Natalia Saurin. My Little House#2 Catania
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Natalia Saurin. My Little House#2 Catania
Dal 07 Luglio 2014 al 13 Luglio 2014
Gravina di Catania | Catania
Luogo: Ressidenza Giuseppe Coniglione
Indirizzo: via Etnea 204/b
Curatori: Giuseppe Mendolia Calella, Valentina Lucia Barbagallo
Telefono per informazioni: +39 349 5387482
E-Mail info: ballooncontemporaryart@gmail.com
Sito ufficiale: http://https://www.facebook.com/mylittlehouseIT?ref=hl&ref_type=bookmark
MY LITTLE HOUSE, progetto di residenza d’artista nato a Milano da un’idea di Fulvio Ravagnani, arriva a Catania, grazie alla collaborazione con Balloon Project. Lo spirito resta lo stesso della prima tappa milanese, se qualcuno ci ha già seguito sa che non parliamo di “mostre in casa” in senso tradizionale. Non vogliamo lavorare in case meravigliose di super collezionisti per una semplice presentazione “d’artista”, ma in piccole case, messe a disposizione da persone “comuni”, che vogliono sperimentare e farsi travolgere dall’esperienza della convivenza con un artista, che lavora nell’intimità della loro casa per 7 giorni. L’artista cambia veste e ruolo, è il demiurgo della vita dell’altro, è invasore, attento e accorto a rispettare il DNA vivente degli spazi. Terminato l’intervento dell’artista, non ci sarà una vera e propria inaugurazione, ma tanti incontri e tanti inviti all’interno della MY LITTLE HOUSE
Oltre a Fulvio Ravagnani, i curatori di questa seconda tappa sono Giuseppe Mendolia Calella e Valentina Lucia Barbagallo di Balloon Project: piattaforma glocale articolata
(www.b-a-l-l-o-o-n.it). Sempre di Balloon Project è Fabrizio Cosenza, che si è occupato invece della comunicazione visiva del progetto.
A questo punto non ci resta che conoscere i due protagonisti dell’edizione catanese del progetto.
L’artista che ha accettato di “invadere” la MY LITTLE HOUSE catanese è NATALIA SAURIN, che ha risposto così al nostro invito: “Ogni residenza è fantastica perché ti proietta in un altro mondo senza più avere appigli al quotidiano; con MY LITTLE HOUSE entri nel quotidiano di un’altra persona e questa idea mi è subito piaciuta. Una settimana per il mio modo di lavorare è sì una sfida, ma anche un’opportunità di vivere una dimensione concentrata dove non puoi che aprirti a nuove possibilità e a nuovi processi creativi.” Il padrone di casa, invece, è GIUSEPPE CONIGLIONE: un avvocato catanese, cresciuto a Modena, specializzato in diritto civile e tributario. Queste sono le ragioni per cui ha scelto di mettere a disposizione la sua casa per il progetto: “Ho scelto di fare My Little House perché mi affascina l’idea che lo spazio in cui vivo possa essere un’opportunità e una fonte di ispirazione per un artista”.
Natalia Saurin (www.natalia.saurin.it)
Nata in Argentina, Natalia Saurin vive e lavora a Milano. Si laurea nel 2003 in Archi- tettura al Politecnico di Milano e in parallelo inizia ad interessarsi sempre più alla fo- tografia, si forma in Spagna con il fotografo Victor Steinberg e grazie a borse di stu- dio frequenta un workshop al TPW con la fotografa Amy Arbus e l’Università dell’Im- magine, una scuola sulla comunicazione e i cinque sensi. Dal 2005 inizia a realizzare video che avranno visibilità in festival e mostre internazionali (Spagna, Polonia, Fran- cia, Stati Uniti, Argentina e Bolivia) e a partecipare a residenze d'artista fra le quali The Camargo Foundation in Francia e la Fondazione Schöppingen in Germania. Nel 2010 vince a Londra il Renaissence Prize per la video arte. E' rappresentata dalla di- stributrice video Visualcontainer.
Oltre a Fulvio Ravagnani, i curatori di questa seconda tappa sono Giuseppe Mendolia Calella e Valentina Lucia Barbagallo di Balloon Project: piattaforma glocale articolata
(www.b-a-l-l-o-o-n.it). Sempre di Balloon Project è Fabrizio Cosenza, che si è occupato invece della comunicazione visiva del progetto.
A questo punto non ci resta che conoscere i due protagonisti dell’edizione catanese del progetto.
L’artista che ha accettato di “invadere” la MY LITTLE HOUSE catanese è NATALIA SAURIN, che ha risposto così al nostro invito: “Ogni residenza è fantastica perché ti proietta in un altro mondo senza più avere appigli al quotidiano; con MY LITTLE HOUSE entri nel quotidiano di un’altra persona e questa idea mi è subito piaciuta. Una settimana per il mio modo di lavorare è sì una sfida, ma anche un’opportunità di vivere una dimensione concentrata dove non puoi che aprirti a nuove possibilità e a nuovi processi creativi.” Il padrone di casa, invece, è GIUSEPPE CONIGLIONE: un avvocato catanese, cresciuto a Modena, specializzato in diritto civile e tributario. Queste sono le ragioni per cui ha scelto di mettere a disposizione la sua casa per il progetto: “Ho scelto di fare My Little House perché mi affascina l’idea che lo spazio in cui vivo possa essere un’opportunità e una fonte di ispirazione per un artista”.
Natalia Saurin (www.natalia.saurin.it)
Nata in Argentina, Natalia Saurin vive e lavora a Milano. Si laurea nel 2003 in Archi- tettura al Politecnico di Milano e in parallelo inizia ad interessarsi sempre più alla fo- tografia, si forma in Spagna con il fotografo Victor Steinberg e grazie a borse di stu- dio frequenta un workshop al TPW con la fotografa Amy Arbus e l’Università dell’Im- magine, una scuola sulla comunicazione e i cinque sensi. Dal 2005 inizia a realizzare video che avranno visibilità in festival e mostre internazionali (Spagna, Polonia, Fran- cia, Stati Uniti, Argentina e Bolivia) e a partecipare a residenze d'artista fra le quali The Camargo Foundation in Francia e la Fondazione Schöppingen in Germania. Nel 2010 vince a Londra il Renaissence Prize per la video arte. E' rappresentata dalla di- stributrice video Visualcontainer.
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