Giangiacomo Montemurro. Fermarsi Correndo
Dal 19 Giugno 2015 al 31 Agosto 2015
Latina
Luogo: Sport Club Lido
Indirizzo: via del Lido Km 2,100
Orari: tutti i giorni ore 8 - 24
Curatori: Fabio D'Achille
Enti promotori:
- MAD Museo d'Arte Diffusa
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 393.3242424
E-Mail info: eventi@madarte.it
Sito ufficiale: http://www.madarte.it
Il Museo d’Arte Diffusa di Fabio D’Achille unisce appassionati di arte e cultura e amanti dello sport con la mostra fotografica di Giangiacomo Montemurro “Fermarsi correndo”, che sarà inaugurata domani venerdì 19 giugno alle 20,00 presso lo Sport Club Lido (Via del lido Km 2,100), dove resterà allestita fino al 31 agosto 2015. Ancora una volta dunque l’Isola Culturale di MAD si rivolge a un pubblico anche non specializzato, in luoghi extra ordinari per l’arte: il tema della mostra e la location di Stefano Badini ideatore della formula del locale e appassionato di sport, sono anche un modo per avvicinare chi pratica sport lungo la pista ciclabile alla fruizione delle immagini. Durante la serata ci sarà una videoproiezione delle istantanee dell’artista e alle 22,00 si potrà assistere al music live del Three Rock Blues, composto da Giuseppe Canoro (basso e voce), Alessandro Floreale (batteria) e Alessandro Congiu (chitarra), che proporranno un repertorio di alcuni tra i più grandi artisti blues (Eric Clapton, Gary Moore, Jimi Hendrix, Joe Cocker, Robben Ford, Joe Bonamassa, Beatles). “La passione per la musica, in particolare per il jazz, è parte integrante di Giangiacomo Montemurro, così come il suo amore per la poesia: nella musica, nella poesia e nella fotografia sono racchiusi attimi di vita. Non a caso l’anima della mostra è perfettamente espressa dai versi di Gigliola Di Libero: “NELLA CORSA IL TEMPO SI ANNULLA, IL PENSIERO SI FERMA. IL TUO ESSERE ESISTE E SI ESPANDE NEL MOVIMENTO RITMICO DEL CORPO… ATTIMO DOPO ATTIMO… UN ATTIMO ALLA VOLTA… PASSO DOPO PASSO… UN PASSO ALLA VOLTA… NELL'ATTIMO PRESENTE”. Vivere il momento, concentrarsi sulle percezioni del proprio corpo, sulle sensazioni libere dal pensiero, è restituito da Giangiacomo Montemurro con l’osservazione di particolari resi in modo talmente dettagliato da dar vita a un effetto pittorico, dove la luce si sofferma su ogni singola ruga, goccia di sudore, macchia d’asfalto, tanto che solo da una visione da lontano l’immagine si ricompone. Neri intensi s’interfacciano con dettagli che sembrano scaturiti da pennelli di diversa fattura, dalle barbe della puntasecca o dalla durezza del bulino, dai giochi di luci e sfumature dell’acquaforte o dall’effetto liquido della china o dell’acquerello. Il risultato degli scatti è ben lontano dagli esiti della fotografia digitale; si avvicina piuttosto ad alcuni effetti che venivano ottenuti con la camera oscura. L’osservazione è motivo portante del linguaggio fotografico, e in Giangiacomo, la cui passione artistica è elemento quasi atavico che l’accompagna sin da bambino, si concretizza col soffermarsi sui volti delle persone, che deriva da una curiosità e forse fascino per il genere umano espresso con uno stile spontaneo, la stessa spontaneità con cui l’artista guarda ciò che lo circonda”. (Laura Cianfarani)
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