Paolo Lorenzo Parisi. Flaglovers
Dal 12 Aprile 2014 al 12 Maggio 2014
Genova
Luogo: Libreria Centro storico
Indirizzo: via San Pietro dalla Porta 13
Orari: tutti i giorni tranne la domenica 10-19.30
Curatori: Nicolò Bruzzone
Telefono per informazioni: +39 010 8622957
E-Mail info: alessandratralerighe@libero.it
Sito ufficiale: http://www.libreriadelcentrostorico.it
Dire guanti di lattice, nell'arte contemporanea, ormai è come dire Paolo Lorenzo Parisi, artista e performer genovese che sabato 12 aprile inaugura nei locali della libreria Centro storico di Genova “Flaglovers”, la sua seconda attesissima mostra temporanea di opere digitali visitabile per un mese tutti i giorni tranne la domenica dalle 10 alle 19.30 in via San Pietro dalla Porta 13/r. Nuovamente curata da Nicolò Bruzzone, la mostra presenta tre fotografie digitali e propone una riflessione su tre parole: flag (bandiera nazionale), lovers (amanti o innamorati) e glove (guanto), che fuse insieme compongono il titolo della mostra.
«Due delle tre fotografie – spiega il curatore – raffigurano una bandiera (quella dell'Italia e quella della Francia), mentre la terza è inventata dall’artista. La bandiera è il simbolo di una nazione in cui un popolo si riconosce e si sente rappresentato, ma può anche essere un simbolo da poter sfruttare in maniera opportunistica e ipocrita (“il patriottismo è l’ultimo rifugio della canaglia”, per citare Samuel Johnson). Le tre parole del titolo (flag, lovers, glove hanno risvolti precisi: gli innamorati, in quanto tali, non fanno distinzioni tra bandiere e razze e sono un esempio di purezza e libertà. L'opera, dunque, vuole suggerire un modo per uscire dai canoni tradizionali con cui siamo spesso costretti a rapportarci: la “bandiera inventata” dall’artista, in particolare, ha lo scopo di testimoniarci un paese ipotetico non soggiogato da alcuna ipocrisia e libero da restrizioni e da certi schemi imposti. Il – conclude il curatore – è il termine che si crea nel gioco di parole del titolo. È inoltre il materiale con cui vengono composte le bandiere nell’immagine fotografica. Il guanto in lattice ha poi un significato molto particolare per l’artista Paolo Lorenzo Parisi, tanto da farlo diventare il suo marchio di fabbrica».
«Dopo anni di utilizzo dei guanti di lattice in installazioni, sculture, quadri, culle e oggetti imbottiti – spiega Parisi – con questa nuova mostra essi appaiono non fisicamente ma virtualmente in fotografie digitali che, unite, vanno a formare bandiere nazionali. I guanti in lattice rappresentano per me l’oggetto più contemporaneo del mondo occidentale e dei paesi più ricchi: dalla nascita alla morte sono presenti nella nostra vita, simbolo anche del quotidiano usa e getta. Più ci allontaniamo dalla natura e dalla realtà, più questo oggetto si presenta come rimedio ai danni commessi e anche alle varie necessità reali. Molteplici sono gli usi che non sto ad elencare…basta osservare. Inoltre è un oggetto che mi affascina dal punto di vista estetico e che mi consente, nella sua duttilità, di creare varie installazioni sposandosi con vari oggetti e ambienti. Rappresenta per me l’anello di congiunzione tra visibile e mentale».
Nato a Genova nel 1956, vive e lavora a Genova. Da sempre interessato alla pittura e, in particolare, ai maestri del '900, negli anni '90 è particolarmente apprezzato e stimato dal critico d'arte Giuseppe Mortara, dalla scrittrice Milena Milani, che lo presenta in varie mostre collettive e personali in Italia e all'estero, e dalla gallerista Rosa Leonardi, esperta d'arte contemporanea.
La sua necessità d'espressione non si manifesta solo con la pittura ma anche nel campo dell'arte concettuale: così collabora con la Galleria Passo Blu di Federica Barcellona esponendo le sue installazioni in diverse manifestazioni a Genova, Milano, Barcellona. Successivamente collabora con le gallerie genovesi Artrè Gallery di Bruna Solinas, Il Cancello e, negli ultimi anni si è intensificato il rapporto con la Studio44 che lo rappresenta in Svizzera e con Immagine e colore con varie collettive e personali. Tra le sue personali più significative, "Ho rivisto Elvis" (Galleria d'arte contemporanea Il Cancello, Genova 2009) e "Doppiasclero" (Galleria Studio 44, Genova 2008), entrambe di carattere concettuale. Diverse opere di Parisi sono presenti in spazi espositivi in Italia e all'estero. Grande successo ha riscosso tra il 2011 e il 2012 la sua installazione “Torte contemporanee” in Svizzera, a Genova, a Londra e a Venezia. A maggio 2012 è stato ospite della galleria ArtWindow di Barcellona con l'installazione “Pappa boys”. Nel 2013 con l’artista cileno Maurizio Roman Melis ha presentato a “Genova Rolli Days” l’installazione “Aspettando la piena” suscitando l’interesse del blog di Le Monde culture. Il suo ultimo lavoro “Navigli Cross” è stato presentato a Milano nella galleria Silbernagl & Undergallery .
