Egan Frantz. Tails/ Nicolas Deshayes. Snails

Egan Frantz, Baguette sculpture, 2012, Teca in alluminio con vetro a filtri UV, baguette, 131x21.6x21.6 cm

 

Dal 06 Giugno 2013 al 31 Luglio 2013

Milano

Luogo: Brand New Gallery

Indirizzo: via Farini 32

Orari: da martedì a sabato 11.00-13.00 e 14.30-19

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 89053083

E-Mail info: info@brandnew-gallery.com

Sito ufficiale: http://www.brandnew-gallery.com/Software/


Egan Frantz. Tails 

Brand New Gallery è lieta di presentare Tails, prima personale in Italia di Egan Frantz, giovane e promettente artista americano. In mostra cinque tipologie di opere che spaziano da sculture di baguette a frecce, fontane, aghi, fino alla gouache di una coda di elefante. Il lavoro di un artista non è mai puramente filosofico e nessuno è autorizzato a designarlo come tale. In passato è stato utile considerare le attività degli artisti secondo nozioni filosofiche, ma solo in nome dell’attrazione verso l’impasse retorico. Ciò nonostante il pensiero di alcuni importanti anti-filosofi, come lo psicoanalista Jacques Lacan, si ricollegano in qualche modo alle sculture di Egan Frantz. Il suo lavoro, creato attraverso l’assemblaggio di oggetti pre-esistenti, deve infatti essere preso alla lettera, attraverso gli stessi procedimenti che regolano il linguaggio. A differenza della filosofia e della psicoanalisi, discipline strettamente collegate alla trasmissione della conoscenza, l’arte concerne sostanzialmente la trasmissione della verità. Il vero rimane legato ad un realtà oggettiva, slegata dalle interpretazioni personali. Nel processo di fruizione dell’opera si hanno già le parole per definire ciò che si osserva, quindi, esprimere questo pensiero a voce alta potrebbe (o meno) influenzare le proprie reazioni nei confronti dell’oggetto, sottolineando come l’opera stessa incorpori le intenzioni dell’artista, senza la necessità di essere commentata. Apparentemente insensati, i lavori di Egan Frantz nascono da un approccio pregresso estremamente razionale, in cui l'aspetto linguistico diviene essenziale, in un ragionamento filologico calibrato e meticolosamente dettagliato. 
L’artista, come un ragno, tesse una tela di significati che collega tutti i suoi lavori attraverso ragionamenti che sfiorano l’assurdo. Egan Frantz nasce nel 1986 in Connecticut, USA. Nel 2009 si è laureato all’Hampshire College, seguito dal poeta Robert Seydel. Mostre recenti includono “Egan Frantz: Multiples” presso Tilton Gallery, New York e “Room Temperature” alla Roberts & Tilton Gallery di Los Angeles; “The Serial Poem 1 & 2 & 3 & 4 & 5 & 6”, Tomorrow, Toronto e “Sequence 3” alla Miguel Abreu Gallery di New York. Tra le prossime mostre si segnalano la personale presso Art Statements a ArtBasel di quest’anno. 

Nicolas Deshayes. Snails 

Brand New Gallery è lieta di presentare Snails, mostra personale di Nicolas Deshayes, giovane artista di origine francese, residente a Londra. Deshayes presenta nello spazio milanese due grandi installazioni modulari e futuristiche, una costituita da otto grandi pannelli in alluminio e plastica, posti in maniera angolare, in cui la forma meccanica si fonde con quella organica; l’altra, scultorea, trasferisce il suo lavoro su un piano orizzontale e accoglie lo spettatore all’ingresso della prima sala della galleria. Ad accentuare la posizione fuori dal tempo dell’artista, dei piccoli fregi sono appesi alle pareti in punti inarrivabili, sfuggenti all’occhio del visitatore disattento, a monito di un passato anacronistico. Il divario tra l’esistenza disordinata dei corpi in antitesi con le ossessioni asettiche cui ci sottoponiamo quotidianamente interessa l’opera di Deshayes, che avvia un’indagine attraverso la manipolazione delle superfici. La membrana dei suoi lavori richiama forme biologiche, smentendo i materiali artificiali e le tecniche industriali utilizzate per la creazione. 
Gran parte del lavoro di Deshayes suggerisce forme organiche e malleabili, nonostante i suoi materiali prediletti siano quelli comunemente associati al minimalismo. L’artista, attraverso processi chimici e industriali, ne plasma le proprietà: alluminio anodizzato, plastica termoformata, stampi e fusioni divengono, nelle sue mani, mezzi e strumenti per dare vita ad opere dalle forme avveniristiche e dai colori sintetici che ricordano gli anni ’80, quelli della sua infanzia. Nicolas Deshayes plasma sculture ibride colme di riferimenti culturali e stilistici, votate ad uno straniante senso di iper-materialità. Le sue opere includono materiali e mezzi che distorcono l’ordinario e mantengono la presenza umana in una convivenza di innesti che abbracciano l’estetica patinata del design del XXI secolo. Mentre l’essere umano non fa mai direttamente parte del suo lavoro, le sue qualità sono sempre presenti, enfatizzando l’attrito tra la permanenza dei materiali, trattati con un approccio chimico e demiurgico, rispetto alla caducità del corpo. Nicolas Deshayes nasce nel 1983 a Nancy, Francia. Dopo aver conseguito una laurea al Chelsea College of Art and Design ed un master al Royal College of Art, specializzandosi in Scultura, ha partecipato a diverse esposizioni ed eventi artistici in Europa e negli Stati Uniti, tra cui le recenti mostre personali presso Jonathan Viner, Londra e LISTE, Basel e recenti mostre collettive presso la David Roberts Art Foundation, Londra ; Wysing Art Centre, Cambridge; Marianne Boesky Gallery, New York; James Fuentes, New York, etc. Il museo S1 Artspace, Sheffield gli dedicherà una personale durante l’estate. Il suo lavoro è incluso in importanti collezioni pubbliche e private tra cui la Saatchi Gallery, Londra. Attualmente vive e lavora a Londra. 

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