Franco Dallegri. Tra terra e cielo. Le Pleiadi
Dal 12 Settembre 2020 al 26 Settembre 2020
Genova
Luogo: Satura Palazzo Stella
Indirizzo: piazza Stella 5/1
Orari: dal martedì al venerdì ore 9:30–13:00 / 15:00–19:00 sabato ore 15:00–19:00
Curatori: Flavia Motolese
Telefono per informazioni: +39 010 246 8284
E-Mail info: info@satura.it
Sito ufficiale: http://www.satura.it
S’inaugura sabato 12 settembre 2020 dalle ore 16:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale di Franco Dallegri “Tra terra e cielo. Le Pleiadi” a cura di Flavia Motolese.
Sin dal titolo di questa ampia personale, l’artista mette in risalto la centralità che nel suo lavoro riveste la relazione tra figurazione ed astrazione: partendo dal dialogo con la realtà circostante, approda gradualmente a una dissoluzione quasi totale dell’immagine figurativa fino alla pura materializzazione dell’idea. Il percorso artistico di Franco Dallegri presenta i caratteri esemplari di un’attività di ricerca condotta con meticolosità e passione sulle modalità di sintesi espressiva. Da sempre la tendenza caratterizzante del suo approccio è volta, come testimonia lo stesso artista, “alla semplificazione delle strutture costruttive, limitando all’essenziale la figurazione e ponendo rilevante attenzione alla gestione degli spazi vuoti interfigurativi anche per mirare al raggiungimento di una equilibrata armonia figurativa”.
Questa mostra rappresenta una tappa importante nel percorso artistico di Dallegri perché, da un lato, chiude il ciclo pittorico iniziato nel 2013 riprendendo la tecnica dell’acquerello, dall’altro attesta la piena maturità nella tecnica del modellato. Nella pittura, i suoi orizzonti d’interesse sono molto estesi e spaziano dal paesaggio di chiara matrice post-espressionista all’attenzione per le piccole cose, tutte accomunate dalla grazia dell’esposizione e da una spiccata pulizia visiva, ottenuta mediante un’economia organizzativa che abolisce il superfluo e colloca in una struttura compositiva armonica una pluralità di forme. Le Pleiadi, protagoniste del progetto scultoreo esposto, racchiudono in sé i concetti di bellezza, grazia e leggiadria, ma soprattutto, rappresentano metaforicamente la sublimazione del corpo in spirito e viceversa, come esplicato dal titolo della mostra “Tra terra e cielo”.
L’artista riesce a ottenere un perfetto equilibrio tra il peso dell’entità fisica e la leggerezza data dal movimento, tra materia e pensiero. Il più importante risultato consolidato è il conseguimento esperienziale dello spazio: già nella precedente produzione, l’interconnessione dinamica tra vuoti e pieni ha caratterizzato la sua scultura, ma sono queste opere recenti a dimostrare la definitiva compenetrazione tra il volume plastico e lo spazio circostante. Le linee di contorno irregolari, in quanto sviluppo di una sequenza di linee concave e convesse, dilatano la figura espandendola nello spazio. La tridimensionalità delle sculture permette una visione a tutto tondo poiché Dallegri crea corpi aerodinamici seguendo una sorta di linea ideale che avvolge la figura in un moto a spirale e che, coinvolgendo i diversi piani prospettici, suggerisce l’impressione che le forme si schiudano nello spazio circostante. È una concezione che richiama il "trascendentalismo fisico" di Boccioni, i piani atmosferici legano e intersecano le cose e ogni oggetto può tendere, potenzialmente, in ogni direzione all’infinito. Le opere si sviluppano con un continuo alternarsi di rilievi e cavità che generano delicati effetti chiaroscurali, amplificati dalla colorazione della patinatura a freddo o della smaltatura.
Questa articolata serie di opere dimostra come Dallegri abbia maturato la coscienza dello spazio e dell’armonia formale e si trovi quindi a dover affrontare la sfida più ardua per un artista, risolvere l’insanabile dialettica tra astrazione e figurazione, tra immanente e trascendente. In questo senso appare una precisa dichiarazione d’intento la scelta del soggetto rappresentato: le Pleiadi, un gruppo di stelle della costellazione del Toro, nelle quali, secondo la mitologia greca, erano state trasformate le sette ninfe figlie di Atlante e Pleione.
L’opera di Dallegri testimonia come l’analitica stilizzazione della forma, caratteristica della sua grammatica visiva, coniugata ai valori percettivi tattili e del movimento, definiscano un archetipo plastico, strutturale e iconico in grado di trascrivere l’eco del reale, ma di varcarne tutti i confini.
L’apertura si svolgerà in accordo con tutte le normative vigenti per garantire la massima sicurezza dei visitatori, con ingressi contingentati e uso di mascherine, e verrà, anche, istituito un servizio di prenotazione per visitare la mostra.
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