Adelisa Selimbašić. Non ci incontreremo mai così giovani
Adelisa Selimbašić, S-Forzata, 2021, 30 x 40 cm, Olio su tela
Dal 6 May 2021 al 6 June 2021
Milano
Luogo: Spazio State Of
Indirizzo: Via Seneca 4
Orari: lunedì-venerdì 10-18 (su appuntamento); sabato su appuntamento
Curatori: Luca Zuccala
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Dal 6 maggio al 6 giugno 2021, gli spazi di State Of a Milano, nel quartiere di Porta Romana, presentano la prima personale di Adelisa Selimbašić (Karlsruhe, Germania, 1996), dal titolo Non ci incontreremo mai così giovani.
L’esposizione, curata da Luca Zuccala, e realizzata da IPERCUBO, propone venticinque opere, alcune di grandi dimensioni, i cui soggetti sono esclusivamente personaggi femminili.
Nei lavori di Adelisa Selimbašić, la rappresentazione della donna, còlta all'interno di situazioni quotidiane,è associata a dettagli onirici. Questa tensione è sottolineata dall'artista italo-bosniaca, ma che vive e lavora a Milano, attraverso un particolare uso del colore in cui i cromatismi vengono successivamente enfatizzati per conferire alle superfici una matericità quasi tridimensionale.
L’uso del colore è al servizio di uno degli interessi centrali della pittura di Selimbašić, ovveroquello di spostare la percezione del corpo femminile da una visione convenzionale verso un altro punto di vista: quello dello sguardo femminile, in cui la bellezza imperfetta delle donne nude in natura e l'erotismo che trasmettono, sfidano ciò che l’immaginario collettivo attribuisce all’esposizione pubblica del corpo femminile.
La presa di posizione di Adelisa Selimbašić non deve essere intesa come un’espressione di natura politica, ma finalizzata a generare consapevolezza su ciò che sono il mondo femminile e la sessualità. Come dichiara la stessa artista: “Non mi definisco una femminista, bensì un'artista che vuole finire, attraverso la pittura, con tutti quegli atti e atteggiamenti ripetuti nel tempo che ci hanno portato a produrre l'illusione di una identità di genere fissa e determinata, e del corpo come medium passivo segnato da essa”.
Il titolo, Non ci incontreremo mai così giovani, gioca con l'ironia e la sospensione del tempo in una sottile vena poetica, che genera una sorta di disorientamento e ambiguità, che induce lo spettatore-lettore a soffermarsi per una ulteriore riflessione. In alcuni dipinti, infatti, è possibile vedere ombre proiettate che seguono direzioni diverse e contrastanti come se ogni soggetto del quadro appartenesse a un luogo e tempo diverso, o come se dimensioni temporali differenti si sovrapposero.
Adelisa Selimbašć (Karlsruhe 1996. Vive e lavora a Milano) sta terminando il Biennio specialistico in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha partecipato, tra gli altri, ai premi Combat, Arte Laguna Prize, Contemporaneamenti, StArt e ShinglleJ22 Prize. Tra i suoi interventi in mostre internazionali si ricordano quello al Museo Nikola Tesla di Zagabria (HR) e alla Sunny Art Center Gallery di Londra (UK). Il suo lavoro è stato presentato alla mostra De Pictura alla Galleria Gare82, Brescia (BS).
Parallelamente ha preso parte a diverse iniziative e laboratori, tra cui una partecipazione all'Open Workshop di Carlo Di Raco a Forte Marghera e vari progetti artistici, tra cui una collaborazione per la realizzazione dell'opera "Montagne De Venise" di Yona Friedman con Jean BaptisteDecavéle.
Ha esposto in numerose mostre collettive presso il Museo Civico G. Fattori di Livorno; Arsenale di Venezia a cura di Igor Zanti; Arsenale di Iseo (BR), Museo Archeologico di Anzio (RO) e Galleria Renata Fabbri, Milano.
