Balancing Act
![Paloma Varga Weisz, Untitled, 2010 Paloma Varga Weisz, Untitled, 2010](http://www.arte.it/foto/600x450/d5/128587-unnamed-3.jpg)
Paloma Varga Weisz, Untitled, 2010
Dal 13 Aprile 2022 al 14 Maggio 2022
Milano
Luogo: MASSIMODECARLO
Indirizzo: Viale Lombardia 17
Orari: Mar/Sab: 11.00 - 18.30
Telefono per informazioni: +39 02 7000 3987
E-Mail info: milano@massimodecarlo.com
Sito ufficiale: http://www.massimodecarlo.com
MASSIMODECARLO è lieta di presentare Balancing Act, una mostra collettiva con opere di Nobuyoshi Araki, Monster Chetwynd, Thomas Houseago, Lee Kit, Elad Lassry, Matthew Monahan e Paloma Varga Weisz.
Analizzando tutti i punti di connessione tra le molteplici voci della contemporaneità, MASSIMODECARLO scrive un nuovo capitolo dell’indagine iniziata nel 2019 con MCMXXXIV, mostra inaugurale del quartier generale della galleria presso Casa Corbellini-Wassermann e traccia una linea di connessione con la mostra Bodywork: Discomfort and Existence realizzata nel 2021.
La mostra Balancing Act si sviluppa attorno al tema della corporeità: gli artisti nella mostra utilizzano il corpo umano come territorio di analisi nel campo della pittura, della scultura e della fotografia. Gli artisti, seppur predilegendo approcci e tecniche difformi, sono guidati dalla rappresentazione del corpo, sia esso ingrandito, lacerato, frammentato, simbolico, ricomposto, coperto o svelato: il corpo umano sotto pressione è un mezzo per analizzare le strutture del potere e le relazioni sociali.
Le sculture in ceramica di Paloma Varga Weisz, qui mostrate per la prima volta, sono volutamente incompiute. Questo eccezionale corpus di opere allude al processo di metamorfosi caratteristico delle superfici vetrose dei personaggi immaginari dell'artista. Le creature archetipiche e ibride di Varga Weisz evocano fiabe e folklore e lasciano affiorare un approccio simbolico alla descrizione del mondo.
Le opere di Lee Kit, realizzate prevalentemente con tenui colori pastello, sono riflessioni enigmatiche sulle abitudini e sulle azioni che modellano la nostra vita quotidiana. Nei suoi dipinti Lee Kit rivela l'aura che circonda gli oggetti di tutti i giorni. Includendo i titoli delle opere su uno dei molteplici strati che le compongono, l’artista cristallizza i suoi gesti rituali in un diario intimo e personale.
L’utilizzo che Thomas Houseago fa di materiali organici e inorganici – dal legno alla canapa, dal gesso al ferro – gli consente di realizzare sculture antropomorfe e totemiche in cui si intrecciano ispirazioni molteplici provenienti allo stesso tempo dalla cultura intellettuale e dalla cultura popolare.
Le sue sculture sono presentate in dialogo con una serie di piccoli quadri Monster Chetwynd dedicata ai pipistrelli. I pipistrelli sono animali notturni che l'artista identifica come eco guerrieri: protagonisti essenziali della biodiversità del pianeta e, di conseguenza, della sopravvivenza dell'umanità.
Elad Lassry si appropria del vocabolario visivo della fotografia di moda e delle campagne pubblicitarie per mettere in discussione i confini della cultura visiva. Utilizzando un'estetica commerciale nella sua fotografia, Lassry crea un nuovo lessico spaesante che è una risposta alla incontrollata profusione di immagini del nostro mondo contemporaneo.
I collage scultorei in bronzo di Matthew Monahan sono rappresentazioni anti-monumentali di corpi umani in tensione. Unendo i riferimenti all'archeologia con un acuto linguaggio contemporaneo, Monahan rappresenta il mondo come una rovina in cui i ricordi del passato si ibridano con le visioni del futuro.
