Bonjour Tourist
Will Benedict, Bonjour Tourist, Giò Marconi, Milano
Dal 14 Aprile 2012 al 19 Maggio 2012
Milano
Luogo: Giò Marconi
Indirizzo: via Tadino 15
Orari: da martedì a sabato 10-13; 15-19
Telefono per informazioni: +39 02 29404373
E-Mail info: info@giomarconi.com
Sito ufficiale: http://www.giomarconi.com
Nel corso degli ultimi anni Will Benedict ha lavorato in maniera professionale come fotografo, pittore e turista.
Nel mese di aprile Benedict presenterà presso la galleria Giò Marconi Bonjour Tourist, nuovi lavori realizzati attraverso la combinazione di gouaches e fotografie sagomate, montate su speciali cornici in alluminio e foamcore.
Organizzati in distinte serie, corrispondono alle categorie nominali di giornalisti televisivi, cartoline, bandiere, coppie a cena e nazioni che sbirciano attraverso finestre.
Se paragoniamo l’esperienza alla stimolazione estetica vissuta guardando la televisione, questi lavori permettono di guardare due, forse tre canali nello stesso momento.
Il brusio delle cose, i luoghi, i cibi e le persone sono fossilizzati in lucidi passepartout di foamcore abbondantemente dipinti, congelando la tristezza del turista e del pubblico (la stessa cosa) in una lieve miscela ipomaniacale di euphoria e irritabilità.
Congelati insieme a tutto e tutti, all’interno di questi passepartout ci sono dipinti su tela che raffigurano un nazionalismo di seni e peni che vende cibo al ristorante, biglietti aerei per località esotiche, muri o francobolli.
Le relazioni sociali sono stimolanti, incarnano la crescita, la distruzione e la riformulazione delle idee. Nei dipinti di Benedict, attraverso la costante rimediazione, l’unico elemento immutabile è la moltiplicazione dei livelli interpellativi.
In occasione dell’inaugurazione sarà possibile vedere le fotografie a grandezza naturale che popolano il suo lavoro e assistere alla performance di Lucy Dodd che romperà l’atmosferà. Con un’attenzione illimitata, la pittura diventa uno zoom perpetuo che genera e penetra senza fine i livelli ricorsivi di un dilemma falsamente faustiano – lavorare o non lavorare, cenare o dipingere, cena, dipinto, cena, dipinto, etc. Come un primo appuntamento metropolitano in cui ingrassiamo, parliamo, subiamo tendenze nazionalistiche e vediamo a fatica cosa può essere fatto.
Will Benedict (1978), vive e lavora a Vienna.
Ha studiato all’Art Center College of Design, Pasadena, e alla Staedelschule, Frankfurt am Mein. I lavori di Will Benendict sono stati recentemente presentati nelle personali presso Neue Alte Brücke, Frankfurtam Main, 2010, Galerie Meyer Kainer, Vienna, 2009 e in occasione delle collettive ‘Flaca’, a cura di Tom Humphreys, Portikus, Frankfurt am Main. 2011, ‘Will Benedict, Nikolas Gambaroff, Carissa Rodriguez’, Renwick Gallery, New York, 2011 e ‘Before and After’, Balice
Hertling, Paris, 2010.
Per il 2012 sono previste una nuova personale presso la Meyer Kainer e la partecipazione in veste di curatore presso la Andrew Kreps Gallery di New York.
Dal 2008 si occupa insieme a Lucie Stahl dello spazio espositivo Pro Choice, Vienna.
Nel mese di aprile Benedict presenterà presso la galleria Giò Marconi Bonjour Tourist, nuovi lavori realizzati attraverso la combinazione di gouaches e fotografie sagomate, montate su speciali cornici in alluminio e foamcore.
Organizzati in distinte serie, corrispondono alle categorie nominali di giornalisti televisivi, cartoline, bandiere, coppie a cena e nazioni che sbirciano attraverso finestre.
Se paragoniamo l’esperienza alla stimolazione estetica vissuta guardando la televisione, questi lavori permettono di guardare due, forse tre canali nello stesso momento.
Il brusio delle cose, i luoghi, i cibi e le persone sono fossilizzati in lucidi passepartout di foamcore abbondantemente dipinti, congelando la tristezza del turista e del pubblico (la stessa cosa) in una lieve miscela ipomaniacale di euphoria e irritabilità.
Congelati insieme a tutto e tutti, all’interno di questi passepartout ci sono dipinti su tela che raffigurano un nazionalismo di seni e peni che vende cibo al ristorante, biglietti aerei per località esotiche, muri o francobolli.
Le relazioni sociali sono stimolanti, incarnano la crescita, la distruzione e la riformulazione delle idee. Nei dipinti di Benedict, attraverso la costante rimediazione, l’unico elemento immutabile è la moltiplicazione dei livelli interpellativi.
In occasione dell’inaugurazione sarà possibile vedere le fotografie a grandezza naturale che popolano il suo lavoro e assistere alla performance di Lucy Dodd che romperà l’atmosferà. Con un’attenzione illimitata, la pittura diventa uno zoom perpetuo che genera e penetra senza fine i livelli ricorsivi di un dilemma falsamente faustiano – lavorare o non lavorare, cenare o dipingere, cena, dipinto, cena, dipinto, etc. Come un primo appuntamento metropolitano in cui ingrassiamo, parliamo, subiamo tendenze nazionalistiche e vediamo a fatica cosa può essere fatto.
Will Benedict (1978), vive e lavora a Vienna.
Ha studiato all’Art Center College of Design, Pasadena, e alla Staedelschule, Frankfurt am Mein. I lavori di Will Benendict sono stati recentemente presentati nelle personali presso Neue Alte Brücke, Frankfurtam Main, 2010, Galerie Meyer Kainer, Vienna, 2009 e in occasione delle collettive ‘Flaca’, a cura di Tom Humphreys, Portikus, Frankfurt am Main. 2011, ‘Will Benedict, Nikolas Gambaroff, Carissa Rodriguez’, Renwick Gallery, New York, 2011 e ‘Before and After’, Balice
Hertling, Paris, 2010.
Per il 2012 sono previste una nuova personale presso la Meyer Kainer e la partecipazione in veste di curatore presso la Andrew Kreps Gallery di New York.
Dal 2008 si occupa insieme a Lucie Stahl dello spazio espositivo Pro Choice, Vienna.
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