Astratto materico segnico. Gli eventi coscienziali dell'opera di Paglialonga

Astratto materico segnico. Gli eventi coscienziali dell'opera di Paglialonga, Palazzetto dell'Arte, Foggia
Dal 22 February 2014 al 4 March 2014
Foggia
Luogo: Palazzetto dell'Arte
Indirizzo: via Galliani 1
Orari: da martedì a sabato 9-13 / 16-20
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0881 726008 / 792517
E-Mail info: museofg.cultura@tiscali.it
Sito ufficiale: http://www.comune.foggia.it
Antologica del Maestro Bruno Paglialonga a Foggia, dal 22 febbraio al 4 marzo 2014, presso il Palazzetto dell’Arte.
Una mostra di pittura e grafica, intorno alle cinquanta opere, e qualche piccola scultura, sarà visitabile negli ampi ed accoglienti spazi della Sala Grigia.
Bruno Paglialonga è di origini foggiane ma da moltissimi anni abruzzese d’adozione, artista d’ingegno versatile, infaticabile, attivo e noto in Italia e all’estero. Già docente all’Accademia di Belle Arti di Perugia, autore di libri e saggi, egli è Storico della Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi. La mostra è curata dai critici d’arte Gaetano Cristino e Massimo Pasqualone, rispettivamente pugliese ed abruzzese, i quali giungono a riconoscere e condividere, con argomenti critici e valutazioni analitiche, le peculiarità dell’“Astratto materico segnico - gli eventi coscienziali dell’opera di Bruno Paglialonga”. Le opere sono tratte dalla vasta produzione del Maestro, frutto di oltre mezzo secolo di intensa ricerca estetica ed operativa sul versante della pittura, dell’incisione e della scultura, e proposte per la prima volta in maniera antologica alla fruizione della città di Foggia e dei visitatori. Il relativo catalogo, che si apre con un garbato e cordiale indirizzo di saluto e gli auspici del Sindaco di Foggia Gianni Mongelli, ospita altri scritti e i testi dei succitati critici. “Questa mostra - dichiara in catalogo il Consigliere delegato alla Cultura della città di Foggia Giuseppe D’Urso - ha quindi il sapore della primizia, che Bruno Paglialonga - e di questo lo ringraziamo - ha coltivato con la consapevolezza di dover offrire ai propri concittadini l’essenza della sua arte così come Egli l’ha distillata nel tempo, dai primi, freschi e sicuri disegni di quando aveva poco più di dieci anni, alla raffinatezza cromatica e formale dei dipinti, dove l’astrazione diventa lirica espressione, agli innesti di materiali dialoganti che concretizzano sculture, fino al segno “incisivo” e creativo delle realizzazioni calcografiche”.
La cerimonia di inaugurazione è prevista alle ore 18 del 22 febbraio.
Una mostra di pittura e grafica, intorno alle cinquanta opere, e qualche piccola scultura, sarà visitabile negli ampi ed accoglienti spazi della Sala Grigia.
Bruno Paglialonga è di origini foggiane ma da moltissimi anni abruzzese d’adozione, artista d’ingegno versatile, infaticabile, attivo e noto in Italia e all’estero. Già docente all’Accademia di Belle Arti di Perugia, autore di libri e saggi, egli è Storico della Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi. La mostra è curata dai critici d’arte Gaetano Cristino e Massimo Pasqualone, rispettivamente pugliese ed abruzzese, i quali giungono a riconoscere e condividere, con argomenti critici e valutazioni analitiche, le peculiarità dell’“Astratto materico segnico - gli eventi coscienziali dell’opera di Bruno Paglialonga”. Le opere sono tratte dalla vasta produzione del Maestro, frutto di oltre mezzo secolo di intensa ricerca estetica ed operativa sul versante della pittura, dell’incisione e della scultura, e proposte per la prima volta in maniera antologica alla fruizione della città di Foggia e dei visitatori. Il relativo catalogo, che si apre con un garbato e cordiale indirizzo di saluto e gli auspici del Sindaco di Foggia Gianni Mongelli, ospita altri scritti e i testi dei succitati critici. “Questa mostra - dichiara in catalogo il Consigliere delegato alla Cultura della città di Foggia Giuseppe D’Urso - ha quindi il sapore della primizia, che Bruno Paglialonga - e di questo lo ringraziamo - ha coltivato con la consapevolezza di dover offrire ai propri concittadini l’essenza della sua arte così come Egli l’ha distillata nel tempo, dai primi, freschi e sicuri disegni di quando aveva poco più di dieci anni, alla raffinatezza cromatica e formale dei dipinti, dove l’astrazione diventa lirica espressione, agli innesti di materiali dialoganti che concretizzano sculture, fino al segno “incisivo” e creativo delle realizzazioni calcografiche”.
La cerimonia di inaugurazione è prevista alle ore 18 del 22 febbraio.
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