Dietro l'obiettivo. Piergiorgio Branzi
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Dietro l'obiettivo. Piergiorgio Branzi, Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art
Dal 11 Gennaio 2013 al 17 Gennaio 2013
Lucca
Luogo: Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art
Indirizzo: via della Fratta 36
Orari: da martedì a domenica 10-19
Curatori: Alessandro Romanini, Maurizio Vanni
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0583 571712
E-Mail info: info@luccamuseum.com
Sito ufficiale: http://www.luccamuseum.com
Sesto appuntamento al Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art con la rassegna video “Dietro l’obiettivo”. Dall’11 al 17 gennaio 2013 il video focus approfondisce la figura del noto fotografo fiorentino Piergiorgio Branzi (1928). L’eclettismo stilistico e tecnico hanno caratterizzato la sua lunga e variegata carriera artistica e documentaristica, ed è proprio questa duttilità che lo porta negli ultimi anni a sperimentare le potenzialità delle tecniche digitali.
Branzi si forma nella tradizione figurativa fiorentina, identificandosi con la linea del “realismo-formalista” e a partire dagli anni ’50 trasporta questa sua formazione nell’ambito fotografico. Famosi i suoi viaggi in moto lungo l’Italia, con i quali documenta l’esplosione della società di massa della penisola, collaborando stabilmente con “Il Mondo” di Pannunzio. Alla fine degli anni ’50 abbandonati gli studi di giurisprudenza, lavora per la Rai. Nel 1962 Enzo Biagi gli affida il ruolo di corrispondente da Mosca, dove rimarrà per quattro anni. Questo incarico lo porterà a riprendere con solerzia l’attività fotografica.
Nel 1966 si trasferisce a Parigi dove, sempre come corrispondente per la Rai, documenterà gli episodi salienti del maggio del ’68 francese, a cui faranno seguito documentari e foto reportage in Asia, Europa e Africa. Dopo l’esperienza moscovita si cimenterà con la pittura e l’incisione, ricerche che poi trasporterà nella fotografia. La metà degli anni ’90 vedono Branzi documentare fotograficamente i luoghi pasoliniani.
“Dietro l’obiettivo” è un ciclo di otto documentari, a cura di Alessandro Romanini e Maurizio Vanni, che si avvicendano ogni venerdì fino al 3 febbraio 2013 e che vede protagonisti i più grandi interpreti della fotografia contemporanea: Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Mimmo Jodice, Ferdinando Scianna, Piergiorgio Branzi, Maurizio Galimberti, Annie Leibovitz.
Branzi si forma nella tradizione figurativa fiorentina, identificandosi con la linea del “realismo-formalista” e a partire dagli anni ’50 trasporta questa sua formazione nell’ambito fotografico. Famosi i suoi viaggi in moto lungo l’Italia, con i quali documenta l’esplosione della società di massa della penisola, collaborando stabilmente con “Il Mondo” di Pannunzio. Alla fine degli anni ’50 abbandonati gli studi di giurisprudenza, lavora per la Rai. Nel 1962 Enzo Biagi gli affida il ruolo di corrispondente da Mosca, dove rimarrà per quattro anni. Questo incarico lo porterà a riprendere con solerzia l’attività fotografica.
Nel 1966 si trasferisce a Parigi dove, sempre come corrispondente per la Rai, documenterà gli episodi salienti del maggio del ’68 francese, a cui faranno seguito documentari e foto reportage in Asia, Europa e Africa. Dopo l’esperienza moscovita si cimenterà con la pittura e l’incisione, ricerche che poi trasporterà nella fotografia. La metà degli anni ’90 vedono Branzi documentare fotograficamente i luoghi pasoliniani.
“Dietro l’obiettivo” è un ciclo di otto documentari, a cura di Alessandro Romanini e Maurizio Vanni, che si avvicendano ogni venerdì fino al 3 febbraio 2013 e che vede protagonisti i più grandi interpreti della fotografia contemporanea: Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Mimmo Jodice, Ferdinando Scianna, Piergiorgio Branzi, Maurizio Galimberti, Annie Leibovitz.
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