Oltremura. Maria Stuarda Varetti. Tra storia, pittura e sogno
Dal 11 Settembre 2013 al 27 Ottobre 2013
Lucca
Luogo: Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Indirizzo: via della Fratta 36
Orari: da martedì a domenica 10-19
Curatori: Maurizio Vanni
Enti promotori:
- Provincia di Lucca
- Ciscu
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0583 492180
E-Mail info: info@luccamuseum.com
Sito ufficiale: http://www.luccamuseum.com/
Si inaugura martedì 10 settembre alle ore 18 al Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art la mostra “OLTREMURA. Maria Stuarda Varetti. Tra storia, pittura e sogno”, a cura di Maurizio Vanni, ideata in occasione delle celebrazioni dei “500 anni delle Mura di Lucca”. Quattordici opere a tema dell’artista lucchese saranno ospitate nelle Sale Lounge e Underground fino al 27 ottobre 2013 (ingresso libero). Un’altra sezione della mostra sarà visitabile dal 28 settembre al 27 ottobre 2013 presso la Fondazione Banca del Monte di Lucca.
La mostra, promossa dalla Provincia di Lucca e dal Ciscu, è realizzata in collaborazione con SAT-Aeroporto “Galileo Galilei” Pisa, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Banca Carige, Banca del Monte di Lucca, Gesam Gas, Assindustria Lucca, Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti, Lions Club Lucca Host, Lions Club Lucca Le Mura, con il contributo di Il Ciocco, Manifatture Sigaro Toscano, Oleificio Rocchi, Plexidea, e con il patrocinio dell’Opera delle Mura di Lucca e del Lu.C.C.A.
L’esposizione parte dal presupposto dell’importanza della tradizione e del passato per un territorio, come quello lucchese, che detiene una storia millenaria e che può essere scoperto e ri-scoperto, in modo originale e non convenzionale, grazie alle arti della nostra contemporaneità. L’occasione è offerta proprio dal cinquecentesimo anniversario dell’inizio del cantiere dell’ultima cerchia muraria: una struttura architettonica imponente, maestosa, unica nel suo genere, che ha protetto chi viveva al suo interno e che ha, inevitabilmente, condizionato l’esistenza di chi ci è cresciuto. E risponde al desiderio di far conoscere la città in modo nuovo e dinamico, con il coinvolgimento di un’artista che si è formata culturalmente a Lucca, pur avendo avuto alcune rilevanti esperienze internazionali, che ha dedicato buona parte della sua vita alla pittura e che si è messa in gioco con un corpus di opere che affrontano in maniera insolita il tema delle Mura.
“OltreMura” non è una semplice mostra, ma un’istallazione-racconto, una sorta di favola improbabile, ma plausibile legata a un monumento di importanza mondiale, vero simbolo della città di Lucca. Per rendere accattivante la narrazione pittorica, la Varetti ha utilizzato personaggi atipici, certamente inconsueti: le pecore. Un soggetto in realtà desunto da alcuni documenti d’archivio del XVI e XVII secolo nei quali risultava essere argomento di tanti contenziosi per i pascoli sugli spalti delle Mura. Ne sono scaturite proposte artistiche ironiche, impertinenti e originali, ma anche suggestive, maieutiche e di grande impatto visivo ed emotivo manifestato con bozzetti e dipinti ad olio.
Per rendere ancora più forte il legame tra la proposta artistica della Varetti e Lucca, la mostra sarà dislocata su due differenti sedi, che documentano tre momenti emblematici del suo lavoro a tema: La Genesi (bozzetti), L’Evoluzione (legame fisico ed emotivo con le Mura) e L’Epilogo (relazione cerebrale e contemporanea con la cerchia muraria). Due percorsi segnico-cromatici differenti e auto-referenziali, ma al tempo stesso complementari ed esaustivi ubicati in due strutture diverse e scansionate da momenti contigui di tempo: il Lu.C.C.A., negli spazi del Lu.C.C.A. Lounge e Underground (Genesi ed Evoluzione), e la sede della Fondazione Banca del Monte di Lucca (L’Epilogo).
