Diario di un Restauro / Mapplethorpe
										 
										
										
																		
																																												Diario di un Restauro / Mapplethorpe, Reggia di Caserta
											
										
										
									Dal 13 November 2021 al 14 November 2021
Caserta
Luogo: Reggia di Caserta
Indirizzo: Piazza Carlo di Borbone
								
								Sabato 13 e domenica 14 novembre, sarà possibile assistere alle fasi dell'intervento conservativo su una delle opere di Terrae Motus: le stampe in bianco e nero di Robert Mapplethorpe. Da oggi, invece, l'Istituto museale lancia la nuova rubrica social, con cadenza settimanale, #DiariodiunRestauro/Mapplethorpe.
Il patrimonio della Reggia di Caserta è multiforme e sfaccettato e ha ancora tanto da svelare. Le arti figurative trovano, infatti, una loro grande espressione nel Complesso vanvitelliano anche attraverso la fotografia. Tra queste il gruppo delle stampe di Mapplethorpe, intitolate “Denis Speight with Thornes”, “Jack with Crown”, “Skull and Crossbones”, “Jill Chapman” e “Dennis Speight with Flowers”.
L'opera, della collezione ideata e donata da Lucio Amelio alla Reggia di Caserta, è oggetto di ricerche e di interventi conservativi, coordinati dal servizio Biblioteca Palatina, Archivio Storico, Fotografico, Digitalizzazione, a cura di Sandra M. Petrillo - SMP international Photo Conservation Studio, nei Laboratori di Restauro.
L'Istituto museale, quale luogo di costruzione e condivisione di cultura, intende coinvolgere i propri pubblici nelle molteplici attività in corso e in programmazione. Per questo il 13 e il 14 novembre, dalle 9.30 alle 12.30, sarà possibile assistere, previa prenotazione obbligatoria, alle fasi di restauro presso l'Archivio storico e l'annesso laboratorio. L'accesso sarà consentito a piccoli gruppi fino a un numero massimo di 30 persone al giorno. Per prenotare la visita al cantiere scrivere a re-ce.archiviostorico@beniculturali.it oppure chiamare al numero 0823/1490225. La partecipazione all'iniziativa rientra nel costo ordinario del biglietto di ingresso/abbonamento della Reggia di Caserta.
Da oggi, inoltre, tutti i giovedì, lo stato di avanzamento dello studio sarà al centro di una nuova rubrica social: #DiariodiunRestauro/Mapplethorpe. L'intervento di restauro, infatti, è stato preceduto da un'accurata e approfondita ricerca sull'autore, sui materiali, sulle tecniche e sulla storia dell'opera. Robert Mapplethorpe, rompendo con la tradizione, non stampava personalmente le sue fotografie, poiché interessato soprattutto al momento della composizione e della ripresa, avvalendosi invece di stampatori professionali. Uno di questi è stato Tom Baril, suo collaboratore per circa un decennio. Nella camera oscura dello studio newyorkese di Mappletorpe, al n. 23 di Bond Street, nel Lower Manhattan, Baril si occupava sia dello sviluppo dei negativi sia delle stampe. L’aspetto particolare delle opere di Mapplethorpe degli anni Ottanta - quelle appartenenti alla collezione Terrae Motus sono datate 1983 - dipende non solo dall’illuminazione utilizzata in fase di ripresa, con il ricorso a luci filtrate, ma anche dalla tipologia delle carte fotografiche scelte e soprattutto dalle tecniche di stampa impiegate da Baril. Quest’ultimo, infatti, su richiesta dell’artista, faceva uso di uno schermo di vetro opaco sotto l’obiettivo dell’ingranditore. Risultato: i corpi dei modelli fotografati presentano delle linee molto addolcite ed una certa morbidezza nella resa della pelle.
L'iniziativa è in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 "Istruzione di qualità" e "Partnership per gli obiettivi".
							
