Mettiamoci la faccia. Artisti della città al museo

Mettiamoci la faccia. Artisti della città al museo
Dal 10 Ottobre 2015 al 21 Febbraio 2016
La Spezia
Luogo: CAMeC - Centro Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: p.zza Cesare Battisti 1
Orari: da martedì a domenica 11-18
Enti promotori:
- Assessorato alla cultura - Comune della Spezia
Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 4
Telefono per informazioni: +39 0187 734593
E-Mail info: camec@comune.sp.it
Sito ufficiale: http://camec.spezianet.it
“Non esiste in realtà una cosa chiamata arte, esistono solo gli artisti”
E. H. Gombrich
L’assessorato alla cultura del Comune della Spezia – su iniziativa dell’assessore stesso Luca Basile – ha lanciato circa sei mesi fa un progetto di MAPPATURA degli studi d’artista (ma anche in senso più lato delle professioni artistiche) presenti in città. Infatti è sentire condiviso che alla Spezia esista un forte ambiente culturale – attivato non solo dalle istituzioni ma anche grazie a spinte private – che necessita di essere messo a sistema nella direzione di una regia unica.
In tal senso, dopo gli Stati generali dell’arte, il Forum Cultura dedicato alle arti visive ha prodotto l’idea del monitoraggio degli artisti presenti in città.
Ne è nato un comitato scientifico – composto da Luca Basile, Cinzia Compalati, Valerio P. Cremolini, Enrico Formica, Marzia Ratti e Francesco Vaccarone – che ha così selezionato una rosa di sette fotografi di generazioni e formazioni diverse – Bianca Boriassi, Elena Brangi, Ekaterina Buscemi, Stefano Lanzardo, Andrea Luporini, Francesco Tassara, Ilaria Zappelli – per documentare i primi 25 studi d’artista.
Questo reportage - da considerarsi progetto pilota di una più ampia compagine - ha dato vita alla mostra fotografica Mettiamoci la faccia. Artisti della città al museo – felice titolo ideato da Enrico Formica - che apre al piano zero del CAMeC il 10 ottobre in occasione della XI edizione della Giornata del contemporaneo promossa da AMACI. L’obiettivo è quello di farlo diventare un appuntamento a scadenza annuale che proponga ad ogni edizione fotografi e studi d’artista differenti della nostra città.
In questa prima rassegna sono stati ‘mappati’ gli studi di Fernando Andolcetti, Mirko Baricchi, Pietro Bellani, Renzo Borella, Roberto Braida, Moreno Carbone, Cosimo Cimino, Elisa Corsini, Alessio Guano, Giuseppe Gusinu, Enrico Imberciadori, Leona K., Fabrizio Mismas, Carlo Moggia, Nicola Perucca, Maurizio Rodighiero, Danilo Sergiampietri, Vittorio Sopracase, Stefano Tassara, Sergio Tedoldi, Giuliano Tomaino e Francesco Vaccarone.
Accanto a questo impaginato di natura più paratattica, si inseriscono tre special project:
il primo è quello ideato da Jacopo Benassi e Lorenzo D’Anteo che hanno scelto di non posare nel proprio studio bensì in quello ‘abbandonato’ che fu di Manlio Argenti. La boutade permette di aprire un altro campo d’indagine estremamente interessante che invita alla mappatura non solo degli studi esistenti in città ma anche di quelli ormai chiusi.
il secondo è quello di Maria Grazia Cantoni, autrice che spesso compare come protagonista all’interno dei suoi lavori: autofotografandosi con il suo Iphone ha messo a nudo le potenzialità estetiche della bassa risoluzione e del mezzo fotografico prêt-à-porter.
Infine Social Wall vuole essere il muro che – in maniera ossimorica – abbatta le barriere e funga da diaframma permeabile tra la città e il suo museo. Tutti gli artisti della città – anche in vista di una seconda edizione – sono invitati a fotografare una propria opera e ad appenderla su questa parete
Negli altri spazi del museo proseguono le mostre:
PIANO UNO Dal disegno al segno, da Fattori a LeWitt fino al 5 giugno 2016
PIANO DUE Omar Galliani. A Oriente fino al 15 novembre 2015
E. H. Gombrich
L’assessorato alla cultura del Comune della Spezia – su iniziativa dell’assessore stesso Luca Basile – ha lanciato circa sei mesi fa un progetto di MAPPATURA degli studi d’artista (ma anche in senso più lato delle professioni artistiche) presenti in città. Infatti è sentire condiviso che alla Spezia esista un forte ambiente culturale – attivato non solo dalle istituzioni ma anche grazie a spinte private – che necessita di essere messo a sistema nella direzione di una regia unica.
In tal senso, dopo gli Stati generali dell’arte, il Forum Cultura dedicato alle arti visive ha prodotto l’idea del monitoraggio degli artisti presenti in città.
Ne è nato un comitato scientifico – composto da Luca Basile, Cinzia Compalati, Valerio P. Cremolini, Enrico Formica, Marzia Ratti e Francesco Vaccarone – che ha così selezionato una rosa di sette fotografi di generazioni e formazioni diverse – Bianca Boriassi, Elena Brangi, Ekaterina Buscemi, Stefano Lanzardo, Andrea Luporini, Francesco Tassara, Ilaria Zappelli – per documentare i primi 25 studi d’artista.
Questo reportage - da considerarsi progetto pilota di una più ampia compagine - ha dato vita alla mostra fotografica Mettiamoci la faccia. Artisti della città al museo – felice titolo ideato da Enrico Formica - che apre al piano zero del CAMeC il 10 ottobre in occasione della XI edizione della Giornata del contemporaneo promossa da AMACI. L’obiettivo è quello di farlo diventare un appuntamento a scadenza annuale che proponga ad ogni edizione fotografi e studi d’artista differenti della nostra città.
In questa prima rassegna sono stati ‘mappati’ gli studi di Fernando Andolcetti, Mirko Baricchi, Pietro Bellani, Renzo Borella, Roberto Braida, Moreno Carbone, Cosimo Cimino, Elisa Corsini, Alessio Guano, Giuseppe Gusinu, Enrico Imberciadori, Leona K., Fabrizio Mismas, Carlo Moggia, Nicola Perucca, Maurizio Rodighiero, Danilo Sergiampietri, Vittorio Sopracase, Stefano Tassara, Sergio Tedoldi, Giuliano Tomaino e Francesco Vaccarone.
Accanto a questo impaginato di natura più paratattica, si inseriscono tre special project:
il primo è quello ideato da Jacopo Benassi e Lorenzo D’Anteo che hanno scelto di non posare nel proprio studio bensì in quello ‘abbandonato’ che fu di Manlio Argenti. La boutade permette di aprire un altro campo d’indagine estremamente interessante che invita alla mappatura non solo degli studi esistenti in città ma anche di quelli ormai chiusi.
il secondo è quello di Maria Grazia Cantoni, autrice che spesso compare come protagonista all’interno dei suoi lavori: autofotografandosi con il suo Iphone ha messo a nudo le potenzialità estetiche della bassa risoluzione e del mezzo fotografico prêt-à-porter.
Infine Social Wall vuole essere il muro che – in maniera ossimorica – abbatta le barriere e funga da diaframma permeabile tra la città e il suo museo. Tutti gli artisti della città – anche in vista di una seconda edizione – sono invitati a fotografare una propria opera e ad appenderla su questa parete
Negli altri spazi del museo proseguono le mostre:
PIANO UNO Dal disegno al segno, da Fattori a LeWitt fino al 5 giugno 2016
PIANO DUE Omar Galliani. A Oriente fino al 15 novembre 2015
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