Luigi Fiorillo, l’avventuroso fotografo di Alessandria d’Egitto

Luigi Fiorillo, l’avventuroso fotografo di Alessandria d’Egitto, Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso, Genova

 

Dal 23 Ottobre 2014 al 11 Gennaio 2015

Genova

Luogo: Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso

Indirizzo: via Garibaldi 18

Orari: da martedì a venerdì 9-19; sabato e domenica 10-19

Curatori: Elisabetta Papone, Adriano Silingardi

Costo del biglietto: intero € 9, ridotto € 7 (il biglietto consente l'ingresso ai Musei di Strada Nuova, alla terrazza panoramica e alla mostra temporanea)

Telefono per informazioni: +39 010 2476351

E-Mail info: museidistradanuova@comune.genova.it

Sito ufficiale: http://www.culturainliguria.it


Il destino di molti fotografi dell’800 è quello di essere conosciuti e ricordati per il loro lavoro, ma non per la loro vita personale: Luigi Fiorillo, italiano ma dal 1880 “fotografo di Sua Altezza il Principe Mohammed Toussoun Pasha”, non sfugge a questa regola. Sappiamo poco della sua vita privata: data e luogo di nascita sono ancora sconosciuti; ma di certo sappiamo che operava come fotografo dal 1870 in Africa settentrionale e in Medio Oriente, e che riscuoteva un certo successo internazionale, come dimostra la menzione ottenuta all’Exposition Universelle de Paris nel 1878 e i premi ricevuti a Ottawa e a Boston nel 1884. 
Il fatto che Fiorillo si stabilisca ad Alessandria non è casuale: la città è bella e vitale, le occasioni di lavoro sono molte. La città nel corso dell’Ottocento conosce uno sviluppo tumultuoso, crede nella modernizzazione e si rivolge all’occidente per avere la tecnologia e le competenze necessarie. Alessandria diviene un crocevia di esperienze, popoli e culture, uno straordinario mondo variegato di tolleranza e conoscenza. La popolazione aumenterà costantemente fino a raggiungere i 600.000 abitanti all’inizio del XX secolo. A fianco dei quartieri abitati dai fellahs Egiziani provenienti dalle campagne del delta o dalla Nubia si sviluppano comunità Italiane, Greche, Armene, Maltesi, Siriane, Britanniche, Russe … Ogni comunità ha la sua religione, la sua scuola, la sua festa nazionale, il suo cimitero; un testo dell’epoca così commenta: 
“ Alessandria è stata la prima città del mondo musulmano a permettere a coloro che non avevano una religione, ai liberi pensatori, di avere un loro cimitero”. 
Fiorillo, reporter ante litteram, segue una missione della Società Geografica Italiana nel 1877; rimane, tra i pochi occidentali, in Alessandria durante la rivolta dell’esercito egiziano nel 1881 e il drammatico bombardamento inglese dell’11 luglio del 1882. Fotografa le fortificazioni, i morti, le vie e i monumenti distrutti dalle bombe e raccoglie poi le immagini in un album che titola, non senza cinismo, “Souvenir d'Alexandrie: Ruines, 1882”. Compie poi viaggi in Africa Orientale al seguito delle spedizioni coloniali dell’esercito italiano: in particolare conosciamo le suo foto della spedizione del generale Alessandro Asinari, conte di San Marzano, compiuta tra il 1887 e il 1888 per riconquistare il terreno perso dopo la sconfitta di Dogali. 
Luigi Fiorillo muore nel 1898; l’attività del suo studio continuerà, con il figlio, fino agli anni Venti del Novecento. 

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