							Il patrimonio della Reggia di Caserta è multiforme e sfaccettato e ha ancora tanto da svelare. Le arti figurative trovano, infatti, una loro grande espressione nel Complesso vanvitelliano anche attraverso la fotografia. Tra queste il gruppo delle stampe di Mapplethorpe, intitolate “Denis Speight with Thornes”, “Jack with Crown”, “Skull and Crossbones”, “Jill Chapman” e “Dennis Speight with Flowers”.
L'opera, della collezione ideata e donata da Lucio Amelio alla Reggia di Caserta, è oggetto di ricerche e di interventi conservativi, coordinati dal servizio Biblioteca Palatina, Archivio Storico, Fotografico, Digitalizzazione, a cura di Sandra M. Petrillo - SMP international Photo Conservation Studio, nei Laboratori di Restauro.
L'Istituto museale, quale luogo di costruzione e condivisione di cultura, intende coinvolgere i propri pubblici nelle molteplici attività in corso e in programmazione. Per questo il 13 e il 14 novembre, dalle 9.30 alle 12.30, sarà possibile assistere, previa prenotazione obbligatoria, alle fasi di restauro presso l'Archivio storico e l'annesso laboratorio. L'accesso sarà consentito a piccoli gruppi fino a un numero massimo di 30 persone al giorno. Per prenotare la visita al cantiere scrivere a re-ce.archiviostorico@beniculturali.it oppure chiamare al numero 0823/1490225. La partecipazione all'iniziativa rientra nel costo ordinario del biglietto di ingresso/abbonamento della Reggia di Caserta.
Da oggi, inoltre, tutti i giovedì, lo stato di avanzamento dello studio sarà al centro di una nuova rubrica social: #DiariodiunRestauro/Mapplethorpe. L'intervento di restauro, infatti, è stato preceduto da un'accurata e approfondita ricerca sull'autore, sui materiali, sulle tecniche e sulla storia dell'opera. Robert Mapplethorpe, rompendo con la tradizione, non stampava personalmente le sue fotografie, poiché interessato soprattutto al momento della composizione e della ripresa, avvalendosi invece di stampatori professionali. Uno di questi è stato Tom Baril, suo collaboratore per circa un decennio. Nella camera oscura dello studio newyorkese di Mappletorpe, al n. 23 di Bond Street, nel Lower Manhattan, Baril si occupava sia dello sviluppo dei negativi sia delle stampe. L’aspetto particolare delle opere di Mapplethorpe degli anni Ottanta - quelle appartenenti alla collezione Terrae Motus sono datate 1983 - dipende non solo dall’illuminazione utilizzata in fase di ripresa, con il ricorso a luci filtrate, ma anche dalla tipologia delle carte fotografiche scelte e soprattutto dalle tecniche di stampa impiegate da Baril. Quest’ultimo, infatti, su richiesta dell’artista, faceva uso di uno schermo di vetro opaco sotto l’obiettivo dell’ingranditore. Risultato: i corpi dei modelli fotografati presentano delle linee molto addolcite ed una certa morbidezza nella resa della pelle.
L'iniziativa è in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 "Istruzione di qualità" e "Partnership per gli obiettivi".
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
						
					
																
							- 
									
										
										
											Dal 28 October 2025 al 15 February 2026 											
												Brescia												 | 												Pinacoteca Tosio Martinengo											
											
												Peter Paul Rubens. Giovan Carlo Doria a cavallo
 - 
									
										
										
											Dal 31 October 2025 al 21 March 2026 											
												Rovereto												 | 												Mart Rovereto											
											
												Le sfide del corpo
 - 
									
										
										
											Dal 31 October 2025 al 15 February 2026 											
												Roma												 | 												Museo del Genio											
											
												Vivian Maier. The exhibition / Pop Air. Ugo Nespolo
 - 
									
										
										
											Dal 30 October 2025 al 1 March 2026 											
												Venezia												 | 												Centro Culturale Candiani											
											
												Munch e la rivoluzione espressionista
 - 
									
										
										
											Dal 24 October 2025 al 1 March 2026 											
												Saluzzo												 | 												La Castiglia											
											
												Ferdinando Scianna. La moda, la vita
 - 
									
										
										
											Dal 22 October 2025 al 28 June 2026 											
												Torino												 | 												MAO – Museo d'Arte Orientale											
											
												Chiharu Shiota. The Soul Trembles