Materia e Geometria. L’istinto e la ragione
Dal 13 Marzo 2021 al 25 Marzo 2021
Mantova
Luogo: Arianna Sartori Arte e Object Design
Indirizzo: Via Cappello 17
Orari: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Chiuso festivi
Telefono per informazioni: +39 0376 324260
Ideato da Mario Lanzione, organizzato da Pippo Cosenza e con un testo critico di Andrea Baffoni, in collaborazione con le Gallerie d’Arte “Arianna Sartori Arte e Object Design” di Mantova, “Spazio 121” di Perugia e “Arte/Studio - Gallery” di Benevento, l’evento artistico “MATERIA E GEOMETRIA. L’istinto e la ragione” è finalizzato a condividere, con dieci artisti operanti tra l’Umbria, il Lazio, la Campania e la Puglia, le poetiche comuni tra l’Informale e l’Astrattismo Geometrico. La rassegna che, tra l’altro, ha anche un carattere generazionale e raccoglie le opere di: Pippo Cosenza (Perugia), Giuseppe Cotroneo (Benevento), Carmine Di Ruggiero (Napoli); Donato Izzo (Roma), Mario Lanzione (Benevento), Fabio Mariacci (Città di Castello), Achille Quadrini (Frosinone), Myriam Risola (Bari), Antonio Salzano (Nocera Superiore) e Matteo Sarro (Benevento), si ripropone di esprimere nuovi valori umanistici mediante l’espressione aniconica dell’arte che ricerca e indaga, nel “non-visibile”, i misteri del Cosmo e dell’esistenza umana attraverso la spiritualità e la sensibilità interiore dell’uomo.
Pippo Cosenza è nato a Palermo nel 1942. Si è laureato a Palermo in Ingegneria Nucleare e all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia in Tecniche della Scultura. Vive a Perugia e lavora a Lacugnano Perugia. Luce, colore, segno. Per inserire le forze visive in un linguaggio rigorosamente mentale, in un gioco pittorico tra cromatismi luminosi e impasti materici. E oltre il colore il simbolo, immagini misteriose, quasi alchemiche, che diventano simboli segreti da decodificare. Di questo – colore, materia, gesto, luce e simbolo- si nutre l’arte di Pippo Cosenza che lavora la tela con energia e sintesi gestuale, attraverso stratificazioni materiche, dilatando e complicando lo spazio con tagli e inserti coloristici, così lo spazio non è più una dimensione prospettica o fisica, quanto una dimensione del sogno, della memoria e della luce. Con frequenti esposizioni in personali e collettive Cosenza tende a sollecitare la sua maturità artistica a sempre fare meglio e di più. Con l’intento di sperimentare tutte le insorgenze umane, ideali, spirituali ed artistiche.
Giuseppe Cotroneo, nato a Benevento nel 1951 si diploma al Liceo Artistico e conclude gli studi al corso di scultura dell’Accademia di Belle Arti. E’ stato docente di Discipline Plastiche per i Licei Artistici. Partecipa a diverse collettive, personali e alla Quadriennale di Roma del 1973. Ha esposto al Circolo Nautico di Napoli e alla Galleria d’arte “Bovara” di Lecco. Dal 2012, con l’Expo Arte di Bari e la collettiva sui percorsi storici dell’arte in Campania (dal 1950 al 2010) entra a far parte dell’Arte/Studio-Gallery di Benevento. Con Lanzione e Salzano, è fondatore del “Gruppo Astrattismo Totale” con il quale espone, nel 2013, alla Galleria d’Arte Contemporanea “Recò” di Città di Castello; Nel 2014, e al Museo delle Arti Applicate di Nocera S. (Sa); al Museo del Presente di Rende (Cosenza); alle Civiche Raccolte d’Arte del Palazzo Marliani Cicogna di Busto Arsizio (Va) e, nel 2019, alla Galleria di Arianna Sartori di Mantova. Partecipa a mostre collettive in Portogallo e in Spagna e, nel 2018, presentata da Francesco Gallo, viene organizzata una sua mostra antologica alla Rocca dei Rettori di Benevento. Vive e lavora a Benevento.
