Rolli Days

Galleria degli Specchi, Palazzo Spinola, Genova I Ph. CA Alessi

 

Dal 13 Ottobre 2023 al 15 Ottobre 2023

Genova

Luogo: Sedi varie

Indirizzo: Sedi varie

Sito ufficiale: http://www.rolliestradenuove.it


Libri che raccontano Genova, sottolineandone il ruolo di Superba e indiscussa regina dei mari. Nell’anno in cui la nostra città è Capitale Italiana del Libro, saranno proprio gli antichi e preziosi volumi il filo conduttore della prossima edizione dei Rolli Days, che si svolgerà dal 13 al 15 ottobre.

«Nell’anno in cui Genova è capitale italiana del libro ci è sembrato naturale legare l’apertura dei Rolli ai libri che raccontano la nostra meravigliosa città e la sua storia così affascinante e travolgente - spiega il sindaco Marco Bucci - I Rolli days sono un appuntamento collaudato che richiamano, ad ogni edizione, decine e decine di migliaia tra genovesi e turisti. Il fascino misto tra bellezza e storia del nostro patrimonio riesce ad affascinare persone dagli interessi più disparati. Una vera risorsa che la storia ci ha lasciato e che valorizzeremo sempre di più nel futuro».

Attività legate alla lettura, a partire da Palazzi di Genova di Pieter Paul Rubens, accompagneranno i genovesi e i visitatori attraverso le antiche magioni cinquecentesche, dove saranno esposti numerosi volumi che raccontano la storia dei Palazzi genovesi, poi denominati Palazzi dei Rolli da Ennio Poleggi, che nel corso dei secoli hanno contribuito al riconoscimento di un patrimonio artistico e culturale di inestimabile valore. Nei saloni dei Palazzi nobiliari, riccamente decorati da alcuni tra i principali artisti del Cinquecento e del Seicento, verranno esposte le due edizioni del già citato volume rubensiano, con le tavole che permettono di ricostruire davanti agli occhi del visitatore facciate e ambienti ormai mutati nel tempo, oltre ai più moderni volumi sette-ottocenteschi che descrivono con dovizia di particolari gli imponenti edifici della città. 

Tra tutti, il volume di Martin Pierre Gauthier intitolato I più begli edifici della città di Genova e dei suoi dintorni, anch’esso con un interessante apparato grafico. Per quanto riguarda i palazzi di villa, in quei quartieri che, durante El Siglo de los Genoveses, ospitavano gli sfarzi della villeggiatura per le più importanti famiglie della città, sarà possibile ammirare interessanti testimonianze grafiche, come il volume del 1886 del tedesco Robert Reinhardt, che testimonia anche graficamente la straordinaria eccezionalità delle grotte dei giardini genovesi.

I Palazzi genovesi, nati per rappresentare il prestigio e la forza di una nuova classe sociale e che assolvevano la funzione di hospitaggio delle principali cariche politiche provenienti in visita di Stato a Genova da tutta Europa, erano spesso anche contenitori di grandiose biblioteche e raccolte di volumi classici e contemporanei, che gli illustri proprietari conoscevano a menadito, e che spesso costituivano le principali fonti letterarie per i complessi apparati iconografici che ancora oggi rappresentano le preziose decorazioni ad affresco di logge e saloni.

I Palazzi visitabili:

