Fiorella Ilario. Names. Violence is not always visible

© Fiorella Ilario
Dal 08 Gennaio 2016 al 12 Gennaio 2016
Firenze
Luogo: La Corte Arte Contemporanea
Indirizzo: via de' Coverelli 27/R
Orari: da martedi a sabato 16-19 e su appuntamento
E-Mail info: info@lacorteartecontemporanea.it
Sito ufficiale: http://www.lacorteartecontemporanea.it/
Si intitola Names - Nomi, il progetto di Fiorella Ilario, ispirato al Movimento di lotta contro la violenza di genere e dedicato alle donne e alle bambine di ogni provenienza e condizione.
Realizzato per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e accolto negli spazi de La Corte Arte Contemporanea a distanza di circa due mesi da quel significativo appuntamento e ai tragici attentati di Parigi (città a cui qui si rivolge un omaggio) riporta nel sottotitolo il messaggio che sul drammatico tema, ha divulgato quest’anno la Organizzazione delle Nazioni Unite: Violence is not always visible - La violenza non è sempre visibile.
Dall’abominio della violenza fisica, ancora inarrestabile e tragicamente esponenziale in tutte le sue forme, l’attenzione si accende anche sulla generica disparità di genere e su quell’universo sommerso di ordinari crimini quotidiani, che non lasciano tracce fisicamente evidenti, ma che ancora umiliano, svalutano, intimidiscono e annichiliscono fino all’annientamento milioni di donne, di tutte le età, razze, culture e condizioni. Il progetto intercetta l’istanza che dal Consiglio per i Diritti Umani fino alle Associazioni operanti nel mondo, individua nella disattenzione dei fattori strutturali, dunque specificamente culturali, la principale causa del problema.
Abbraccia la necessità di una risposta che coinvolga oltre a una costante azione politica, la produzione puntuale di studi di genere e la presenza più consapevole della società civile e dell’universo massmediatico e dell’ arte. In mostra dieci fotografie, scelte da una lunga serie di “varianti”. Da due scatti iniziali, infatti - il primo che ritrae una figura femminile in un interno, quasi completamente coperta da un lungo velo e il secondo che mostra la distorsione che di quel velo avviene- è seguita una serie di variazioni, di modifiche dell’uguale. Dunque la rappresentazione della inquietante teoria di una fisionomia perduta - l’occultamento soffocante e omologante, non solo di lineamenti e sembianze, ma anche di storie, di aneliti, di vite troppo spesso violate. E i movimenti e le deformazioni del velo, paragonabili alla deformante percezione comune, del fenomeno.
Ciascuna immagine intitolata progressivamente Untitle one, Untitle two, Untile three, ecc. ecc. per una metaforica declinazione di identità, che diventa mera sequenza numerica.
Ogni variante riporta la laconica indicazione di un nome femminile (da qui il titolo del progetto) come emblema dell’aberrante svuotamento di senso di una violenza tollerata e invisibile, su donne che troppo spesso nell’immaginario collettivo, diventano soltanto dei nomi senza volto e senza identità.
Opening venerdì 8 gennaio, ore 18 Oltre all'autrice interverranno: Carolina Orlandini, Vittoria Franco, Elena Pulcini, Wanna Del Buono
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 24 aprile 2025 al 08 giugno 2025 Reggio nell'Emilia | Sedi varie
FOTOGRAFIA EUROPEA 2025 - AVERE VENT’ANNI
-
Dal 19 aprile 2025 al 12 ottobre 2025 Jesolo | JMuseo
Loving Picasso
-
Dal 19 aprile 2025 al 05 ottobre 2025 Riccione | Villa Mussolini
MARE MAGNUM. Da Ferdinando Scianna a Martin Parr. I fotografi Magnum e le spiagge
-
Dal 17 aprile 2025 al 14 settembre 2025 Roma | Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
TRA MITO E SACRO. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea
-
Dal 17 aprile 2025 al 06 luglio 2025 Perugia | Palazzo della Penna - Centro per le Arti Contemporanee
Afro Burri Capogrossi. Alfabeto senza parole
-
Dal 16 aprile 2025 al 13 maggio 2025 Milano | Centro Culturale di Milano
Esodo Pratelli. Dal futurismo al "Novecento" e oltre