Alessandro Russo. Profili Urbani
![Alessandro Russo, Milano Nuovi Profili 2014, acrilico su cartione, 60x70 cm Alessandro Russo, Milano Nuovi Profili 2014, acrilico su cartione, 60x70 cm](http://www.arte.it/foto/600x450/08/38891-Alessandro_Russo_Milano_Nuovi_Profili_2014_acrilico_su_cartione_60x70_cm.png)
Alessandro Russo, Milano Nuovi Profili 2014, acrilico su cartione, 60x70 cm
Dal 22 Ottobre 2015 al 10 Novembre 2015
Milano
Luogo: Galleria Pisacane Arte
Indirizzo: via Pisacane 36
Orari: dal lunedì al venerdì 10-19 e il sabato 10-13 / 15-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02.39521644
La galleria Pisacane Arte inaugura giovedì 22 ottobre, dalle ore 18.30 in via Pisacane 36 a Milano, la mostra PROFILI URBANI: esposizione personale di Alessandro Russo che presenta le sue visioni urbane, caratterizzate da un forte impatto visivo.
Attraverso scorci destabilizzanti e blocchi di colore che costituiscono e strutturano l'arte pittorica di Russo, la città si trasforma, nello stesso tempo, in metafora di decadenza e di rinascita della nostra contemporaneità. L'uomo è causa del suo male, esiliato dalle sue stesse creazioni: i palazzi, le industrie e tutto il tessuto urbano sembrano aver preso il sopravvento.
Quella che osserviamo è infatti una città palpitante, abitata da esseri viventi che, se anche non rappresentati, sono i creatori di tutto ciò che vediamo. Forse Russo è andato oltre immaginando un futuro mondo post – umano? L'uomo è passato ed estinto e il mondo appartiene a quei giganti da lui costruiti e progettati come simbolo di evoluzione e progresso sociale? Lo stesso Russo ammette che, dopo aver spesso indagato le periferie invase e storpiate dagli insediamenti industriali, questi nuovi scorci urbani sono speranzosi e simbolo di dinamicità, dove l'uomo contemporaneo è fautore del proprio presente, progettando a sua misura i nuovi spazi cittadini. L'opera di Russo, quindi, è concepita e dichiarata come una profonda indagine antropologia della nostra contemporaneità.
Alessandro Russo usa, con antica maestria, colori e pennellate per raccontare le città contemporanee. La superficie pittorica è schematica, quasi scandita matematicamente, infatti gli spazi vuoti e quelli pieni sono alternati con regolarità e l'uso sapiente del colore rende tutto più vivo e vibrante.
In questa speciale selezione, circa una trentina di opere uniche e retouché (serigrafie ritoccate a mano con pennellate di colore materiche e ruvide) di Alessandro Russo saranno esposte al pubblico. Si tratta dell’ultima produzione dedicata a Milano e realizzata in occasione di Expo 2015. Gli scorci pulsanti si alternano tra le nuove visioni della città milanese, identificate nel complesso architettonico di Porta Nuova (Torre Pelli e i cantieri che intorno ad essa hanno modificato lo skyline di Milano), e quelle più tradizionali e storiche, come Piazza Duomo e la Stazione Centrale. L'edificio incombe sullo spazio della tela con fare minaccioso e, senza troppi orpelli, la città viene rappresentata per quello che è, come in una fotografia. Nonostante questo, i palazzi e le strade esprimono una forza pulsante di evoluzione e creazione tipica del capoluogo lombardo, ma che accomuna tutte le metropoli contemporanee, sempre in rapida trasformazione.
Nato a Catanzaro nel 1953, è da sempre molto legato alla sua città natale, dove decide di rimanere per buona parte della sua carriera artistica e lavorativa (insegnerà all'Accademia delle Belle Arti di Catanzaro come docente di Decorazione). Alessandro Russo, in più di quarant’anni di pittura, ha alimentato un’esperienza di solida personalità nel panorama figurativo internazionale, esponendo, sia in Italia che all’estero, in importanti gallerie e luoghi istituzionali. Nel 2011, a coronamento di una carriera coraggiosa e coerente, ricordiamo il suo invito nel Padiglione Italia per la Biennale di Venezia. Attualmente, insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera come docente di Decorazione.
Attraverso scorci destabilizzanti e blocchi di colore che costituiscono e strutturano l'arte pittorica di Russo, la città si trasforma, nello stesso tempo, in metafora di decadenza e di rinascita della nostra contemporaneità. L'uomo è causa del suo male, esiliato dalle sue stesse creazioni: i palazzi, le industrie e tutto il tessuto urbano sembrano aver preso il sopravvento.
Quella che osserviamo è infatti una città palpitante, abitata da esseri viventi che, se anche non rappresentati, sono i creatori di tutto ciò che vediamo. Forse Russo è andato oltre immaginando un futuro mondo post – umano? L'uomo è passato ed estinto e il mondo appartiene a quei giganti da lui costruiti e progettati come simbolo di evoluzione e progresso sociale? Lo stesso Russo ammette che, dopo aver spesso indagato le periferie invase e storpiate dagli insediamenti industriali, questi nuovi scorci urbani sono speranzosi e simbolo di dinamicità, dove l'uomo contemporaneo è fautore del proprio presente, progettando a sua misura i nuovi spazi cittadini. L'opera di Russo, quindi, è concepita e dichiarata come una profonda indagine antropologia della nostra contemporaneità.
Alessandro Russo usa, con antica maestria, colori e pennellate per raccontare le città contemporanee. La superficie pittorica è schematica, quasi scandita matematicamente, infatti gli spazi vuoti e quelli pieni sono alternati con regolarità e l'uso sapiente del colore rende tutto più vivo e vibrante.
In questa speciale selezione, circa una trentina di opere uniche e retouché (serigrafie ritoccate a mano con pennellate di colore materiche e ruvide) di Alessandro Russo saranno esposte al pubblico. Si tratta dell’ultima produzione dedicata a Milano e realizzata in occasione di Expo 2015. Gli scorci pulsanti si alternano tra le nuove visioni della città milanese, identificate nel complesso architettonico di Porta Nuova (Torre Pelli e i cantieri che intorno ad essa hanno modificato lo skyline di Milano), e quelle più tradizionali e storiche, come Piazza Duomo e la Stazione Centrale. L'edificio incombe sullo spazio della tela con fare minaccioso e, senza troppi orpelli, la città viene rappresentata per quello che è, come in una fotografia. Nonostante questo, i palazzi e le strade esprimono una forza pulsante di evoluzione e creazione tipica del capoluogo lombardo, ma che accomuna tutte le metropoli contemporanee, sempre in rapida trasformazione.
Nato a Catanzaro nel 1953, è da sempre molto legato alla sua città natale, dove decide di rimanere per buona parte della sua carriera artistica e lavorativa (insegnerà all'Accademia delle Belle Arti di Catanzaro come docente di Decorazione). Alessandro Russo, in più di quarant’anni di pittura, ha alimentato un’esperienza di solida personalità nel panorama figurativo internazionale, esponendo, sia in Italia che all’estero, in importanti gallerie e luoghi istituzionali. Nel 2011, a coronamento di una carriera coraggiosa e coerente, ricordiamo il suo invito nel Padiglione Italia per la Biennale di Venezia. Attualmente, insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera come docente di Decorazione.
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