Carmine Di Ruggiero nasce a Napoli nel 1934. E’ stato titolare di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e direttore delle Accademie di Belle Arti di Catanzaro e di Napoli. Nel 1964 è invitato al Padiglione Italia della Biennale Internazionale d’Arte Moderna di Venezia e, nel 1976, è tra i fondatori del Gruppo Geometria e Ricerca. Nel 1982 il Museo D. A. C. Pignatelli di Napoli gli dedica un’importante antologica. Dal 1997 partecipa al ciclo di mostre con il Gruppo Gener-azioni. Nel 2000, a cura di Angela Tecce, alla mostra “Il rinnovamento della pittura in Italia”, Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Ha esposto negli Stati Uniti, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Portogallo, Svizzera, Germania, Austria, Tunisia ed Egitto dove vince il primo premio alla 5* Biennale del Mediterraneo. Le sue opere figurano, tra gli altri, presso il Museo di Capodimonte e al Museo del Novecento di Castel Sant’Elmo di Napoli, il Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea di Torino, l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Pisa, il Museo d’Arte Contemporanea di Chamalieres a Clermont Ferrand e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Del 2018 è la mostra negli spazi del PAN di Napoli dal titolo “Carmine Di Ruggiero. Opere1955-2015” e, del 2019 è la donazione da parte dell’artista dell’opera Crocifissione al Museo di Capodimonte di Napoli. Vive e lavora a Napoli.
Donato Izzo è nato a Benevento nel 1990 dove si è diplomato al Liceo Artistico Statale. Dal 2017 è entrato a fare parte dell' Arte/Studio Gallery di Benevento esponendo, nel 2018, con il testo critico di Giovanni Cardone e Mario Lanzione, quest’ultimo fondatore ed ideatore del gruppo “Astrattismo Totale” di cui ne ha abbracciato la filosofia ed il messaggio artistico. Nel 2019 con il “ Gruppo giovani per L’astrattismo Totale” ha esposto alle scuderie di Villa Favorita di Ercolano e al Museo di Praia a Mare (Cs). Ha partecipato ad altre collettive come “Un’Eco per tutti” alla Rocca dei rettori di Benevento e, sempre nel 2018, al Premio Borgo di Roma. Nel 2020 aderisce ad “Ars Virus Est” di Napoli, espone al Museo del Calzado ad Alicante in Spagna. Nella pittura di Izzo, la componente materica occupa un ruolo caratterizzante che, però, con l’inserimento della geometria, crea un equilibrio e di fusione tra la poetica razionale e quella irrazionale, tipica dell'Astrattismo Totale. Attualmente vive e lavora a Roma nel campo del restauro di mobili antichi. Una professione che incide molto nella tecnica di Donato, per i frammenti di legno antico che, tracce del passato, vengono recuperati e restituiti come opera d’arte.
Mario Lanzione, nato a S. Egidio M.A. nel 1951, ha studiato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti. E’ ideatore e teorico del Movimento “Astrattismo Totale”, con l’intento di coniugare l’Informale con l’Astrattismo Geometrico. Ha aderito a gruppi con i maggiori esponenti dell’Arte Astratta in Campania tra i quali “Generazioni”. Ideatore e promotore di performances e rassegne di mail-art, nel 2012, è tra i fondatori del “Gruppo Astrattismo Totale” con il quale espone alla galleria “Recò” di Città di Castello e nei Musei d’arte di Nocera S. (Sa), di Rende (Cs), di Busto Arsizio (Va) e alla galleria “A. Sartori” di Mantova. Con mostre nelle maggiori città Italiane e all’estero ( Miami, Tokyo, Mendoza, San Juan ,Buenos Aires, Istanbul, Salisburgo, Innsbruck, Zurigo, Berlino…), il suo lavoro è riportato dalle più importanti case editrici tra le quali, “La pittura in Italia…” curato da Crispolti:, dell’Electa. Nel 2016, il FRAC di Baronissi ospita una sua mostra antologica curata da Bignardi. Seguono le mostre personali alla galleria 121 di Perugia e, in Spagna, ad Elda e al Museo “Castillo Forteleza” de Santa Pola. E’, del 2018, l’antologica al Museo ARCOS di Benevento curata da F.Creta. Vive e lavora a Benevento.
