Gabriel incontra Lucio Fontana” (sala Lucio Fontana Museo Diocesano, Milano).
CORPUS HOMINIS è un progetto triennale, coordinato dalla Fondazione Opera Diocesana San Francesco di Sales (ente capofila) e dai suoi partner (Associazione Centro Oratori Bresciani, Museo Diocesano, Fondazione Opera Caritas San Martino) e realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo. L’iniziativa è finalizzata alla costruzione di una rete cittadina delle arti e della cultura in preparazione della festa del Corpus Domini.
Un uomo dai tratti indecifrabili che solleva lentamente le braccia aprendole in forma di abbraccio e di croce. È “XFiction”, la video installazione firmata da Raul Gabriel, scelta come immagine simbolo di Corpus Hominis.
L’opera sarà proiettata in grandi dimensioni a Brescia nelle adiacenze di Piazza della Loggia, in Largo Formentone, dal 4 al 12 aprile, dalle 20 alle 24. Otto giorni di esposizione, dal Sabato Santo alla Domenica in Albis. Momenti forti dell’anno liturgico che si sposano col senso dell’opera: un’immagine che richiama l’abbraccio dell’Uomo all’uomo, la croce e il senso della trasfigurazione, la risurrezione.
“XFiction” sarà anche al centro del Festival delle Comunità (31 maggio – 5 giugno) durante il quale sarà esposta in Duomo Vecchio.
Nell’opera di Gabriel l’arte e l’identità si associano a un’idea di riscatto, di sfida. Da qui la scelta di posizionarla in due luoghi prossimi a piazza Loggia, teatro di eventi tragici in passato e oggi luogo di incontro di culture diverse.
Così Raul Gabriel descrive la sua opera:
“Il corpo è mistero. Attraverso il corpo è possibile l’incontro, è possibile l’identità, è possibile il gesto. Nei nostri corpi sperimentiamo ogni giorno l’inquietudine degli ossimori che racchiudiamo. Una contraddizione che inevitabilmente ci spinge a cercare un punto di compimento. XFiction è questo compimento, il corpo risolto, che diviene Risorto solo se chi lo incontra si fida di quell’abbraccio, come lo ho immaginato quando lo realizzavo, un abbraccio di offerta e di sfida, l’abbraccio di un agnello che al contempo è pastore, abbraccio che chiede adesione per incontrarlo. Quel corpo è tutti i corpi, e quindi corpo della città e nella città, delle citta possibili dove l’uomo incontra l’uomo per tentare il destino comune. X Fiction sta per Crucifixion e per racconto X al tempo stesso. Una ambiguità che non è risolvibile se non con la scommessa di chi guarda. Scommessa essenziale e ultimativa nella marginalizzazione del logos che cerca la tabula rasa per aprire alla vertigine della scoperta, come quell’abbraccio che si ripete per sempre”.
Così commenta “X Fiction” Paolo Biscottini, direttore del Museo Diocesano di Milano:
“Epifania di un corpo, dunque, che suscita nello spettatore la memoria di Cristo. Ma quando, ma dove? A quale narrazione evangelica possiamo ricondurre questa apparizione? In realtà nessun elemento storico e narrativo giustifica o legittima la convinzione che il video si riferisca a Cristo. Raul Gabriel ha voluto lavorare sul piano dell’immagine, disarticolandola da qualsiasi contesto, così da suggerire un’operazione di tipo sottrattivo. Eliminando voci, forma, colori, luci, il corpo si configura come “latens deitas”, è spazio e materia insieme, è nulla e tutto. La sua opera, in tal senso, si distacca, per esempio, dalla tensione narrativa della video art di Bill Viola o dalla ricerca intellettuale di Wallinger. Raul Gabriel lavora sul confine fra il corpo e la luce: un corpo fatto di luce e una luce che diventa corpo. In questa misteriosa reciprocità lo spettatore riconosce il Cristo e in Lui ritrova non solo l’Ecce Homo, ma anche il Risorto, che pare abbracciare lo spazio intero, il cosmo, l’umanità tutta, generando la forza evocativa dell’immagine”.
Raul Gabriel è nato nei sobborghi di Buenos Aires nel 1966. Vive e lavora tra Londra e Milano. Le ultime sue mostre sono state nel settembre 2014 “Il Segno Il Corpo Il Sacro” (Museo Diocesano e Collezione Paolo VI arte contemporanea, Brescia), nel novembre 2014 “Virtual Apraxia” (galleria The Format, Milano), tra ottobre e novembre 2014 “Via Crucis, Raul Gabriel incontra Lucio Fontana” (sala Lucio Fontana Museo Diocesano, Milano).
CORPUS HOMINIS è un progetto triennale, coordinato dalla Fondazione Opera Diocesana San Francesco di Sales (ente capofila) e dai suoi partner (Associazione Centro Oratori Bresciani, Museo Diocesano, Fondazione Opera Caritas San Martino) e realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo. L’iniziativa è finalizzata alla costruzione di una rete cittadina delle arti e della cultura in preparazione della festa del Corpus Domini.
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