Yuri Ancarani. Early one morning
Dal 18 Novembre 2012 al 05 Gennaio 2013
Firenze
Luogo: Museo Marino Marini
Indirizzo: piazza S. Pancrazio
Orari: lunedì 10-17; da mercoledì a sabato 10-17
Curatori: Alberto Salvadori, Luigi Fassi
Enti promotori:
- Osservatorio per le arti Contemporanee di Ente Cassa di Risparmio di Firenze
- Regione Toscana - Toscana Incontemporanea 2012
- Ravenna 2019
Costo del biglietto: intero € 4, ridotto € 2
Telefono per informazioni: +39 055 219432
E-Mail info: info@museomarinomarini.it
Sito ufficiale: http://www.museomarinomarini.it
Si inaugura sabato 17 novembre 2012 con la mostra di Yuri Ancarani, ricordi per moderni, EARLY ONE MORNING, il progetto, lungo più di un anno, ideato da Alberto Salvadori, direttore artistico del museo Marino Marini di Firenze.
Early one morning, titolo tratto da un'opera di Anthony Caro del 1962, è un progetto dedicato al tema della scultura e della sua interpretazione dagli anni '60 ad oggi e si articola in un programma di mostre ed eventi pensati per il museo, un unicum composto da parti distinte nel quale, citando rosalind krauss "la coerenza di una configurazione i cui elementi distinti sono giustapposti, strettamente interconessi su una suoerficie piana al fine di produrre del senso". La scultura vera e propria non è l’oggetto in sé, ma l’unione dinamica dell’oggetto e del corpo che interagisce con esso proponendo allo spettatore un rapporto diverso da quello tradizionale.
Il progetto indaga modalità differenti di lavoro, dalla ricognizione storica e riattivazione di sculture grazie all'interazione con il pubblico, alla ricerca praticata da giovani generazioni di artisti italiani e internazionali, fino all'uso del video come strumento di indagine e di relazione tra persone, oggetti, architettura.
Le mostre, progetti inediti in italia, sono state concepite e prodotte per il museo marino marini, e si succederanno fino a febbraio 2014.
La mostra, a cura di Luigi Fassi e Alberto Salvadori, è una ricognizione su 10 anni di lavoro del filmaker e video artista italiano, nella quale verranno presentati tre video inediti prodotti dal Museo Marino Marini per l’occasione assieme ad altri 12 realizzati tra il 2000 e il 2009.
Yuri Ancarani, nato a Ravenna nel 1972, vincitore del Talent Prize 2012, è in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione CinemaXXI, programma dedicato alle nuove correnti del cinema mondiale, con Da Vinci, film sulla chirurgia robotica, coprodotto al Museo Marino Marini, che sarà proiettato in prima nazionale il 15 novembre al Museo MAXXI.
In Ricordi per moderni, la ricerca e il lavoro in video di Ancarani sono permeati da atmosfere fantastiche e surreali che vedono zone industriali della riviera romagnola convivere con interni domestici e paesaggi testimoni di quotidianità nascoste. Il sapore documentaristico immerge lo spettatore in atmosfere dense di suggestioni oniriche e narrative, restituendo un’esperienza di viaggio che ci porta in un percorso esplorativo verso un ignoto e ambiguo paesaggio umano e geografico. Emerge qui un’importante relazione simbolica tra ambiente naturale e spazio industriale, ossessioni e rituali ancestrali, passaggi densi di carica erotica e disarmante solitudine.
Nella filmografia di Ancarani l’invisibile si manifesta sotto forma di desiderio, sotto le vesti di ciò che vorremmo fosse presente per svelare ciò che non si vede, alimentando così l’aspettativa dell’accadere, l’incontrollabilità delle situazioni in un’atmosfera pervasa di confortanti presenze come quelle riferibili alla vacanziera e gaudente riviera romagnola.
Yuri Ancarani riesce, rimanendo dentro, a fuoriuscire da questo paesaggio, mostrando appunto ciò che non si vede ma che sappiamo bene esistere; elimina ogni pudore nella visione e cita riferimenti tondelliani per la lettura e la descrizione in immagini di complessi soggetti come i paesaggi geografici e culturali al di fuori dei clichè rivieraschi, portando al centro le visioni industriali e palustri, imprimendo aloni di magiche atmosfere, rendendo omaggio alla lacustre solitudine di esseri alla ricerca di eccitanti avventure. Questo sguardo deve molto alle pagine “musicali” che Pier Vittorio Tondelli ha dedicato alla riviera e proprio da queste pagine possiamo cercare quel senso di disperato languido desiderio che si posa su uomini e cose.
Ricordi per moderni si dipana nella visione di 14 lavori, due su monitor, e gli altri proiettati in tre sequenze di quattro video ciascuna su un sistema di quattro schermi che vanno a comporre una superficie di 16 metri lineari di base per tre di altezza.
I tre video prodotti per la mostra si basano su script che l’artista aveva lasciato sedimentare per anni e sono La questione romagnola, Parcheggi a pagamento e Fuori stagione.
Oltre a questi tre, troviamo: Invito al desiderio, Vicino al cuore, Baal, Lido Adriano, IP OP, In god we trust, Made in Italy, Rimini, Aranci mantra e Ugarit.
All’interno dello Lo Schermo dell’Arte, presso il cinema Odeon, giovedì 22 novembre, il Museo proporrà la proiezione del pluripremiato film Il capo (2010), presentato alla 67° edizione del Festival di Venezia per la sezione Orizzonti, sorprendente corto ambientato nelle cave di marmo sul Monte Bettogli, e Piattaforma Luna (2011) girato nelle camere iperbariche di una piattaforma per l’estrazione del gas.