Fabio Mariacci nasce nel 1957 a Città di Castello (PG) 06012, dove vive e lavora in località S. Donino 3. Dagli anni '70, svolge l’attività grafica e pittorica con mostre collettive e personali che lo portano in contatto con i maestri Dorazio e Nuvolo. Negli anni 90 realizza le scenografie per le rievocazioni teatrali storiche della Sacra Spina di Montone (PG) e del Rinascimento al Borgo in Sansepolcro (AR). Per il Comune di Città di Castello collabora alla creazione dell’annuale Mostra del Libro e di mostre di arte applicata all’interno della manifestazione Artemobile. Ha realizzato mostre collaterali per il Festival delle Nazioni di Città di Castello. E’ autore, nel 2000 e 2001, dello stendardo per il secolare Palio della Balestra di Sansepolcro. Nel 1996 espone alla 1°Fiera internazionale MIART di Milano. La galleria Immaginaria di Firenze lo presenta nelle Fiere di Gand 2007, Innsbruck 2008, Vilnius2018. Collabora da almeno un trentennio con la storica Tipografia di Città di Castello Grifani-Donati (fondata nel 1799) alla realizzazione di litografie su pietra ed alla creazione di eventi culturali legati al mondo della stampa. Coopera con il gruppo Artefare di Città di Castello e, con una personale del 2012 all’Arte/Studio-Gallery di Benevento, Collabora con il Movimento “Astrattismo Totale”.
Achille Quadrini nasce a Frosinone dove vive e lavora. Personalità eclettica si interessa oltre che di pittura anche di scultura, fotografia e restauro. La sua mano conquista tessiture ed orditi di panorami reali, ma anche immaginati, e visioni si sospendono, tra sogno ed emozione. Il “focus” dell’azione pittorica dell’artista prende spunto da vene intimistiche per calare, poi, il suo interesse sulle odierne umane vicende, tangendo una chiave più vicina all’astrazione. A Milano è nel gruppo “Post Spazialista”, di cui è fondatore insieme allo scultore Umberto Esposti; partecipa alla 54° Biennale di Venezia. L’artista proviene da un fermento di esposizioni nazionali ed estere riscontrando meriti artistici e istituzionali. Troviamo le sue opere in luoghi privati nazionali ed esteri e in luoghi di esposizione prestigiosi quali Ambasciate, Musei ed in Vaticano.
Myriam Risola è nata a Bari nel 1954, ove vive ed opera. Dopo gli studi al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Bari, partecipa a un master di specializzazione e formazione artistica ed è stata docente di arte e immagine presso la Scuola “Carlo Levi” di Bari. Nel 1975 ha inizio la prima esperienza artistica con la partecipazione al Premio Lubiam, dove ne esce vincitrice. Nel 1983 la sua prima mostra, presso la Galleria " La cooperativa" di Bari, a cura di Mimmo Conenna. Nel 1984 in occasione dell'Expo Arte di Bari viene segnalata da Enrico Crispoldi per la partecipazione alla quadriennale di Roma del 1986 e da allora, la sua attività artistica è caratterizzata da mostre personali e collettive in Italia e all'estero. É esponente dell'Arte Astratto-Concettuale ed attiva nel gruppo di ricerca “Fabbrica dell’Arte” – Bari. Nel 2013 partecipa alla Biennale di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2014 mostra personale, a cura di R. Pinto, all’Arte/Studio – Gallery di Benevento e alla triennale di Roma a cura di Achille Bonito Oliva. Nel 2017 espone presso la Galleria il Triangolo di Cosenza. Nel 2019, “Infinite Time” Galleria Ferrara di Matera e “Mater Mediterranea” presso la Grande Moschea di Roma. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.
Antonio Salzano, sin da piccolo ha mostrato interesse per il disegno e la pittura. Pur non avendo avuto un maestro, essendo autodidatta, si è formato nelle assidue visite ai musei e gallerie d’arte, rafforzando sempre di più la sua vocazione artistica. Sin da giovane ha frequentato amici artisti e poeti con cui ha condiviso i primi eventi culturali. Negli anni giovanili, insieme alla sua personale ricerca, ha prodotto molta pittura figurativa, eseguendo anche molte copie di maestri del passato. La sua pittura fa largo uso dei colori materici e tonali con forme geometriche, costruzioni di architetture idealizzate in spazi astratti. L’astrattismo lo porta verso l’infinita bellezza, un itinerario interiore emozionante. Dal 2012, con la Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Bari e con la collettiva sui percorsi storici dell’arte in Campania (dal 1950 al 2010), è entrato a far parte dell’Artestudio - Gallery di Benevento. E’ fondatore, con Mario Lanzione e Giuseppe Cotroneo, del Gruppo Astrattismo Totale.
