The Garden's Heart
Dal 27 Settembre 2024 al 06 Ottobre 2024
Firenze
Luogo: Palazzo Olivetti Rason
Indirizzo: Piazza dell’Indipendenza 27
Orari: dalle 10.00 alle 12.30 e nei weekend anche dalle 19.00 alle 21.00
Enti promotori:
- In collaborazione con The Contemporary Art Travellers
Telefono per informazioni: +39 339 8403860
E-Mail info: thegardensheart@gmail.com
Varchiamo la porta di questo palazzo fiorentino ed entriamo nel giardino, la fine dell’estate si percepisce da un leggero mutamento dei colori, dal sapore dell’aria, da una sensibile variazione nel cielo. Pochi scalini ed eccoci a noi: gli appartamenti affacciati sul giardino ospitano oggetti e sculture, opere su tela, incisioni e carte; il luogo intimo e domestico accoglie l’intrusione degli artisti che hanno accettato il nostro invito.
Il titola della mostra “The Garden's Heart” nasce ascoltando l’omonima canzone di Natasha Khan e Jon Hopkins che ci collega romanticamente a questo posto, suggestivo e pieno di storia, di storie, di alberi e fiori. Giardino che ci rimanda al “Giardino segreto”, il celebre romanzo scritto nel 1910 da Frances Hodgson Burnette, con il suo messaggio di forza, bellezza e rinascita e ancora, in senso più metaforico, all'hortus conclusus come ricerca della serenità ma anche di introspezione ed identità, dove i cinque sensi siano appagati.
Mirabilia: naturalia e artificialia
Wunderkammer, la camera delle meraviglie o gabinetto delle curiosità. Se all’esterno la natura fa da sé, l’interno si affolla di cose. Oltre alle opere abbiamo chiesto agli artisti di portare qualcosa di prezioso o speciale o semplicemente degno di nota, i mirabilia – ovvero cose che suscitano meraviglia – come una fotografia, un libro, un oggetto collezionato, un ritaglio di giornale, una strofa di una canzone… Il mobilio dello studiolo diventa parte della mostra, i comò sono i plinti per le sculture, sul tavolo disponiamo libri e carte.
Il percorso espositivo vuole svilupparsi nel mentre, nel fare: gli artisti sono liberi di arrivare ed installare le proprie opere in un secondo momento, spostando qualcosa, riposizionandolo; lo spettatore si troverà di fronte ad un allestimento non ancora concluso, ma in divenire continuo, anche con solo piccoli movimenti, slittamenti. Una mostra condivisa, costruita e stravolta di continuo durante i giorni di apertura.
In occasione della XXXIII della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze vi aspettiamo per scoprire gli interventi di Marco Belfiore, Federico Cavallini, Michele Chiossi, Daniela Comani, Claudia Di Francesco, Armida Gandini, Yonel Hidalgo, Ornaghi & Prestinari, Giovanni Ozzola, Salgar, Greta Schödl, Aldo Sergio, José Antonio Suárez Londoño insieme ad un maestro del ‘500 come Albrecht Dürer, alle nature morte del Giorgio Morandi senza tempo, alle scene campestri di Giuseppe Viviani.
Inaugurazione venerdì 27 settembre ore 19
Il titola della mostra “The Garden's Heart” nasce ascoltando l’omonima canzone di Natasha Khan e Jon Hopkins che ci collega romanticamente a questo posto, suggestivo e pieno di storia, di storie, di alberi e fiori. Giardino che ci rimanda al “Giardino segreto”, il celebre romanzo scritto nel 1910 da Frances Hodgson Burnette, con il suo messaggio di forza, bellezza e rinascita e ancora, in senso più metaforico, all'hortus conclusus come ricerca della serenità ma anche di introspezione ed identità, dove i cinque sensi siano appagati.
Mirabilia: naturalia e artificialia
Wunderkammer, la camera delle meraviglie o gabinetto delle curiosità. Se all’esterno la natura fa da sé, l’interno si affolla di cose. Oltre alle opere abbiamo chiesto agli artisti di portare qualcosa di prezioso o speciale o semplicemente degno di nota, i mirabilia – ovvero cose che suscitano meraviglia – come una fotografia, un libro, un oggetto collezionato, un ritaglio di giornale, una strofa di una canzone… Il mobilio dello studiolo diventa parte della mostra, i comò sono i plinti per le sculture, sul tavolo disponiamo libri e carte.
Il percorso espositivo vuole svilupparsi nel mentre, nel fare: gli artisti sono liberi di arrivare ed installare le proprie opere in un secondo momento, spostando qualcosa, riposizionandolo; lo spettatore si troverà di fronte ad un allestimento non ancora concluso, ma in divenire continuo, anche con solo piccoli movimenti, slittamenti. Una mostra condivisa, costruita e stravolta di continuo durante i giorni di apertura.
In occasione della XXXIII della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze vi aspettiamo per scoprire gli interventi di Marco Belfiore, Federico Cavallini, Michele Chiossi, Daniela Comani, Claudia Di Francesco, Armida Gandini, Yonel Hidalgo, Ornaghi & Prestinari, Giovanni Ozzola, Salgar, Greta Schödl, Aldo Sergio, José Antonio Suárez Londoño insieme ad un maestro del ‘500 come Albrecht Dürer, alle nature morte del Giorgio Morandi senza tempo, alle scene campestri di Giuseppe Viviani.
Inaugurazione venerdì 27 settembre ore 19
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