Ana Gloria Salvia. Signos Sinèrgicos

Ana Gloria Salvia, Coloquios, Cilento, 2016

 

Dal 21 Marzo 2018 al 13 Aprile 2018

Milano

Luogo: Still Fotografia

Indirizzo: via Balilla 36

Orari: da lunedì a venerdì 9 - 13 | 14 - 18; sabato e domenica su appuntamento

Curatori: Denis Curti

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 36744528

E-Mail info: info@stilllove.it

Sito ufficiale: http://www.stillfotografia.it



Inaugura a Still “Signos Sinérgicos”, mostra personale di Ana Gloria Salvia, artista poliedrica di origini cubane che lavora oggi tra Parigi e il Cilento. Dopo una lunga esperienza nel teatro Ana Gloria Salvia sperimenta il linguaggio della fotografia che, come scrive l’artista stessa, «si è rivelato essere lo spazio dove confluiscono il poeta ed il filosofo che mi abitano. Il poeta si lascia ferire dalla bellezza, dai dardi della visione della luce posata sulle cose di questo mondo, il pensatore invece, cerca risposte sulla luce e sulle cose di questo mondo».

Troviamo allora alcune composizioni di scatti come “Coloquios”, studio di forme vegetali minuscole realizzato dall’artista pensando alla nonna, «con la quale» scrive «condividevo il fascino della bellezza delle piante sotto la luce» e “Diez” un quadrato formato da 15 ore nere realizzate nel 2015 «Per mia sorpresa scoprì che, l’operatore telefonico era quello di Barcellona, dove ero andata subito dopo la morte di mia nonna per esaudire la sua ultima volontà, quella di trovare i suoi antenati catalani».

Sorge in questo modo una parte dell’enigma riguardo all’anima che Ana Gloria Salvia indaga durante il suo percorso artistico: «Non sappiamo cosa sia l’anima, non sappiamo cosa sia la luce. Un’onda? Una particella? Alcune scuole dicono sia invece qualcosa altro, un’altra natura che non abbiamo scoperto ancora. Ci deve essere, allora, un rapporto tra anima e luce».

L’intero progetto “Signos sinérgicos”, una raccolta di composizioni fotografiche e video, prende forma quando l’artista decide di lasciare una traccia di quello che Carl Gustav Jung chiama sincronicità: «Queste apparizioni mi fanno sentire in sintonia con una parte misteriosa di me stessa, forse l’anima, forse una capacità musicale, matematica, divina».
 
Inaugurazione 21 marzo h 18.30

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