«Due delle tre fotografie – spiega il curatore – raffigurano una bandiera (quella dell'Italia e quella della Francia), mentre la terza è inventata dall’artista. La bandiera è il simbolo di una nazione in cui un popolo si riconosce e si sente rappresentato, ma può anche essere un simbolo da poter sfruttare in maniera opportunistica e ipocrita (“il patriottismo è l’ultimo rifugio della canaglia”, per citare Samuel Johnson). Le tre parole del titolo (flag, lovers, glove hanno risvolti precisi: gli innamorati, in quanto tali, non fanno distinzioni tra bandiere e razze e sono un esempio di purezza e libertà. L'opera, dunque, vuole suggerire un modo per uscire dai canoni tradizionali con cui siamo spesso costretti a rapportarci: la “bandiera inventata” dall’artista, in particolare, ha lo scopo di testimoniarci un paese ipotetico non soggiogato da alcuna ipocrisia e libero da restrizioni e da certi schemi imposti. Il – conclude il curatore – è il termine che si crea nel gioco di parole del titolo. È inoltre il materiale con cui vengono composte le bandiere nell’immagine fotografica. Il guanto in lattice ha poi un significato molto particolare per l’artista Paolo Lorenzo Parisi, tanto da farlo diventare il suo marchio di fabbrica».
«Dopo anni di utilizzo dei guanti di lattice in installazioni, sculture, quadri, culle e oggetti imbottiti – spiega Parisi – con questa nuova mostra essi appaiono non fisicamente ma virtualmente in fotografie digitali che, unite, vanno a formare bandiere nazionali. I guanti in lattice rappresentano per me l’oggetto più contemporaneo del mondo occidentale e dei paesi più ricchi: dalla nascita alla morte sono presenti nella nostra vita, simbolo anche del quotidiano usa e getta. Più ci allontaniamo dalla natura e dalla realtà, più questo oggetto si presenta come rimedio ai danni commessi e anche alle varie necessità reali. Molteplici sono gli usi che non sto ad elencare…basta osservare. Inoltre è un oggetto che mi affascina dal punto di vista estetico e che mi consente, nella sua duttilità, di creare varie installazioni sposandosi con vari oggetti e ambienti. Rappresenta per me l’anello di congiunzione tra visibile e mentale».
Nato a Genova nel 1956, vive e lavora a Genova. Da sempre interessato alla pittura e, in particolare, ai maestri del '900, negli anni '90 è particolarmente apprezzato e stimato dal critico d'arte Giuseppe Mortara, dalla scrittrice Milena Milani, che lo presenta in varie mostre collettive e personali in Italia e all'estero, e dalla gallerista Rosa Leonardi, esperta d'arte contemporanea.
La sua necessità d'espressione non si manifesta solo con la pittura ma anche nel campo dell'arte concettuale: così collabora con la Galleria Passo Blu di Federica Barcellona esponendo le sue installazioni in diverse manifestazioni a Genova, Milano, Barcellona. Successivamente collabora con le gallerie genovesi Artrè Gallery di Bruna Solinas, Il Cancello e, negli ultimi anni si è intensificato il rapporto con la Studio44 che lo rappresenta in Svizzera e con Immagine e colore con varie collettive e personali. Tra le sue personali più significative, "Ho rivisto Elvis" (Galleria d'arte contemporanea Il Cancello, Genova 2009) e "Doppiasclero" (Galleria Studio 44, Genova 2008), entrambe di carattere concettuale. Diverse opere di Parisi sono presenti in spazi espositivi in Italia e all'estero. Grande successo ha riscosso tra il 2011 e il 2012 la sua installazione “Torte contemporanee” in Svizzera, a Genova, a Londra e a Venezia. A maggio 2012 è stato ospite della galleria ArtWindow di Barcellona con l'installazione “Pappa boys”. Nel 2013 con l’artista cileno Maurizio Roman Melis ha presentato a “Genova Rolli Days” l’installazione “Aspettando la piena” suscitando l’interesse del blog di Le Monde culture. Il suo ultimo lavoro “Navigli Cross” è stato presentato a Milano nella galleria Silbernagl & Undergallery .
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