Matteo Accarrino. Imponderabile
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Matteo Accarrino. Imponderabile, Palazzetto dell'Arte, Foggia
Dal 02 Dicembre 2013 al 20 Dicembre 2013
Foggia
Luogo: Palazzetto dell'Arte
Indirizzo: via Galliani 1
Orari: da martedì a sabato 9-13/ 16-20; domenica 9-13
Enti promotori:
- Comune di Foggia - Assessorato alla Cultura
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0881 726008/ 329 6474832
E-Mail info: museofg.cultura@tiscali.it
Sito ufficiale: http://www.comune.foggia.it
Il 1 dicembre alle ore 19 sarà inaugurata presso il Palazzetto dell’Arte “Sala Grigia” di Foggia, una personale di Matteo Accarrino patrocinata dal Comune di Foggia, Assessorato alla Cultura, dal titolo Imponderabile. Sarà presentata da Katia Ricci con contributi di Gloria Fazia, Magdi Kenawi, Maria Cueto Puente, Carmela Claps, Giuseppe Piemontese, Nando Granito, Girolamo Gravina.
Nelle opere esposte “Accarrino lavora sulla sottrazione, come a volersi liberare del superfluo, di ciò che non ha senso, di ciò che impedisce all’anima di apparire. Non per disprezzo del mondo e della realtà, ma per un desiderio di distacco, per desiderio di una realtà più profonda e trascendente, dentro di sé e al di sopra di sé” (Katia Ricci).“Col passare degli anni- ha scritto Matteo Accarrino nel presentare la sua mostra Opere Preziose alla Tedofora Art Gallery di Bologna nel giugno di quest’anno- manualità e pensiero vanno di pari passo. Il mio sapere seppur più lento mi permette di ottenere quel risultato di imponderabilità ed uso indifferenziato di attrezzi come pennelli, spatole, stecchi oppure le mie stesse dita. Comunque il risultato non cambia per rappresentare l’imponderabile c’è bisogno di operare senza preconcetti per fare dei lavori che siano veramente preziosi nel colore e nei materiali usati, che sia carta, tela o vetro.”
Nelle opere esposte “Accarrino lavora sulla sottrazione, come a volersi liberare del superfluo, di ciò che non ha senso, di ciò che impedisce all’anima di apparire. Non per disprezzo del mondo e della realtà, ma per un desiderio di distacco, per desiderio di una realtà più profonda e trascendente, dentro di sé e al di sopra di sé” (Katia Ricci).“Col passare degli anni- ha scritto Matteo Accarrino nel presentare la sua mostra Opere Preziose alla Tedofora Art Gallery di Bologna nel giugno di quest’anno- manualità e pensiero vanno di pari passo. Il mio sapere seppur più lento mi permette di ottenere quel risultato di imponderabilità ed uso indifferenziato di attrezzi come pennelli, spatole, stecchi oppure le mie stesse dita. Comunque il risultato non cambia per rappresentare l’imponderabile c’è bisogno di operare senza preconcetti per fare dei lavori che siano veramente preziosi nel colore e nei materiali usati, che sia carta, tela o vetro.”
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