Dal Disgregazionismo di Piero Tartaglia all'arte di non-esclusione di Gennaro Falcone e Attilio Nesi

Dal Disgregazionismo di Piero Tartaglia all'arte di non-esclusione di Gennaro Falcone e Attilio Nesi

 

Dal 10 Maggio 2014 al 31 Maggio 2014

Brindisi

Luogo: Palazzo Granafei Nervegna

Indirizzo: via Duomo 16-20

Orari: 9.30-13 / 16.30-20; chiuso lunedì

Curatori: Riccardo Tartaglia

Enti promotori:

  • Comune di Brindisi
  • Organizzazione artistica Tartaglia Arte

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0831 525698

E-Mail info: sediculturali@comune.brindisi.it

Sito ufficiale: http://www.comune.brindisi.it


La non-esclusione e' uno dei caratteri che dominano la scena degli artisti, le cui storie marcano i tempi successivi di un'unica prospettiva, nella quale si continua a porre domande su quale sia il ruolo dell'arte di oggi. Sfuocando la richiesta in una nuvola d'inutilita', oserei dire che l'arte detenga un ruolo mutevole nelle cadenze profonde, e risponde, in ogni caso, a suggestioni e a suggerimenti, finanche a istigazioni acquisite dall'azione multipla che avviene nel territorio umano. Convinto sostenitore di un'arte che non sia esclusiva e di fusione, che si confronti costantemente con le architetture che distinguono l'astratto dall'informale, Piero Tartaglia, "padre" del Disgregazionismo, spazia negli spazi e costruisce spazi nuovi, nei quali la materia e' traccia, nulla viene evitato e nulla viene tralasciato. E' un'arte di densita', nella quale l'osservatore legge la razionalizzazione per piani molteplici. Una nuova architettura dalle tessiture artistiche si staglia all'orizzonte ravvicinato di Gennaro Falcone ed e' un'architettura dalle cadenze mistiche, impregnate di una matericita' volta a sostenere l'intreccio con le cose, in una simbologia che trae nutrimento dall'umilta' degli elementi. Di moltiplicazione assordante si nutre l'arte di Attilio Nesi, il cui incontro con la materia e il colore avviene per una forza d'attrito, di scambio graffiante. Di mescolamenti analitici e catalitici, con squarci che assumono completezze dalla sintesi di tre colori portanti. Il bianco - trasparente attraverso le pieghe brumastre - il nero accecante e le bande rosse a imporre una sofferenza come l'arte e' in quanto organismo interagente vivente. Presentazione e testo critico: Carmen De Stasio.
Inaugurazione: sabato 10 maggio, ore 18.

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