Giulia Iacolutti. Casa Azul
![Giulia Iacolutti. Casa Azul, Studiofaganel, Gorizia Giulia Iacolutti. Casa Azul, Studiofaganel, Gorizia](http://www.arte.it/foto/600x450/fa/93159-unnamed.jpg)
Giulia Iacolutti. Casa Azul, Studiofaganel, Gorizia
Dal 12 Luglio 2019 al 13 Settembre 2019
Gorizia
Luogo: Studiofaganel
Indirizzo: viale XXIV Maggio 15/c
Telefono per informazioni: +39 0481 81186
Sito ufficiale: http://studiofaganel.com/
Per questa edizione del Premio Sergio Amidei studiofaganel presenta e cura l’esposizione “Casa Azul” di Giulia Iacolutti (Cattolica, 1985).
Casa Azul è parte di un'indagine socio-visiva sulle storie di vita di cinque donne trans imprigionate in uno dei penitenziari maschili di Città del Messico.
Il progetto mostra il processo di costruzione identitaria e le pratiche corporali di queste persone i cui corpi sono considerati doppiamente abietti sia per la loro identità sia per la condizione d’isolamento. Obbligate a indossare abiti blu, come tutti i detenuti del penitenziario, queste donne chiamano la prigione "la casa blu", alludendo anche alla costrizione provata nei loro corpi maschili.
Inoltre, in un carcere maschile è proibito avere oggetti femminili, ma grazie alla pratica della corruzione le detenute riescono a contrabbandare alcuni pochi oggetti che diventano così degli strumenti di resistenza identitaria contro un ambiente che impone loro la mascolinità.
Un manuale di biologia degli anni '90, trovato in un'aula della prigione, ha dipoi innescato un parallelismo con le scienze biologiche che riconoscono la cellula come l'unità base della vita. La procedura generale di colorazione con ematossilina ed eosina usata in istologia rende i campioni di tessuto di colore rosa; così, accanto alle fotografie stampate in cianotipia - un’antica tecnica di stampa, caratterizzata dal colore blu di Prussia - sono state abbinate delle fotografie al microscopio di cellule prostatiche sane trattate in rosa.
Se il blu evoca l’apparenza e l’identità imposta, il rosa si riferisce all'interiorità, all'essere e all'autodeterminazione.
Casa Azul racconta il binario, l'eterna lotta che queste persone devono affrontare per essere quello che sono: donne.
La mostra presenta le fotografie del progetto Casa Azul e il libro pubblicato grazie ad una coedizione italo-francese dalle case editrici studiofaganel editore e TheM éditions.
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