Nata a Lucca nel 1938, si diploma dapprima all’Istituto d’Arte “A. Passaglia” di Lucca e, dopo il conseguimento della maturità all’Istituto d’Arte di Chiavari, all’Accademia di Belle Arti di Firenze (Scenografia) per poi specializzarsi in Conservatore delle Opere d’Arte con Carlo Ludovico Ragghianti all’Università di Pisa. Sta per conseguire la laurea in Filosofia all’Università di Pisa.
Già all’età di quindici anni vince ex aequo un prestigioso concorso nazionale indetto dal Centro Democratico di Cultura e Documentazione a Roma. In seguito vincerà altri premi e sarà presente a Venezia, nel 1958 e 1959, all’interno di mostre di Scenografia, in occasione della mostra del Cinema. Trasferitasi giovanissima in Somalia, vive per alcuni anni nella regione del Basso Giuba (Sud Somalia). Ciò non le impedisce di continuare a studiare in Italia, all’Accademia di Belle Arti di Firenze, e al termine del corso di studi, di insegnare nelle scuole medie, nei licei italiani, e poi in quello somalo di Mogadiscio. A Mogadiscio, al di là dell’insegnamento, inizia a lavorare per la Presidenza della Repubblica: esegue cicli di decorazioni per le abitazioni dei Ministri.
Dalla Presidenza della Repubblica somala è anche incaricata degli arredamenti delle case degli ospiti e deve intervenire ogni volta che arriva una delegazione di importanza internazionale (Presidente americano Johnson, Ciu en Lai dalla Cina, Re Faisal dall’Arabia Saudita, Moro e Fanfani dall’Italia, e molti altri). Sempre per lo Stato somalo esegue alcune serie di francobolli che vengono pubblicati su riviste di tutto il mondo. Il soggiorno in Somalia si interrompe per motivi familiari e politici dopo undici anni, nel 1971, poco dopo la rivoluzione fatta dai Russi che portò Siad Barre al governo del Paese. Siad Barre la reintegra in un lavoro ministeriale come Capo Dipartimento al Ministero del Turismo. Il clima politico resta comunque pesante e Maria Stuarda si trova a dover tornare in Italia dove riprende a insegnare prima all’Istituto d’Arte “Stagio Stagi” di Pietrasanta e poi all’Istituto d’Arte “A. Passaglia” e al Liceo Artistico di Lucca. In Italia prosegue la specializzazione iniziata negli ultimi anni di permanenza in Somalia presso l’Università di Pisa, alla Facoltà di Lettere e Filosofia, Scuola Speciale per Storici dell’Arte medioevale e moderna, seguendo un corso voluto da Carlo Ludovico Ragghianti per preparare gli specialisti in Conservazione delle Opere d’Arte.
Contemporaneamente torna ad esporre i propri lavori iniziando con una mostra a Ferrara dove è notata dal direttore di Palazzo dei Diamanti che in seguito la farà esporre nel Centro di Attività Visive di Palazzo dei Diamanti. Intraprende rapporti con prestigiose gallerie italiane come la Galleria Gianferrari di Milano, Il Bisonte di Firenze, Forni di Bologna, con quest’ultima lavora esclusivamente per il Giappone. Espone in molte città italiane ed è inclusa nel gruppo di artisti scelti dal critico Pier Carlo Santini, con cui parteciperà per vent’anni a molte mostre sul territorio nazionale. Porterà avanti anche una collaborazione con un’industria tedesca, la Seltman di Waiden, con la quale per la griffe “Nuovi Segni” eseguirà per circa quindici anni progetti di decori per pezzerie da tavola in porcellana. Con questi lavori ha avuto in permanenza fino al 1997 una vetrina presso Harrod’s di Londra e El Corte Ingles in Spagna.