Matteo Sarro, nato a Benevento nel 1996, dopo aver conseguito il diploma al Liceo Artistico Statale della sua città, allievo di Mario Lanzione, entra a far parte dell’Arte Studio Gallery di Benevento, dove espone, nel 2018, per la mostra “Connessioni sperimentali. Nuovi percorsi nel solco dell’Astrattismo Totale.” con il testo critico di Mario Lanzione e Giovanni Cardone. Nel 2019 espone alla Real Villa Favorita di Ercolano per la mostra “Astrattismo Totale. Radici storiche e nuovi fermenti.” con l’intervento del critico d’arte Angelo Calabrese e, per la mostra a cura di Maurizio Vitiello, al Museo d’Arte Contemporanea di Praia a Mare. Ha partecipato ad altre collettive come “Un’Eco per tutti” alla Rocca dei rettori di Benevento del 2018 e, nel 2020, alla mostra “Los Colores y Símbolos del Mediterráneo” al Museo del Calzado di Alicante in Spagna e, a Perugia, alla mostra “Abbracci d’Arte. Vive e lavora in Svizzera.
Pippo Cosenza è nato a Palermo nel 1942. Si è laureato a Palermo in Ingegneria Nucleare e all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia in Tecniche della Scultura. Vive a Perugia e lavora a Lacugnano Perugia. Luce, colore, segno. Per inserire le forze visive in un linguaggio rigorosamente mentale, in un gioco pittorico tra cromatismi luminosi e impasti materici. E oltre il colore il simbolo, immagini misteriose, quasi alchemiche, che diventano simboli segreti da decodificare. Di questo – colore, materia, gesto, luce e simbolo- si nutre l’arte di Pippo Cosenza che lavora la tela con energia e sintesi gestuale, attraverso stratificazioni materiche, dilatando e complicando lo spazio con tagli e inserti coloristici, così lo spazio non è più una dimensione prospettica o fisica, quanto una dimensione del sogno, della memoria e della luce. Con frequenti esposizioni in personali e collettive Cosenza tende a sollecitare la sua maturità artistica a sempre fare meglio e di più. Con l’intento di sperimentare tutte le insorgenze umane, ideali, spirituali ed artistiche.
Giuseppe Cotroneo, nato a Benevento nel 1951 si diploma al Liceo Artistico e conclude gli studi al corso di scultura dell’Accademia di Belle Arti. E’ stato docente di Discipline Plastiche per i Licei Artistici. Partecipa a diverse collettive, personali e alla Quadriennale di Roma del 1973. Ha esposto al Circolo Nautico di Napoli e alla Galleria d’arte “Bovara” di Lecco. Dal 2012, con l’Expo Arte di Bari e la collettiva sui percorsi storici dell’arte in Campania (dal 1950 al 2010) entra a far parte dell’Arte/Studio-Gallery di Benevento. Con Lanzione e Salzano, è fondatore del “Gruppo Astrattismo Totale” con il quale espone, nel 2013, alla Galleria d’Arte Contemporanea “Recò” di Città di Castello; Nel 2014, e al Museo delle Arti Applicate di Nocera S. (Sa); al Museo del Presente di Rende (Cosenza); alle Civiche Raccolte d’Arte del Palazzo Marliani Cicogna di Busto Arsizio (Va) e, nel 2019, alla Galleria di Arianna Sartori di Mantova. Partecipa a mostre collettive in Portogallo e in Spagna e, nel 2018, presentata da Francesco Gallo, viene organizzata una sua mostra antologica alla Rocca dei Rettori di Benevento. Vive e lavora a Benevento.
Carmine Di Ruggiero nasce a Napoli nel 1934. E’ stato titolare di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e direttore delle Accademie di Belle Arti di Catanzaro e di Napoli. Nel 1964 è invitato al Padiglione Italia della Biennale Internazionale d’Arte Moderna di Venezia e, nel 1976, è tra i fondatori del Gruppo Geometria e Ricerca. Nel 1982 il Museo D. A. C. Pignatelli di Napoli gli dedica un’importante antologica. Dal 1997 partecipa al ciclo di mostre con il Gruppo Gener-azioni. Nel 2000, a cura di Angela Tecce, alla mostra “Il rinnovamento della pittura in Italia”, Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Ha esposto negli Stati Uniti, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Portogallo, Svizzera, Germania, Austria, Tunisia ed Egitto dove vince il primo premio alla 5* Biennale del Mediterraneo. Le sue opere figurano, tra gli altri, presso il Museo di Capodimonte e al Museo del Novecento di Castel Sant’Elmo di Napoli, il Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea di Torino, l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Pisa, il Museo d’Arte Contemporanea di Chamalieres a Clermont Ferrand e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Del 2018 è la mostra negli spazi del PAN di Napoli dal titolo “Carmine Di Ruggiero. Opere1955-2015” e, del 2019 è la donazione da parte dell’artista dell’opera Crocifissione al Museo di Capodimonte di Napoli. Vive e lavora a Napoli.
