#Architetture #Architetti #Lodigiano 1997-2012

#ARCHITETTURE #ARCHITETTI #LODIGIANO 1997-2012, SpazioFMGperl’Architettura, Milano

 

Dal 06 Febbraio 2014 al 21 Febbraio 2014

Milano

Luogo: SpazioFMGperl’Architettura

Indirizzo: via Bergognone 27

Orari: da lunedì a venerdì 15-19

Curatori: Luca Molinari

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 89423702

E-Mail info: pr@spaziofmg.com

Sito ufficiale: http://www.spaziofmg.com


Lodi e la grande cultura architettonica che questa importante città d’arte ha saputo sviluppare anche nel contemporaneo è il tema della mostra che inaugura la stagione 2014 dello SpazioFMGperl’Architettura, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della città lombarda.
Il restauro dei Giardini del Paesaggio, i talenti locali conosciuti nel mondo come Arcò e la Scuola di Gomme in Palestina, le opere di grandi autori quali Renzo Piano, Michele De Lucchi, Mario Cucinella, sono tra i protagonisti di #ARCHITETTURE #ARCHITETTI #LODIGIANO in programma presso SpazioFMG a Milano dal 6 al 21 febbraio.
La mostra, a cura di Luca Molinari, è una sintesi del lavoro di raccolta e mappatura realizzato dall’Ordine degli Architetti di Lodi per la mostra “Segni & Sogni. Architetture & Architetti nel lodigiano”. La rilettura milanese propone 25 progetti di architettura pubblica, privata, d’interni e del verde per offrire una panoramica esemplare di come opere e interventi di qualità possano influenzare lo sviluppo culturale, economico, sociale, urbanistico e paesaggistico di un territorio.

I progetti in mostra (selezione):
ARCò – società cooperativa
La scuola di Gomme
Al Khan Al Akmar, Territori palestinesi, 2009
SEZIONE: ARCHITETTURA PUBBLICA
La scuola di Gomme è realizzata a partire da pneumatici usati riempiti di terra, che presentano insieme i vantaggi della semplicità e rapidità di realizzazione e di una elevata prestazione termica e statica. L’intonacatura esterna in argilla garantisce la stabilità e resistenza agli sforzi di compressione, assicurando nel contempo un’elevata inerzia termica.
COMUNE DI LODI – Ufficio Grandi Opere // Studio MC A Mario Cucinella architects
Bar del paesaggio
Lodi, 2010 – 2013
SEZIONE: ARCHITETTURA PUBBLICA
All’interno del parco Isolabella, vicino alla grande foresta di Pianura, Mario Cucinella architects progetta un nuovo elemento naturale, una piccola architettura realizzata completamente in legno per integrarsi indisturbata nell’ambiente circostante. La struttura appare come un nido rovesciato, dove l’uomo sostituisce le altre creature naturali.
COMUNE DI LODI – Ufficio Grandi Opere // Studio aMDL Michele de Lucchi
Lavori di ristrutturazione Biblioteca Laudense
Lodi, 2009 – 2012
SEZIONE: ARCHITETTURA PUBBLICA
Michele De Lucchi sviluppa il suo intervento sulla Biblioteca Laudense a partire dalla suggestiva Sala dei Filippini, estendendone la finitura integrale in legno agli altri ambienti cardine del complesso.
Nel rispetto dei vincoli imposti dalla Soprintendenza, il progetto di De Lucchi potenzia la percorribilità interna ad anello della Biblioteca (in orizzontale come in verticale), incoraggiandone la fruizione da parte del pubblico.
Renzo Piano Building Workshop
Banca Popolare di Lodi
Lodi, 1991 – 2001
SEZIONE: ARCHITETTURA PRIVATA
Nelle parole di Renzo Piano: «Questo è un progetto che integra e completa la città: è un bastione, ma anche una strada interna pubblica: è una banca, anzi “la Banca”, ma al tempo stesso è una piazza, arricchita dal verde e piacevolmente inserita nel tessuto edilizio locale».
COMUNE DI LODI – Ufficio Grandi Opere – ATP // Arch. G. Franchi (FRANCHI ASSOCIATI) // Arch. G. Bacci // Prof. A. Calcagno Maniglio // Arch. G. Lunardini // Arch. M. C. Pozzana
Restauro Giardini del Passeggio, ora Giardini Federico Barbarossa
Lodi, 2007 – 2009
SEZIONE: ARCHITETTURA DEL VERDE – ARREDO URBANO
Con un occhio ai modelli di parchi pubblici lineari più recenti (come la Promenade Plantée di Parigi), il restauro dei Giardini del Passeggio introduce nuove atmosfere verdi, migliorando l’accoglienza e il comfort garantiti dallo spazio pubblico, pur nel rispetto della geometria del parco originario (intesa come invariante, appartenente ad un’immagine consolidata della città).
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