Expo(sed)
Dal 24 Febbraio 2014 al 02 Marzo 2014
Milano
Luogo: Società Umanitaria (San Barnaba)
Indirizzo: via San Barnaba 48
Orari: 10-18
Curatori: Monica Schardecchia, Gianfranco Maggio
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 5796831 / 02 54122521
E-Mail info: info@umanitaria.it
Sito ufficiale: http://www.umanitaria.it
Fotografia, performance e video arte sugli Originali Peccati del contemporaneo è un'occasione per riflettere sulla tematica dell'Alimentazione e del biocidio. L'evento, curato da Monica Schardecchia e Gianfranco Maggio di Studio Pace10, inaugurerà con un vernissage il 24 febbraio alle ore 18.30 e rimarrà aperto dalle 10 alle 18 fino al 2 marzo.
La mostra si caratterizza come un'istallazione site-specific all'interno del Chiostro dei Glicini della Società Umanitaria di Milano (Via San Barnaba 38/48, Milano).
In questo contesto l'antico chiostro quattrocentesco dell'ex convento Francescano, un tempo orto-giardino dedito al sostentamento del convento stesso ma anche simbolo del Paradiso, del Cielo e rievocazione del Paradiso Perduto, rievoca la simbologia originaria dell'Hortus Conclusus: i giardini della Genesi.
Un paradiso terrestre allo specchio che ci restituisce la sua immagine rovesciata fatta di scarne figure, memoria di una fauna selvatica ormai perduta, archiviata, di cui ci rimane solo una minuziosa catalogazione. Dallo stesso catalogo, scoprendo le abitudini alimentari delle prime creature di questo giardino, ci è permesso apprendere della natura e dei frutti di cui qui ci si poteva nutrire. Sullo sfondo, quello che rimane della natura incontaminata e del passaggio dell'uomo.
La cacciata da questo paradiso terreste potrebbe avvenire per un nuovo e originale peccato sconosciuto ai primogenitori del genere umano: il biocidio.
L'installazione affronta le tematiche legate all'inquinamento, alla contaminazione alimentare e al biocidio, ed il pensiero va immediatamente alla terra dei fuochi e a quanto avviene attorno all'area tarantina con l'Ilva (solo per citare i due casi più conosciuti...).
Poiché il prossimo anno l'Italia sarà il paese che ospiterà un evento di portata mondiale come EXPO 2015 con un appello che recita Nutrire il Pianeta, Energia per la vita, con questo lavoro noi non pretendiamo di dare risposte o soluzioni ma piuttosto porre domande.
La mostra si caratterizza come un'istallazione site-specific all'interno del Chiostro dei Glicini della Società Umanitaria di Milano (Via San Barnaba 38/48, Milano).
In questo contesto l'antico chiostro quattrocentesco dell'ex convento Francescano, un tempo orto-giardino dedito al sostentamento del convento stesso ma anche simbolo del Paradiso, del Cielo e rievocazione del Paradiso Perduto, rievoca la simbologia originaria dell'Hortus Conclusus: i giardini della Genesi.
Un paradiso terrestre allo specchio che ci restituisce la sua immagine rovesciata fatta di scarne figure, memoria di una fauna selvatica ormai perduta, archiviata, di cui ci rimane solo una minuziosa catalogazione. Dallo stesso catalogo, scoprendo le abitudini alimentari delle prime creature di questo giardino, ci è permesso apprendere della natura e dei frutti di cui qui ci si poteva nutrire. Sullo sfondo, quello che rimane della natura incontaminata e del passaggio dell'uomo.
La cacciata da questo paradiso terreste potrebbe avvenire per un nuovo e originale peccato sconosciuto ai primogenitori del genere umano: il biocidio.
L'installazione affronta le tematiche legate all'inquinamento, alla contaminazione alimentare e al biocidio, ed il pensiero va immediatamente alla terra dei fuochi e a quanto avviene attorno all'area tarantina con l'Ilva (solo per citare i due casi più conosciuti...).
Poiché il prossimo anno l'Italia sarà il paese che ospiterà un evento di portata mondiale come EXPO 2015 con un appello che recita Nutrire il Pianeta, Energia per la vita, con questo lavoro noi non pretendiamo di dare risposte o soluzioni ma piuttosto porre domande.
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