Donato Izzo è nato a Benevento nel 1990 dove si è diplomato al Liceo Artistico Statale. Dal 2017 è entrato a fare parte dell' Arte/Studio Gallery di Benevento esponendo, nel 2018, con il testo critico di Giovanni Cardone e Mario Lanzione, quest’ultimo fondatore ed ideatore del gruppo “Astrattismo Totale” di cui ne ha abbracciato la filosofia ed il messaggio artistico. Nel 2019 con il “ Gruppo giovani per L’astrattismo Totale” ha esposto alle scuderie di Villa Favorita di Ercolano e al Museo di Praia a Mare (Cs). Ha partecipato ad altre collettive come “Un’Eco per tutti” alla Rocca dei rettori di Benevento e, sempre nel 2018, al Premio Borgo di Roma. Nel 2020 aderisce ad “Ars Virus Est” di Napoli, espone al Museo del Calzado ad Alicante in Spagna. Nella pittura di Izzo, la componente materica occupa un ruolo caratterizzante che, però, con l’inserimento della geometria, crea un equilibrio e di fusione tra la poetica razionale e quella irrazionale, tipica dell'Astrattismo Totale. Attualmente vive e lavora a Roma nel campo del restauro di mobili antichi. Una professione che incide molto nella tecnica di Donato, per i frammenti di legno antico che, tracce del passato, vengono recuperati e restituiti come opera d’arte.
Mario Lanzione, nato a S. Egidio M.A. nel 1951, ha studiato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti. E’ ideatore e teorico del Movimento “Astrattismo Totale”, con l’intento di coniugare l’Informale con l’Astrattismo Geometrico. Ha aderito a gruppi con i maggiori esponenti dell’Arte Astratta in Campania tra i quali “Generazioni”. Ideatore e promotore di performances e rassegne di mail-art, nel 2012, è tra i fondatori del “Gruppo Astrattismo Totale” con il quale espone alla galleria “Recò” di Città di Castello e nei Musei d’arte di Nocera S. (Sa), di Rende (Cs), di Busto Arsizio (Va) e alla galleria “A. Sartori” di Mantova. Con mostre nelle maggiori città Italiane e all’estero ( Miami, Tokyo, Mendoza, San Juan ,Buenos Aires, Istanbul, Salisburgo, Innsbruck, Zurigo, Berlino…), il suo lavoro è riportato dalle più importanti case editrici tra le quali, “La pittura in Italia…” curato da Crispolti:, dell’Electa. Nel 2016, il FRAC di Baronissi ospita una sua mostra antologica curata da Bignardi. Seguono le mostre personali alla galleria 121 di Perugia e, in Spagna, ad Elda e al Museo “Castillo Forteleza” de Santa Pola. E’, del 2018, l’antologica al Museo ARCOS di Benevento curata da F.Creta. Vive e lavora a Benevento.
Fabio Mariacci nasce nel 1957 a Città di Castello (PG) 06012, dove vive e lavora in località S. Donino 3. Dagli anni '70, svolge l’attività grafica e pittorica con mostre collettive e personali che lo portano in contatto con i maestri Dorazio e Nuvolo. Negli anni 90 realizza le scenografie per le rievocazioni teatrali storiche della Sacra Spina di Montone (PG) e del Rinascimento al Borgo in Sansepolcro (AR). Per il Comune di Città di Castello collabora alla creazione dell’annuale Mostra del Libro e di mostre di arte applicata all’interno della manifestazione Artemobile. Ha realizzato mostre collaterali per il Festival delle Nazioni di Città di Castello. E’ autore, nel 2000 e 2001, dello stendardo per il secolare Palio della Balestra di Sansepolcro. Nel 1996 espone alla 1°Fiera internazionale MIART di Milano. La galleria Immaginaria di Firenze lo presenta nelle Fiere di Gand 2007, Innsbruck 2008, Vilnius2018. Collabora da almeno un trentennio con la storica Tipografia di Città di Castello Grifani-Donati (fondata nel 1799) alla realizzazione di litografie su pietra ed alla creazione di eventi culturali legati al mondo della stampa. Coopera con il gruppo Artefare di Città di Castello e, con una personale del 2012 all’Arte/Studio-Gallery di Benevento, Collabora con il Movimento “Astrattismo Totale”.
