In Bloom
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Zhuang Hong Yi, In Bloom
Zhuang Hong Yi, In Bloom, Aria art gallery, Firenze
Dal 31 Maggio 2012 al 09 Settembre 2012
Firenze
Luogo: Aria art gallery
Indirizzo: Borgo Santi Apostoli 40
Orari: da lunedì a sabato 10.30-13.30/ 15.30-19.30; domenica su appuntamento
Curatori: Aria art gallery
Telefono per informazioni: +39 055 216150
E-Mail info: info@ariaartgallery.com
Sito ufficiale: http://ariaartgallery.com
Aria art gallery in collaborazione con White Room Positano è lieta di esporre i nuovi lavori di Zhuang Hong Yi, autore dalla rilevanza artistica internazionale, le cui opere mosse in una fusione tra ying e yang materico, tramandano l’antica tradizione cinese attraverso lo spirito di modernità estetica occidentale.
Zhuang Hong Yi è un artista contemporaneo che rappresenta bellezza e raffinatezza con un alto livello di perfezione. Nel suo stile si possono riconoscere le caratteristiche del background culturale cinese elegantemente combinate con una forte allure occidentale, quale risultato della sua educazione ed istruzione in Cina presso lo Sichuan Fine Art Institute unita alla sua esperienza internazionale a partire dal 1992, quando si trasferì nei Paesi Bassi presso la Minerva Academy of Visual Arts, dove si stabilì con sua moglie Luluo, anch’essa artista.
Questo percorso venne da lui intrapreso dopo gli studi compiuti in Cina nell’era post-Mao dove si percepivano forti segni di cambiamento, ma la società continuava ad essere combattuta tra speranza e paura, tra tradizione e modernità, dove la formazione artistica non poteva scostarsi molto dalle regole dell’accademia tradizionale. Zhuang si vide dunque fortemente attratto dal mondo occidentale, dove perseguire una carriera artistica indipendente per esprimersi in modo più individuale, volgendo verso l’ Europa dove ai tempi l’arte contemporanea era più interessante ed autentica rispetto invece alla Cina dove, anche se può sembrare strano, i compratori richiedevano dei manufatti più tradizionali e per questo le produzioni erano più “commerciali”.
Ciò che cercava in Europa dunque non era una nuova ideologia bensì la libertà mentale di produrre opere secondo la sua pura carica espressiva, per costruire una carriera artistica basata sulle tradizioni del suo paese nativo, ora plasmate sui significati della colorazione e i materiali, analizzando lo spazio che divide la forma dal contenuto; come artista visivo egli ritiene che il potere estetico sia il più potente, basandosi sulla convinzione che l’espressività delle immagini inizia con il loro appeal.
Dopo molti anni di residenza in Europa, Zhuang non ha indebolito i suoi legami con la Cina, infatti ha ancora il suo studio a Pechino, dove si reca un paio di volte l'anno a lavorare, immerso nella sua cultura d’origine; l’arte popolare cinese, i suoi materiali e come vengono utilizzati, gli forniscono un’inesauribile fonte di ispirazione dove raccogliere nuovi spunti.
I dipinti di Zhuang sono molto spesso caratterizzati da un mix audace e sorprendente di colori brillanti, e vengono composti attraverso delle misteriose stratificazioni di immagini. Tutto il suo lavoro è invitante e seducente, i suoi dipinti volgono quasi in sculture data la loro tridimensionalità e riflettono il suo desiderio di evocare nell’osservatore un magnetismo tra la tattilità e la delicatezza delle forme floreali, realizzate una ad una in carta di riso, attraverso vibranti colori che si amalgamano dinamicamente tra texture e luminosità. Rinnovamento e tradizione posso così andare mano per mano, in un dialogo tra canoni tradizionalisti e il concettualismo contemporaneo.
Zhuang Hong Yi è un artista contemporaneo che rappresenta bellezza e raffinatezza con un alto livello di perfezione. Nel suo stile si possono riconoscere le caratteristiche del background culturale cinese elegantemente combinate con una forte allure occidentale, quale risultato della sua educazione ed istruzione in Cina presso lo Sichuan Fine Art Institute unita alla sua esperienza internazionale a partire dal 1992, quando si trasferì nei Paesi Bassi presso la Minerva Academy of Visual Arts, dove si stabilì con sua moglie Luluo, anch’essa artista.
Questo percorso venne da lui intrapreso dopo gli studi compiuti in Cina nell’era post-Mao dove si percepivano forti segni di cambiamento, ma la società continuava ad essere combattuta tra speranza e paura, tra tradizione e modernità, dove la formazione artistica non poteva scostarsi molto dalle regole dell’accademia tradizionale. Zhuang si vide dunque fortemente attratto dal mondo occidentale, dove perseguire una carriera artistica indipendente per esprimersi in modo più individuale, volgendo verso l’ Europa dove ai tempi l’arte contemporanea era più interessante ed autentica rispetto invece alla Cina dove, anche se può sembrare strano, i compratori richiedevano dei manufatti più tradizionali e per questo le produzioni erano più “commerciali”.
Ciò che cercava in Europa dunque non era una nuova ideologia bensì la libertà mentale di produrre opere secondo la sua pura carica espressiva, per costruire una carriera artistica basata sulle tradizioni del suo paese nativo, ora plasmate sui significati della colorazione e i materiali, analizzando lo spazio che divide la forma dal contenuto; come artista visivo egli ritiene che il potere estetico sia il più potente, basandosi sulla convinzione che l’espressività delle immagini inizia con il loro appeal.
Dopo molti anni di residenza in Europa, Zhuang non ha indebolito i suoi legami con la Cina, infatti ha ancora il suo studio a Pechino, dove si reca un paio di volte l'anno a lavorare, immerso nella sua cultura d’origine; l’arte popolare cinese, i suoi materiali e come vengono utilizzati, gli forniscono un’inesauribile fonte di ispirazione dove raccogliere nuovi spunti.
I dipinti di Zhuang sono molto spesso caratterizzati da un mix audace e sorprendente di colori brillanti, e vengono composti attraverso delle misteriose stratificazioni di immagini. Tutto il suo lavoro è invitante e seducente, i suoi dipinti volgono quasi in sculture data la loro tridimensionalità e riflettono il suo desiderio di evocare nell’osservatore un magnetismo tra la tattilità e la delicatezza delle forme floreali, realizzate una ad una in carta di riso, attraverso vibranti colori che si amalgamano dinamicamente tra texture e luminosità. Rinnovamento e tradizione posso così andare mano per mano, in un dialogo tra canoni tradizionalisti e il concettualismo contemporaneo.
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