Inoltre, ha partecipato alla residenza artistica Fuori dal Vaso, presso la sede Vulcano a Mestre (VE), curata da Daniele Capra e Nico Covre, e d è in residenza attualmente in Via Farini (VIR), Milano.
Inaugurazione: giovedì 6 maggio, ore 16-20 (ingresso contingentato)
L’esposizione, curata da Luca Zuccala, e realizzata da IPERCUBO, propone venticinque opere, alcune di grandi dimensioni, i cui soggetti sono esclusivamente personaggi femminili.
Nei lavori di Adelisa Selimbašić, la rappresentazione della donna, còlta all'interno di situazioni quotidiane,è associata a dettagli onirici. Questa tensione è sottolineata dall'artista italo-bosniaca, ma che vive e lavora a Milano, attraverso un particolare uso del colore in cui i cromatismi vengono successivamente enfatizzati per conferire alle superfici una matericità quasi tridimensionale.
L’uso del colore è al servizio di uno degli interessi centrali della pittura di Selimbašić, ovveroquello di spostare la percezione del corpo femminile da una visione convenzionale verso un altro punto di vista: quello dello sguardo femminile, in cui la bellezza imperfetta delle donne nude in natura e l'erotismo che trasmettono, sfidano ciò che l’immaginario collettivo attribuisce all’esposizione pubblica del corpo femminile.
La presa di posizione di Adelisa Selimbašić non deve essere intesa come un’espressione di natura politica, ma finalizzata a generare consapevolezza su ciò che sono il mondo femminile e la sessualità. Come dichiara la stessa artista: “Non mi definisco una femminista, bensì un'artista che vuole finire, attraverso la pittura, con tutti quegli atti e atteggiamenti ripetuti nel tempo che ci hanno portato a produrre l'illusione di una identità di genere fissa e determinata, e del corpo come medium passivo segnato da essa”.
Il titolo, Non ci incontreremo mai così giovani, gioca con l'ironia e la sospensione del tempo in una sottile vena poetica, che genera una sorta di disorientamento e ambiguità, che induce lo spettatore-lettore a soffermarsi per una ulteriore riflessione. In alcuni dipinti, infatti, è possibile vedere ombre proiettate che seguono direzioni diverse e contrastanti come se ogni soggetto del quadro appartenesse a un luogo e tempo diverso, o come se dimensioni temporali differenti si sovrapposero.
Adelisa Selimbašć (Karlsruhe 1996. Vive e lavora a Milano) sta terminando il Biennio specialistico in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha partecipato, tra gli altri, ai premi Combat, Arte Laguna Prize, Contemporaneamenti, StArt e ShinglleJ22 Prize. Tra i suoi interventi in mostre internazionali si ricordano quello al Museo Nikola Tesla di Zagabria (HR) e alla Sunny Art Center Gallery di Londra (UK). Il suo lavoro è stato presentato alla mostra De Pictura alla Galleria Gare82, Brescia (BS).
Parallelamente ha preso parte a diverse iniziative e laboratori, tra cui una partecipazione all'Open Workshop di Carlo Di Raco a Forte Marghera e vari progetti artistici, tra cui una collaborazione per la realizzazione dell'opera "Montagne De Venise" di Yona Friedman con Jean BaptisteDecavéle.
Ha esposto in numerose mostre collettive presso il Museo Civico G. Fattori di Livorno; Arsenale di Venezia a cura di Igor Zanti; Arsenale di Iseo (BR), Museo Archeologico di Anzio (RO) e Galleria Renata Fabbri, Milano.
Inoltre, ha partecipato alla residenza artistica Fuori dal Vaso, presso la sede Vulcano a Mestre (VE), curata da Daniele Capra e Nico Covre, e d è in residenza attualmente in Via Farini (VIR), Milano.
Inaugurazione: giovedì 6 maggio, ore 16-20 (ingresso contingentato)
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