Achille Quadrini nasce a Frosinone dove vive e lavora. Personalità eclettica si interessa oltre che di pittura anche di scultura, fotografia e restauro. La sua mano conquista tessiture ed orditi di panorami reali, ma anche immaginati, e visioni si sospendono, tra sogno ed emozione. Il “focus” dell’azione pittorica dell’artista prende spunto da vene intimistiche per calare, poi, il suo interesse sulle odierne umane vicende, tangendo una chiave più vicina all’astrazione. A Milano è nel gruppo “Post Spazialista”, di cui è fondatore insieme allo scultore Umberto Esposti; partecipa alla 54° Biennale di Venezia. L’artista proviene da un fermento di esposizioni nazionali ed estere riscontrando meriti artistici e istituzionali. Troviamo le sue opere in luoghi privati nazionali ed esteri e in luoghi di esposizione prestigiosi quali Ambasciate, Musei ed in Vaticano.
Myriam Risola è nata a Bari nel 1954, ove vive ed opera. Dopo gli studi al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Bari, partecipa a un master di specializzazione e formazione artistica ed è stata docente di arte e immagine presso la Scuola “Carlo Levi” di Bari. Nel 1975 ha inizio la prima esperienza artistica con la partecipazione al Premio Lubiam, dove ne esce vincitrice. Nel 1983 la sua prima mostra, presso la Galleria " La cooperativa" di Bari, a cura di Mimmo Conenna. Nel 1984 in occasione dell'Expo Arte di Bari viene segnalata da Enrico Crispoldi per la partecipazione alla quadriennale di Roma del 1986 e da allora, la sua attività artistica è caratterizzata da mostre personali e collettive in Italia e all'estero. É esponente dell'Arte Astratto-Concettuale ed attiva nel gruppo di ricerca “Fabbrica dell’Arte” – Bari. Nel 2013 partecipa alla Biennale di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2014 mostra personale, a cura di R. Pinto, all’Arte/Studio – Gallery di Benevento e alla triennale di Roma a cura di Achille Bonito Oliva. Nel 2017 espone presso la Galleria il Triangolo di Cosenza. Nel 2019, “Infinite Time” Galleria Ferrara di Matera e “Mater Mediterranea” presso la Grande Moschea di Roma. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.
Antonio Salzano, sin da piccolo ha mostrato interesse per il disegno e la pittura. Pur non avendo avuto un maestro, essendo autodidatta, si è formato nelle assidue visite ai musei e gallerie d’arte, rafforzando sempre di più la sua vocazione artistica. Sin da giovane ha frequentato amici artisti e poeti con cui ha condiviso i primi eventi culturali. Negli anni giovanili, insieme alla sua personale ricerca, ha prodotto molta pittura figurativa, eseguendo anche molte copie di maestri del passato. La sua pittura fa largo uso dei colori materici e tonali con forme geometriche, costruzioni di architetture idealizzate in spazi astratti. L’astrattismo lo porta verso l’infinita bellezza, un itinerario interiore emozionante. Dal 2012, con la Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Bari e con la collettiva sui percorsi storici dell’arte in Campania (dal 1950 al 2010), è entrato a far parte dell’Artestudio - Gallery di Benevento. E’ fondatore, con Mario Lanzione e Giuseppe Cotroneo, del Gruppo Astrattismo Totale.
Matteo Sarro, nato a Benevento nel 1996, dopo aver conseguito il diploma al Liceo Artistico Statale della sua città, allievo di Mario Lanzione, entra a far parte dell’Arte Studio Gallery di Benevento, dove espone, nel 2018, per la mostra “Connessioni sperimentali. Nuovi percorsi nel solco dell’Astrattismo Totale.” con il testo critico di Mario Lanzione e Giovanni Cardone. Nel 2019 espone alla Real Villa Favorita di Ercolano per la mostra “Astrattismo Totale. Radici storiche e nuovi fermenti.” con l’intervento del critico d’arte Angelo Calabrese e, per la mostra a cura di Maurizio Vitiello, al Museo d’Arte Contemporanea di Praia a Mare. Ha partecipato ad altre collettive come “Un’Eco per tutti” alla Rocca dei rettori di Benevento del 2018 e, nel 2020, alla mostra “Los Colores y Símbolos del Mediterráneo” al Museo del Calzado di Alicante in Spagna e, a Perugia, alla mostra “Abbracci d’Arte. Vive e lavora in Svizzera.
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