Nella mostra Monahan dialoga con una serie di fotografie erotiche in bianco e nero di Nobuyoshi Araki. Per questo corpus di lavori, Araki interviene con inchiostro nero direttamente sulla superficie della fotografia, realizzando immagini uniche che fondono la riproduzione fotografica con il gesto manuale dell’artista.
Analizzando tutti i punti di connessione tra le molteplici voci della contemporaneità, MASSIMODECARLO scrive un nuovo capitolo dell’indagine iniziata nel 2019 con MCMXXXIV, mostra inaugurale del quartier generale della galleria presso Casa Corbellini-Wassermann e traccia una linea di connessione con la mostra Bodywork: Discomfort and Existence realizzata nel 2021.
La mostra Balancing Act si sviluppa attorno al tema della corporeità: gli artisti nella mostra utilizzano il corpo umano come territorio di analisi nel campo della pittura, della scultura e della fotografia. Gli artisti, seppur predilegendo approcci e tecniche difformi, sono guidati dalla rappresentazione del corpo, sia esso ingrandito, lacerato, frammentato, simbolico, ricomposto, coperto o svelato: il corpo umano sotto pressione è un mezzo per analizzare le strutture del potere e le relazioni sociali.
Le sculture in ceramica di Paloma Varga Weisz, qui mostrate per la prima volta, sono volutamente incompiute. Questo eccezionale corpus di opere allude al processo di metamorfosi caratteristico delle superfici vetrose dei personaggi immaginari dell'artista. Le creature archetipiche e ibride di Varga Weisz evocano fiabe e folklore e lasciano affiorare un approccio simbolico alla descrizione del mondo.
Le opere di Lee Kit, realizzate prevalentemente con tenui colori pastello, sono riflessioni enigmatiche sulle abitudini e sulle azioni che modellano la nostra vita quotidiana. Nei suoi dipinti Lee Kit rivela l'aura che circonda gli oggetti di tutti i giorni. Includendo i titoli delle opere su uno dei molteplici strati che le compongono, l’artista cristallizza i suoi gesti rituali in un diario intimo e personale.
L’utilizzo che Thomas Houseago fa di materiali organici e inorganici – dal legno alla canapa, dal gesso al ferro – gli consente di realizzare sculture antropomorfe e totemiche in cui si intrecciano ispirazioni molteplici provenienti allo stesso tempo dalla cultura intellettuale e dalla cultura popolare.
Le sue sculture sono presentate in dialogo con una serie di piccoli quadri Monster Chetwynd dedicata ai pipistrelli. I pipistrelli sono animali notturni che l'artista identifica come eco guerrieri: protagonisti essenziali della biodiversità del pianeta e, di conseguenza, della sopravvivenza dell'umanità.
Elad Lassry si appropria del vocabolario visivo della fotografia di moda e delle campagne pubblicitarie per mettere in discussione i confini della cultura visiva. Utilizzando un'estetica commerciale nella sua fotografia, Lassry crea un nuovo lessico spaesante che è una risposta alla incontrollata profusione di immagini del nostro mondo contemporaneo.
I collage scultorei in bronzo di Matthew Monahan sono rappresentazioni anti-monumentali di corpi umani in tensione. Unendo i riferimenti all'archeologia con un acuto linguaggio contemporaneo, Monahan rappresenta il mondo come una rovina in cui i ricordi del passato si ibridano con le visioni del futuro.
Nella mostra Monahan dialoga con una serie di fotografie erotiche in bianco e nero di Nobuyoshi Araki. Per questo corpus di lavori, Araki interviene con inchiostro nero direttamente sulla superficie della fotografia, realizzando immagini uniche che fondono la riproduzione fotografica con il gesto manuale dell’artista.
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nobuyoshi araki ·
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lee kit ·
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