Il fascino della terracotta
Dal 26 Novembre 2011 al 11 Marzo 2012
Cento | Ferrara
Luogo: Pinacoteca Civica
Indirizzo: Via Giacomo Matteotti, 18
Orari: da martedì a domenica: 9.30-12.30/14.30-18.30. Chiuso il lunedì
Curatori: Giuseppe Adani, Fausto Gozzi, Cristina Grimaldi Fava, Antonella Mampieri
Enti promotori:
- Comune di Cento
- ass. Amici della Pinacoteca di Cento
Costo del biglietto: Ingresso Gratuito
Telefono per informazioni: 051 6843334
E-Mail info: informaturismo@comune.cento.fe.it
Sito ufficiale: http://guercino.comune.cento.fe.it
“Il fascino della terracotta" è un'esposizione che apre i battenti il 26 novembre 2011 a Cento. Accanto alle opere di Tiazzi, saranno esposte sculture in terracotta, molte delle quali inedite, dei maggiori scultori bolognesi tra Sette e Ottocento
Sabato 26 novembre alle ore 17.00, presso il Teatro Comunale “G. Borgatti” di Cento, alla presenza dei curatori, del Presidente del Comitato Scientifico Prof. Eugenio Riccomini e delle Autorità competenti, sarà inaugurata al pubblico “Il fascino della terracotta, Cesare Tiazzi (1743 – 1809), uno scultore tra Cento e Bologna”. La mostra, promossa dal Comune di Cento e dall’Associazione Amici della Pinacoteca Civica di Cento e sponsorizzata dall’Associazione Imprenditori Centesi per la Cultura, ha un duplice scopo: da un lato riscoprire e valorizzare la figura di Cesare Tiazzi, scultore centese di talento, attivo nella seconda metà del Settecento e meritevole oggi di una rinnovata attenzione; dall’altro di approfondire la conoscenza del vasto e mai abbastanza indagato universo della scultura in terracotta tra Cento e Bologna.
L’attività di Cesare Tiazzi si svolse prevalentemente a Cento, ma le sue opere e la sua formazione artistica risentirono indubbiamente del linguaggio elaborato dagli scultori bolognesi, maestri nella lavorazione della terracotta, materiale che Tiazzi predilesse e seppe lavorare con sapiente espressività.
Ecco perché accanto alle opere dell’artista saranno esposte sculture in terracotta, molte delle quali inedite, dei maggiori scultori bolognesi tra Sette e Ottocento. Dai maestri di riferimento di Tiazzi, come Giuseppe Maria Mazza, Angelo Gabriello Piò e Andrea Ferreri, ai suoi contemporanei come Filippo Scandellari, Ubaldo Gandolfi, Clarice Vasini, Giacomo De Maria, Giovanni Putti e altri, sarà possibile ricreare in mostra quel panorama artistico della scultura in terracotta a Bologna, che sicuramente influì sull’artista e sulla sua opera.
La riscoperta di Tiazzi nasce dalla volontà del Comune di Cento e dell’Associazione Amici della Pinacoteca Civica centese di promuovere il restauro delle sue sculture presenti a Cento e nei dintorni, a cominciare dalla sua opera più importante, il gruppo in terracotta policroma La Pietà con San Francesco (1778), custodito nei depositi della Pinacoteca Civica e composto di due statue, la Madonna con il Cristo morto e San Francesco inginocchiato.
Negli ambienti espositivi della Pinacoteca, lungo un percorso tematico, saranno accostate alla Pietà tutte le opere conosciute dell’artista, restaurate per l’occasione, e altre opere dei maggiori scultori bolognesi disposte lungo un percorso tematico articolato in diverse sezioni, dedicate ai soggetti più frequenti e cari alla devozione popolare (il Presepe, la Passione, la Madonna col Bambino, i Santi), e ad alcuni temi profani.
A quarant’anni dagli studi fondamentali sulla scultura barocca emiliana di Eugenio Riccomini e a vent’anni dalla mostra “Presepi e terrecotte”, organizzata presso i Musei Civici di Arte Antica di Bologna, questa mostra vuole offrire al pubblico e agli studiosi una nuova occasione per arricchire la conoscenza su un campo estremamente affascinante e ancora relativamente inesplorato della storia dell’arte e della produzione artistica.
Sabato 26 novembre alle ore 17.00, presso il Teatro Comunale “G. Borgatti” di Cento, alla presenza dei curatori, del Presidente del Comitato Scientifico Prof. Eugenio Riccomini e delle Autorità competenti, sarà inaugurata al pubblico “Il fascino della terracotta, Cesare Tiazzi (1743 – 1809), uno scultore tra Cento e Bologna”. La mostra, promossa dal Comune di Cento e dall’Associazione Amici della Pinacoteca Civica di Cento e sponsorizzata dall’Associazione Imprenditori Centesi per la Cultura, ha un duplice scopo: da un lato riscoprire e valorizzare la figura di Cesare Tiazzi, scultore centese di talento, attivo nella seconda metà del Settecento e meritevole oggi di una rinnovata attenzione; dall’altro di approfondire la conoscenza del vasto e mai abbastanza indagato universo della scultura in terracotta tra Cento e Bologna.
L’attività di Cesare Tiazzi si svolse prevalentemente a Cento, ma le sue opere e la sua formazione artistica risentirono indubbiamente del linguaggio elaborato dagli scultori bolognesi, maestri nella lavorazione della terracotta, materiale che Tiazzi predilesse e seppe lavorare con sapiente espressività.
Ecco perché accanto alle opere dell’artista saranno esposte sculture in terracotta, molte delle quali inedite, dei maggiori scultori bolognesi tra Sette e Ottocento. Dai maestri di riferimento di Tiazzi, come Giuseppe Maria Mazza, Angelo Gabriello Piò e Andrea Ferreri, ai suoi contemporanei come Filippo Scandellari, Ubaldo Gandolfi, Clarice Vasini, Giacomo De Maria, Giovanni Putti e altri, sarà possibile ricreare in mostra quel panorama artistico della scultura in terracotta a Bologna, che sicuramente influì sull’artista e sulla sua opera.
La riscoperta di Tiazzi nasce dalla volontà del Comune di Cento e dell’Associazione Amici della Pinacoteca Civica centese di promuovere il restauro delle sue sculture presenti a Cento e nei dintorni, a cominciare dalla sua opera più importante, il gruppo in terracotta policroma La Pietà con San Francesco (1778), custodito nei depositi della Pinacoteca Civica e composto di due statue, la Madonna con il Cristo morto e San Francesco inginocchiato.
Negli ambienti espositivi della Pinacoteca, lungo un percorso tematico, saranno accostate alla Pietà tutte le opere conosciute dell’artista, restaurate per l’occasione, e altre opere dei maggiori scultori bolognesi disposte lungo un percorso tematico articolato in diverse sezioni, dedicate ai soggetti più frequenti e cari alla devozione popolare (il Presepe, la Passione, la Madonna col Bambino, i Santi), e ad alcuni temi profani.
A quarant’anni dagli studi fondamentali sulla scultura barocca emiliana di Eugenio Riccomini e a vent’anni dalla mostra “Presepi e terrecotte”, organizzata presso i Musei Civici di Arte Antica di Bologna, questa mostra vuole offrire al pubblico e agli studiosi una nuova occasione per arricchire la conoscenza su un campo estremamente affascinante e ancora relativamente inesplorato della storia dell’arte e della produzione artistica.
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