Sorti nel Colore. Bergomi e Olini, oltre i confini della tela

Sorti nel Colore. Bergomi e Olini, oltre i confini della tela

 

Dal 03 Luglio 2016 al 31 Dicembre 2016

Borgo San Giacomo | Brescia

Luogo: Castello di Padernello

Indirizzo: via Cavour 1, Padernello di Borgo San Giacomo

Orari: Martedi - Venerdi 9.00 - 12.00 14.30 - 17.30 / Sabato su prenotazione / Domenica 14.30 - 18.30

Curatori: Gian Mario Andrico

Enti promotori:

  • Fondazione Nymphe Castello di Padernello

Costo del biglietto: Intero 8€ , Ridotto 5€

Telefono per informazioni: +39 030 9408766

E-Mail info: info@castellodipadernello.it

Sito ufficiale: http://www.castellodipadernello.it



Inaugurerà Sabato 2 Luglio 2016 al Castello di Padernello la mostra - installazione Sorti nel Colore. Bergomi e Olini, oltre i confini della tela a cura di Gian Mario Andrico e visitabile fino al 31 Dicembre 2016. La mostra, che ospiterà per la prima volta insieme cinquanta opere di Giacomo Bergomi e Giacomo Olini, intende indagare l'innato legame dei due artisti con la propria terra - la bassa bresciana - espresso specificatamente attraverso il colore utilizzato nei loro lavori.

Di particolare rilievo la suggestiva installazione firmata dallo scenografico di fama internazionale Giacomo Andrico e realizzata da Antonio Altieri con la collaborazione di Piero Lanzeni e Gianbattista Zanoni: i quadri sembreranno fluttuare in un percorso volto a richiamare gli elementi naturali fonte d'ispirazione di Bergomi e Olini.

L'esposizione si inserisce nel ciclo delle Piccole grandi mostre di Padernello, promosso dalla Fondazione Nymphe Castello di Padernello, ente che svolge, ormai da più di dieci anni, un’intensa attività culturale, artistica e teatrale, realizzando concretamente il sistema culturale della Bassa Bresciana. La mostra Sorti nel colore intende così proseguire, nel solco delle rassegne di Padernello, l'indagine sul tema della “Scuola pittorica lombarda”. I due artisti, infatti, si inseriscono, in un contesto più ampio, lombardo e bresciano in particolare, e sono, più di altri, consciamente o inconsciamente, i continuatori di quel cromatismo lombardo che affonda le sue radici nella fine del XIV secolo, che fiorisce con le opere di Foppa, Romanino, Moretto, Duranti. è disponibile il catalogo con i contribuiti di Gian Mario Andrico, Elena Lucchesi Ragni e Tonino Zana.

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