Palazzo Antonio Doria Spinola
 (Prefettura)
ven h 15/19, sab e dom h 10/19
Palazzo Giacomo Spinola dei Marmi
sab h 10/19
Palazzo Agostino Pallavicino
ven h 16.40/19 – sab e dom h 10/19
Palazzo Pantaleo Spinola (Gambaro)
sab e dom h 10/19
Palazzo Franco Lercari (Parodi)
ven h 17/19, sab e dom h 10/19
Palazzo Tobia Pallavicino (Camera di Commercio)
ven h 15/19, sab e dom h 10/19
Palazzo Angelo Giovanni Spinola
sab h 14/19, dom h 10/19
Palazzo Gio Battista Spinola (Doria – Circolo Tunnel)
dom h 10/19
Palazzo Baldassarre Lomellini (Garibaldi 12)
ven h 14/15.30, sab h 9/10.30 e 13.30/15.30
Palazzo Nicolosio Lomellino
ven h 15/19, sab e dom h 10/19. Ingresso ridotto € 8, studenti e insegnanti € 6
Palazzo Gio Francesco e Ridolfo Brignole Sale (Palazzo Rosso)
ven h 15/18, sab e dom h 10/18
Palazzo Luca Grimaldi (Palazzo Bianco)
ven h 15/18, sab e dom h 10/18
Palazzo Gerolamo Grimaldi (della Meridiana)
ven h 15/19, sab e dom h 10/19.  Ingresso a pagamento solo domenica 15 ottobre al prezzo di € 3, con accesso al Salone di Cambiaso
Palazzo Lomellini Patrone (Comando Militare)
ven h 15/18, sab e dom h 10/12 e 14/18
Palazzo Lauro
ven h 15/19, sab e dom h 10/18
Palazzo Giacomo e Pantaleo Balbi (Senarega)
sab e dom h 10/19. Consigliato da Radio Monte Carlo
Palazzo dell’Università
sab e dom h 10/19
Palazzo Stefano Balbi (Museo di Palazzo Reale)
ven h 9/19, sab h 9/23, dom h 9.30/19. Ingresso a pagamento € 2
Palazzo Gio Battista Centurione Pitto
sab e dom h 10/19. Consigliato da Radio Monte Carlo
Palazzo Francesco Grimaldi (Galleria Nazionale di Palazzo Spinola)
ven h 9/23, sab h 9/23, dom h 9.30/19. Ingresso a pagamento € 2
Palazzo Ambrogio di Negro
ven h 15/19, sab e dom h 10/19.  Consigliato da Radio Monte Carlo
Palazzo Lercari Spinola
ven h 15/19, sab e dom h 10/19
Palazzo Gio Vincenzo Imperiale
ven h 15/19, sab e dom h 10/19. Ingresso a pagamento € 8
Palazzo Cattaneo Della Volta
ven h 15/19, sab e dom h 10/19
Palazzo Sinibaldo Fieschi
sab e dom h 10/19
Palazzo Franzone Spinola
ven h 15/19, sab e dom h 10/19.  Consigliato da Radio Monte Carlo
Palazzo Doria Carcassi (Fondazione Carige – Sede del Premio Paganini)
sab e dom h 10/19
Palazzo BPER
sab e dom h 10/19
Palazzo Arcivescovile
ven h 15/19, sab e dom h 10/19
 
Anche la prossima edizione dei Rolli Days, evento di punta della cultura genovese, non solo aprirà i portoni di molte antiche dimore nobiliari del centro storico, dal 2006 Patrimonio Unesco, ma anche quelli di numerose ville suburbane del Ponente che ancora oggi, con le loro strutture inconfondibili, caratterizzano i quartieri di Sampierdarena, Cornigliano e Voltri.
Novità dell’edizione dell’autunno 2023, sarà infatti la riapertura della splendida e appena restaurata Villa Centurione del Monastero, con gli affreschi tardo cinquecenteschi di Bernardo Castello.
 
Ville e altri siti:

Villa Spinola di San Pietro
sab e dom h 10/19
Villa Centurione del Monastero
sab e dom h 10/19
Villa Pallavicino delle Peschiere
sab e dom h 10/19
Villa del Principe
ven h 15/19, sab h 10/16, dom h 10/19. Ingresso a pagamento € 6
Villa Imperiale Scassi
sab e dom h 10/19
Albergo dei Poveri
sab e dom h 10/19. Ingresso a pagamento € 4
Biblioteca Berio
ven h 15/19, sab e dom h 10/19. Ultima entrata h 18
Archivio Magistrato di Misericordia
ven, sab, dom h 14/17
Archivio di Stato
ven h 18/22, sab e dom h 10/18
Teatro Carlo Felice
ven e sab h 15/18, dom h 12/14
 
Protagonisti delle giornate dei Rolli saranno come sempre i divulgatori scientifici, giovani professionisti specializzati nel racconto consapevole di uno dei patrimoni di maggior rilievo storico e culturale italiano, i quali contribuiranno a popolare per un intero week end sia i Palazzi nel cuore della città, sia gli edifici in aree meno interessate dagli eventi culturali, ma che meritano di essere riscoperti per svelare ai visitatori i tesori artistici che si nascondono al loro interno. 
Per le visite è necessaria la prenotazione. Tutte le info: https://www.visitgenoa.it/rollidays-online/rolli-days/