In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo a cura di Luigi Fassi e Alberto Salvadori, con un testo di Fulvio Panzeri, edito da Mousse Publishing Milano.
La mostra è stata realizzata grazie al sostegno di Osservatorio per le arti Contemporanee di Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il programma della Regione Toscana - Toscana Incontemporanea 2012, Ravenna 2019 città candidata Capitale Europea della Cultura.
Early one morning, titolo tratto da un'opera di Anthony Caro del 1962, è un progetto dedicato al tema della scultura e della sua interpretazione dagli anni '60 ad oggi e si articola in un programma di mostre ed eventi pensati per il museo, un unicum composto da parti distinte nel quale, citando rosalind krauss "la coerenza di una configurazione i cui elementi distinti sono giustapposti, strettamente interconessi su una suoerficie piana al fine di produrre del senso". La scultura vera e propria non è l’oggetto in sé, ma l’unione dinamica dell’oggetto e del corpo che interagisce con esso proponendo allo spettatore un rapporto diverso da quello tradizionale.
Il progetto indaga modalità differenti di lavoro, dalla ricognizione storica e riattivazione di sculture grazie all'interazione con il pubblico, alla ricerca praticata da giovani generazioni di artisti italiani e internazionali, fino all'uso del video come strumento di indagine e di relazione tra persone, oggetti, architettura.
Le mostre, progetti inediti in italia, sono state concepite e prodotte per il museo marino marini, e si succederanno fino a febbraio 2014.
La mostra, a cura di Luigi Fassi e Alberto Salvadori, è una ricognizione su 10 anni di lavoro del filmaker e video artista italiano, nella quale verranno presentati tre video inediti prodotti dal Museo Marino Marini per l’occasione assieme ad altri 12 realizzati tra il 2000 e il 2009.
Yuri Ancarani, nato a Ravenna nel 1972, vincitore del Talent Prize 2012, è in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione CinemaXXI, programma dedicato alle nuove correnti del cinema mondiale, con Da Vinci, film sulla chirurgia robotica, coprodotto al Museo Marino Marini, che sarà proiettato in prima nazionale il 15 novembre al Museo MAXXI.
In Ricordi per moderni, la ricerca e il lavoro in video di Ancarani sono permeati da atmosfere fantastiche e surreali che vedono zone industriali della riviera romagnola convivere con interni domestici e paesaggi testimoni di quotidianità nascoste. Il sapore documentaristico immerge lo spettatore in atmosfere dense di suggestioni oniriche e narrative, restituendo un’esperienza di viaggio che ci porta in un percorso esplorativo verso un ignoto e ambiguo paesaggio umano e geografico. Emerge qui un’importante relazione simbolica tra ambiente naturale e spazio industriale, ossessioni e rituali ancestrali, passaggi densi di carica erotica e disarmante solitudine.
Nella filmografia di Ancarani l’invisibile si manifesta sotto forma di desiderio, sotto le vesti di ciò che vorremmo fosse presente per svelare ciò che non si vede, alimentando così l’aspettativa dell’accadere, l’incontrollabilità delle situazioni in un’atmosfera pervasa di confortanti presenze come quelle riferibili alla vacanziera e gaudente riviera romagnola.
Yuri Ancarani riesce, rimanendo dentro, a fuoriuscire da questo paesaggio, mostrando appunto ciò che non si vede ma che sappiamo bene esistere; elimina ogni pudore nella visione e cita riferimenti tondelliani per la lettura e la descrizione in immagini di complessi soggetti come i paesaggi geografici e culturali al di fuori dei clichè rivieraschi, portando al centro le visioni industriali e palustri, imprimendo aloni di magiche atmosfere, rendendo omaggio alla lacustre solitudine di esseri alla ricerca di eccitanti avventure. Questo sguardo deve molto alle pagine “musicali” che Pier Vittorio Tondelli ha dedicato alla riviera e proprio da queste pagine possiamo cercare quel senso di disperato languido desiderio che si posa su uomini e cose.
Ricordi per moderni si dipana nella visione di 14 lavori, due su monitor, e gli altri proiettati in tre sequenze di quattro video ciascuna su un sistema di quattro schermi che vanno a comporre una superficie di 16 metri lineari di base per tre di altezza.
I tre video prodotti per la mostra si basano su script che l’artista aveva lasciato sedimentare per anni e sono La questione romagnola, Parcheggi a pagamento e Fuori stagione.
Oltre a questi tre, troviamo: Invito al desiderio, Vicino al cuore, Baal, Lido Adriano, IP OP, In god we trust, Made in Italy, Rimini, Aranci mantra e Ugarit.
All’interno dello Lo Schermo dell’Arte, presso il cinema Odeon, giovedì 22 novembre, il Museo proporrà la proiezione del pluripremiato film Il capo (2010), presentato alla 67° edizione del Festival di Venezia per la sezione Orizzonti, sorprendente corto ambientato nelle cave di marmo sul Monte Bettogli, e Piattaforma Luna (2011) girato nelle camere iperbariche di una piattaforma per l’estrazione del gas.
In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo a cura di Luigi Fassi e Alberto Salvadori, con un testo di Fulvio Panzeri, edito da Mousse Publishing Milano.
La mostra è stata realizzata grazie al sostegno di Osservatorio per le arti Contemporanee di Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il programma della Regione Toscana - Toscana Incontemporanea 2012, Ravenna 2019 città candidata Capitale Europea della Cultura.
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