THE SCULPTURE SHOW. Peter Simon Mühlhäußer, Alex Rane, Kelly Robert, Bruno Walpoth

Bruno Walpoth, Meret 3 (det.5), 2022, noce, cm. 47x38x25
Dal 25 Giugno 2022 al 07 Agosto 2022
Pietrasanta | Lucca
Luogo: Accesso Galleria
Indirizzo: Via del Marzocco 68-70
Orari: da lunedì a giovedì 18-23; venerdì e sabato 10:30-12 / 18-24; domenica 10:30-12 / 18-23
Costo del biglietto: ingresso gratuito.
Telefono per informazioni: +39 340 410 4004
E-Mail info: info@accessogalleria.com
Sito ufficiale: http://www.accessogalleria.com
È interamente dedicata alla scultura la mostra che la Accesso Galleria di Pietrasanta propone per la stagione estiva 2022: sono infatti quattro gli scultori figurativi protagonisti della collettiva “The Sculpture Show”, esposta dal 26 giugno al 7 agosto 2022.
Peter Simon Mühlhäußer, Alex Rane, Kelly Robert e Bruno Walpoth presentano un nucleo di circa dieci opere di medie e grandi dimensioni, in bronzo, marmo, terraglia, legno e sabbia, realizzate appositamente per l’esposizione a partire dall’invito della stessa galleria a creare sculture che li allontanassero dalla loro “comfort zone” per dare alla luce pezzi inusuali e innovativi.
La spinta a muoversi su territori nuovi è stata interpretata da ciascun artista in modi differenti: chi ha rivoluzionato i propri soggetti, chi ha sperimentato sui materiali, chi sulle dimensioni.
Sulle grandi misure ha per esempio lavorato l’artista tedesco Peter Simon Mühlhäußer che in mostra presenta tre sculture di cui due calchi in bronzo ondulato e un’opera in sabbia, la più grande mai creata dall’artista.
Nelle nuove sculture si ritrovano però anche alcuni punti fermi del suo stile: la necessità di raccontare attraverso di esse una storia o di riflettere su un tema di attualità, oppure di concentrarsi talvolta sulla pura armonia estetica delle forme sperimentando nuovi materiali in modo che risultino sempre funzionali al messaggio che l’opera intende trasmettere.
L’elemento di novità nelle opere del newyorchese Alex Rane è rappresentato dalle posizioni inconsuete che per questa occasione ha fatto assumere alle sue figure. Una delle due sculture in marmo è inusualmente seduta, quasi compressa in se stessa, ed è affiancata a una scultura in piedi che risulta così spiccare in modo esagerato. Da sempre, del resto, Rane indaga con il suo lavoro la gestualità esprimendo attraverso di essa la sua personale visione della spiritualità.
Per la prima volta nel suo percorso artistico Kelly Robert dà vita a un soggetto dalle sembianze maschili. Come nelle sue sculture femminili, anche qui l’artista californiana esaspera forme e posture per esprimere energia e potenza: profili sinuosi si alternano a repentini spigoli che guidano lo sguardo dell’osservatore lungo la silhouette delle forme da lei create.
Il colore, spesso vivace, asseconda il messaggio di forza e vitalità che Robert intende lanciare con il suo lavoro.
Si reinventa nei materiali lo scultore trentino Bruno Walpoth che espone a Pietrasanta due sculture, di cui una a grandezza naturale, che accostano al legno, suo materiale d’elezione, la carta cinese.
Come nel lavoro degli altri autori presenti in mostra, anche in Walpoth l’elemento di novità si affianca a una continuità nella poetica e nello stile: nelle opere in mostra si ritrovano infatti quella caratteristica introspezione e distanza psicologica per cui le figure di Walpoth sono già note e amate dal pubblico.
Accompagna l’esposizione un catalogo, con le immagini delle opere in mostra e apparati bio-bibliografici aggiornati.
Opening sabato 25 giugno, ore 19
Peter Simon Mühlhäußer, Alex Rane, Kelly Robert e Bruno Walpoth presentano un nucleo di circa dieci opere di medie e grandi dimensioni, in bronzo, marmo, terraglia, legno e sabbia, realizzate appositamente per l’esposizione a partire dall’invito della stessa galleria a creare sculture che li allontanassero dalla loro “comfort zone” per dare alla luce pezzi inusuali e innovativi.
La spinta a muoversi su territori nuovi è stata interpretata da ciascun artista in modi differenti: chi ha rivoluzionato i propri soggetti, chi ha sperimentato sui materiali, chi sulle dimensioni.
Sulle grandi misure ha per esempio lavorato l’artista tedesco Peter Simon Mühlhäußer che in mostra presenta tre sculture di cui due calchi in bronzo ondulato e un’opera in sabbia, la più grande mai creata dall’artista.
Nelle nuove sculture si ritrovano però anche alcuni punti fermi del suo stile: la necessità di raccontare attraverso di esse una storia o di riflettere su un tema di attualità, oppure di concentrarsi talvolta sulla pura armonia estetica delle forme sperimentando nuovi materiali in modo che risultino sempre funzionali al messaggio che l’opera intende trasmettere.
L’elemento di novità nelle opere del newyorchese Alex Rane è rappresentato dalle posizioni inconsuete che per questa occasione ha fatto assumere alle sue figure. Una delle due sculture in marmo è inusualmente seduta, quasi compressa in se stessa, ed è affiancata a una scultura in piedi che risulta così spiccare in modo esagerato. Da sempre, del resto, Rane indaga con il suo lavoro la gestualità esprimendo attraverso di essa la sua personale visione della spiritualità.
Per la prima volta nel suo percorso artistico Kelly Robert dà vita a un soggetto dalle sembianze maschili. Come nelle sue sculture femminili, anche qui l’artista californiana esaspera forme e posture per esprimere energia e potenza: profili sinuosi si alternano a repentini spigoli che guidano lo sguardo dell’osservatore lungo la silhouette delle forme da lei create.
Il colore, spesso vivace, asseconda il messaggio di forza e vitalità che Robert intende lanciare con il suo lavoro.
Si reinventa nei materiali lo scultore trentino Bruno Walpoth che espone a Pietrasanta due sculture, di cui una a grandezza naturale, che accostano al legno, suo materiale d’elezione, la carta cinese.
Come nel lavoro degli altri autori presenti in mostra, anche in Walpoth l’elemento di novità si affianca a una continuità nella poetica e nello stile: nelle opere in mostra si ritrovano infatti quella caratteristica introspezione e distanza psicologica per cui le figure di Walpoth sono già note e amate dal pubblico.
Accompagna l’esposizione un catalogo, con le immagini delle opere in mostra e apparati bio-bibliografici aggiornati.
Opening sabato 25 giugno, ore 19
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