Per rivivere l’atmosfera di permeazione letteraria e culturale che si respirava tra Cinquecento e Seicento nelle vie delle dimore nobiliari, uno degli eventi collaterali previsti durante la settimana precedente ai Rolli Days vede gli atri e i vani scala di alcuni palazzi del centro storico come palcoscenici privilegiati, dove i visitatori potranno assistere a performance teatrali, concerti e letture, nel quadro del progetto “Androni” finanziato dal Ministero delle Attività culturali nel 2022, promosso dal Comune di Genova e curato da Itinerari Paralleli.
Pensato con un processo di progettazione partecipata di design thinking per promuovere una fruizione innovativa degli spazi, “Androni” accenderà la luce su Palazzo Antonio Doria, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Palazzo Tobia Pallavicino, Palazzo Marcantonio Sauli e Palazzo Grillo Cattaneo, che ospiteranno performance artistiche, laboratori, dj set, letture, in collegamento a Genova Capitale Italiana del Libro.

Il Libro d’Ore Durazzo o Offiziolo Durazzo
 
Esposizione straordinaria con visite guidate del manoscritto Offiziolo Durazzo, capolavoro assoluto della miniatura italiana del Rinascimento e una delle opere più importanti conservate nella biblioteca civica. Un’opera eccezionale, raramente esposta al pubblico ( ultima volta negli anni ’60 ) e che si distingue per due peculiari caratteristiche: l’uso della pergamena purpurea e la crisografia, cioè la scrittura a lettere d’oro. Un evento imperdibile con il quale la Berio apre le cebrazioni per il proprio bicentenario nell'anno di Genova Capitale del Libro. In contemporanea (dal 13 ottobre e per tutto il mese) nel tunnel d'ingresso e nello spazio BerioIdea al pianoterra della biblioteca: L'Offiziolo Durazzo: un tesoro svelato (pannelli informativi e proposte di lettura a tema)
Il Libro d’Ore Durazzo, o Offiziolo Durazzo, realizzato quasi certamente a Parma nei primi anni del Cinquecento, è un “libretto da mano” di piccolo formato destinato a un pubblico colto e raffinato. Contiene una raccolta di salmi e preghiere (Uffici) da recitare nelle ore canoniche della giornata (da cui la definizione di Libro d’ore o Offiziolo). Prende nome dal suo ultimo proprietario, Marcello Luigi Durazzo, che lo lasciò alla Biblioteca Berio per testamento nel 1847. La prima intensa suggestione estetica che l’Offiziolo Durazzo suscita è determinata dal colore porpora utilizzato per tingere la pergamena, che richiama alla mente i codici purpurei della tarda antichità, identificandolo subito come un prodotto di lusso unico e irripetibile. Con sei miniature a piena pagina e quindici più piccole, alle quali si aggiungono la serie dei mesi e oltre duecento iniziali figurate, l’Offiziolo Durazzo è la prova più eccelsa del pittore e miniatore parmense Francesco Marmitta, autore di codici prestigiosi e della Pala di San Quintino oggi al Louvre di Parigi. Il testo dell’Offiziolo Durazzo è opera del massimo maestro dell’arte calligrafica del tempo, Pietro Antonio Sallando, originario di Reggio Emilia e docente di grammatica e calligrafia all’Università di Bologna. 
Il lusso che è la cifra dell’Offiziolo Durazzo si manifesta nella legatura in argento cesellato con fermagli ornati di piccoli rubini. Proprio questa inconfondibile legatura consente di riconoscere l’Offiziolo nel libricino esibito da un misterioso personaggio di cui non conosciamo l’identità, che si fa ritrarre circondato da oggetti antichi in un enigmatico dipinto del Parmigianino oggi alla National Gallery di Londra.
E allora chi ha voluto l’Offiziolo Durazzo? Chi ne è stato il committente? Queste domande rimangono ad oggi senza risposta. Di un’opera d’arte che nel Cinquecento era considerata tanto emblematica da diventare parte di un’altra opera, nulla è trapelato per secoli, così che soltanto nel1826 se ne ha per la prima volta notizia. Compare a Genova, nell’inventario dell’eredità  di Antonio Bacigalupo, genovese di madre lusitana, dove è descritto come «ufficio in pergamena pavonazza con tutte le lettere in oro».
 

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