Giuseppe Nicoletti. Frammentazioni dinamiche

© Giuseppe Nicoletti
Dal 03 Luglio 2015 al 24 Luglio 2015
Gorizia
Luogo: Galleria d'arte “Mario Di Iorio” - Biblioteca statale isontina
Indirizzo: via Mameli 12
Telefono per informazioni: +39 0481 580225
E-Mail info: bs-ison@beniculturali.it
Apre venerdì 3 luglio alle 18 alla Galleria d'arte “Mario Di Iorio” della Biblioteca statale isontina la mostra di Giuseppe Nicoletti “Frammentazioni dinamiche”. E' la prima volta che l'artista di Treviso espone nel capoluogo isontino e lo fa con un progetto curato dal direttore della Bsi prof. Marco Menato. Esposti lavori realizzati appositamente per gli spazi di via Mameli 12, in un alternarsi di quadri, installazioni disegni, studi e progetti.
“La sua pittura, scrive il curatore, sta tutta nella forza magica della prospettiva, considerata come una rete sulla quale lanciarsi senza paura di cadere e di sfracellare. E tuttavia non è disegno tecnico, infatti se la si esamina con attenzione qualche imperfezione viene fuori, e Nicoletti stesso – divertito – è pronto ad indicare l'errore. La prospettiva è solo un simbolo, uno dei tanti, che Nicoletti utilizza per spiegare la sua visione del mondo. E a questo simbolo, come i veri pittori, rimane legato, pur con variazioni sul tema, tra le quali la presenza del colore, che è diventato squillante, deciso, quasi propositivo di altri mondi”.
Nato a Treviso nel 1948, Giuseppe Nicoletti si avvicina giovanissimo all'arte seguendo le lezioni di pittura a olio di Renato Nesi. Successivamente sceglie di esprimersi utilizzando colori acrilici, sperimentando e definendo una personale ricerca pittorica influenzata dagli eventi storici contemponei e dalla letteratura internazionale. Nel 1975 la prima personale, inizio di una lunga e importante carriera espositiva, sempre caratterizzata dalla spazialità nelle opere e dal rigore geometrico di figure, che evolvono in un'analisi minimale che lo conduce a uno schematismo iconografico. Un percorso che negli anni '80 muta in linguaggio simbolico e metafisico. Dopo una pausa di riflessione dal 1996 al 2003, riprende l'attività espositiva, rinnovando nei suoi lavori il senso dello spazio, in una tensione più estetica che sociale.
Lungo e importante il suo curriculum espositivo, in Italia e all'estero, nel quale spiccano, fra le tante, le presenze alla Quadriennale di Roma, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, a Ca' dei Carraresi di Treviso e alla rassegna Hicetnunc di San Vito al Tagliamento.
La mostra alla Bsi, corredata da un catalogo a colori, resterà aperta fino al 24 luglio, con ingresso libero, da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 18.30, sabato fino alle 13.30.
“La sua pittura, scrive il curatore, sta tutta nella forza magica della prospettiva, considerata come una rete sulla quale lanciarsi senza paura di cadere e di sfracellare. E tuttavia non è disegno tecnico, infatti se la si esamina con attenzione qualche imperfezione viene fuori, e Nicoletti stesso – divertito – è pronto ad indicare l'errore. La prospettiva è solo un simbolo, uno dei tanti, che Nicoletti utilizza per spiegare la sua visione del mondo. E a questo simbolo, come i veri pittori, rimane legato, pur con variazioni sul tema, tra le quali la presenza del colore, che è diventato squillante, deciso, quasi propositivo di altri mondi”.
Nato a Treviso nel 1948, Giuseppe Nicoletti si avvicina giovanissimo all'arte seguendo le lezioni di pittura a olio di Renato Nesi. Successivamente sceglie di esprimersi utilizzando colori acrilici, sperimentando e definendo una personale ricerca pittorica influenzata dagli eventi storici contemponei e dalla letteratura internazionale. Nel 1975 la prima personale, inizio di una lunga e importante carriera espositiva, sempre caratterizzata dalla spazialità nelle opere e dal rigore geometrico di figure, che evolvono in un'analisi minimale che lo conduce a uno schematismo iconografico. Un percorso che negli anni '80 muta in linguaggio simbolico e metafisico. Dopo una pausa di riflessione dal 1996 al 2003, riprende l'attività espositiva, rinnovando nei suoi lavori il senso dello spazio, in una tensione più estetica che sociale.
Lungo e importante il suo curriculum espositivo, in Italia e all'estero, nel quale spiccano, fra le tante, le presenze alla Quadriennale di Roma, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, a Ca' dei Carraresi di Treviso e alla rassegna Hicetnunc di San Vito al Tagliamento.
La mostra alla Bsi, corredata da un catalogo a colori, resterà aperta fino al 24 luglio, con ingresso libero, da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 18.30, sabato fino alle 13.30.
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