Dal 1998 al 2004 lavora in America presso alcune gallerie a Chicago e a Napa. Si susseguono una serie di esposizioni sia in Italia che all’estero tra cui: Galleria Portals a Chicago (2002), Rocca Ariostesca di Castelnuovo Garfagnana (2003), Galleria Vieleers di Amsterdam (2004), Presidenza del Consiglio della Regione Toscana a Firenze (2006), Galleria Fiumano Fine Art a Londra (2007), International Art Fair di Londra (dal 2008 al 2011), Fondazione Lazzareschi di Porcari (2008). Nel 2009 Nicola Fanini e Roberto Moliterni realizzano il documentario, prodotto da Visual Thinking, La vita è altrove. Maria Stuarda Varetti.
La mostra, promossa dalla Provincia di Lucca e dal Ciscu, è realizzata in collaborazione con SAT-Aeroporto “Galileo Galilei” Pisa, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Banca Carige, Banca del Monte di Lucca, Gesam Gas, Assindustria Lucca, Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti, Lions Club Lucca Host, Lions Club Lucca Le Mura, con il contributo di Il Ciocco, Manifatture Sigaro Toscano, Oleificio Rocchi, Plexidea, e con il patrocinio dell’Opera delle Mura di Lucca e del Lu.C.C.A.
L’esposizione parte dal presupposto dell’importanza della tradizione e del passato per un territorio, come quello lucchese, che detiene una storia millenaria e che può essere scoperto e ri-scoperto, in modo originale e non convenzionale, grazie alle arti della nostra contemporaneità. L’occasione è offerta proprio dal cinquecentesimo anniversario dell’inizio del cantiere dell’ultima cerchia muraria: una struttura architettonica imponente, maestosa, unica nel suo genere, che ha protetto chi viveva al suo interno e che ha, inevitabilmente, condizionato l’esistenza di chi ci è cresciuto. E risponde al desiderio di far conoscere la città in modo nuovo e dinamico, con il coinvolgimento di un’artista che si è formata culturalmente a Lucca, pur avendo avuto alcune rilevanti esperienze internazionali, che ha dedicato buona parte della sua vita alla pittura e che si è messa in gioco con un corpus di opere che affrontano in maniera insolita il tema delle Mura.
“OltreMura” non è una semplice mostra, ma un’istallazione-racconto, una sorta di favola improbabile, ma plausibile legata a un monumento di importanza mondiale, vero simbolo della città di Lucca. Per rendere accattivante la narrazione pittorica, la Varetti ha utilizzato personaggi atipici, certamente inconsueti: le pecore. Un soggetto in realtà desunto da alcuni documenti d’archivio del XVI e XVII secolo nei quali risultava essere argomento di tanti contenziosi per i pascoli sugli spalti delle Mura. Ne sono scaturite proposte artistiche ironiche, impertinenti e originali, ma anche suggestive, maieutiche e di grande impatto visivo ed emotivo manifestato con bozzetti e dipinti ad olio.
Per rendere ancora più forte il legame tra la proposta artistica della Varetti e Lucca, la mostra sarà dislocata su due differenti sedi, che documentano tre momenti emblematici del suo lavoro a tema: La Genesi (bozzetti), L’Evoluzione (legame fisico ed emotivo con le Mura) e L’Epilogo (relazione cerebrale e contemporanea con la cerchia muraria). Due percorsi segnico-cromatici differenti e auto-referenziali, ma al tempo stesso complementari ed esaustivi ubicati in due strutture diverse e scansionate da momenti contigui di tempo: il Lu.C.C.A., negli spazi del Lu.C.C.A. Lounge e Underground (Genesi ed Evoluzione), e la sede della Fondazione Banca del Monte di Lucca (L’Epilogo).
Nata a Lucca nel 1938, si diploma dapprima all’Istituto d’Arte “A. Passaglia” di Lucca e, dopo il conseguimento della maturità all’Istituto d’Arte di Chiavari, all’Accademia di Belle Arti di Firenze (Scenografia) per poi specializzarsi in Conservatore delle Opere d’Arte con Carlo Ludovico Ragghianti all’Università di Pisa. Sta per conseguire la laurea in Filosofia all’Università di Pisa.
Già all’età di quindici anni vince ex aequo un prestigioso concorso nazionale indetto dal Centro Democratico di Cultura e Documentazione a Roma. In seguito vincerà altri premi e sarà presente a Venezia, nel 1958 e 1959, all’interno di mostre di Scenografia, in occasione della mostra del Cinema. Trasferitasi giovanissima in Somalia, vive per alcuni anni nella regione del Basso Giuba (Sud Somalia). Ciò non le impedisce di continuare a studiare in Italia, all’Accademia di Belle Arti di Firenze, e al termine del corso di studi, di insegnare nelle scuole medie, nei licei italiani, e poi in quello somalo di Mogadiscio. A Mogadiscio, al di là dell’insegnamento, inizia a lavorare per la Presidenza della Repubblica: esegue cicli di decorazioni per le abitazioni dei Ministri.
Dalla Presidenza della Repubblica somala è anche incaricata degli arredamenti delle case degli ospiti e deve intervenire ogni volta che arriva una delegazione di importanza internazionale (Presidente americano Johnson, Ciu en Lai dalla Cina, Re Faisal dall’Arabia Saudita, Moro e Fanfani dall’Italia, e molti altri). Sempre per lo Stato somalo esegue alcune serie di francobolli che vengono pubblicati su riviste di tutto il mondo. Il soggiorno in Somalia si interrompe per motivi familiari e politici dopo undici anni, nel 1971, poco dopo la rivoluzione fatta dai Russi che portò Siad Barre al governo del Paese. Siad Barre la reintegra in un lavoro ministeriale come Capo Dipartimento al Ministero del Turismo. Il clima politico resta comunque pesante e Maria Stuarda si trova a dover tornare in Italia dove riprende a insegnare prima all’Istituto d’Arte “Stagio Stagi” di Pietrasanta e poi all’Istituto d’Arte “A. Passaglia” e al Liceo Artistico di Lucca. In Italia prosegue la specializzazione iniziata negli ultimi anni di permanenza in Somalia presso l’Università di Pisa, alla Facoltà di Lettere e Filosofia, Scuola Speciale per Storici dell’Arte medioevale e moderna, seguendo un corso voluto da Carlo Ludovico Ragghianti per preparare gli specialisti in Conservazione delle Opere d’Arte.
Contemporaneamente torna ad esporre i propri lavori iniziando con una mostra a Ferrara dove è notata dal direttore di Palazzo dei Diamanti che in seguito la farà esporre nel Centro di Attività Visive di Palazzo dei Diamanti. Intraprende rapporti con prestigiose gallerie italiane come la Galleria Gianferrari di Milano, Il Bisonte di Firenze, Forni di Bologna, con quest’ultima lavora esclusivamente per il Giappone. Espone in molte città italiane ed è inclusa nel gruppo di artisti scelti dal critico Pier Carlo Santini, con cui parteciperà per vent’anni a molte mostre sul territorio nazionale. Porterà avanti anche una collaborazione con un’industria tedesca, la Seltman di Waiden, con la quale per la griffe “Nuovi Segni” eseguirà per circa quindici anni progetti di decori per pezzerie da tavola in porcellana. Con questi lavori ha avuto in permanenza fino al 1997 una vetrina presso Harrod’s di Londra e El Corte Ingles in Spagna.
Dal 1998 al 2004 lavora in America presso alcune gallerie a Chicago e a Napa. Si susseguono una serie di esposizioni sia in Italia che all’estero tra cui: Galleria Portals a Chicago (2002), Rocca Ariostesca di Castelnuovo Garfagnana (2003), Galleria Vieleers di Amsterdam (2004), Presidenza del Consiglio della Regione Toscana a Firenze (2006), Galleria Fiumano Fine Art a Londra (2007), International Art Fair di Londra (dal 2008 al 2011), Fondazione Lazzareschi di Porcari (2008). Nel 2009 Nicola Fanini e Roberto Moliterni realizzano il documentario, prodotto da Visual Thinking, La vita è altrove. Maria Stuarda Varetti.
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