Femminile, plurale: lo sguardo sul mondo / Terzo atto: gli spazi del sogno

Linda Carrara, The winner, olio acrilico e matita bianca su tela, 150x100, 2014

 

Dal 18 Ottobre 2014 al 09 Novembre 2014

Gorgonzola | Milano

Luogo: Palazzo Pirola

Indirizzo: p.zza della Repubblica 1

Orari: venerdì 16-19; sabato e domenica 10-12 / 16-19

Curatori: Alessandra Redaelli

Enti promotori:

  • Galleria Biffi Arte (PC)
  • Associazione Palazzo Pirola
  • Frattura Scomposta contemporary art magazine

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0523 1720408

E-Mail info: galleria@biffarte.it

Sito ufficiale: http://www.palazzopirola.it


Femminile, plurale Rassegna in tre atti a cura di Alessandra Redaelli Secondo Atto | Lo sguardo sul mondo Terzo Atto | Gli spazi del sogno Biffi Arte racconta in tre mostre le voci più nuove e originali dell’arte italiana al femminile. Palazzo Pirola P.zza della Repubblica 1 - Gorgonzola – MI 18 ottobre | 09 novembre inaugurazione sabato 18 ottobre ore 18 con la performance Nonsonomaistataunabambina, di Giovanna Lacedra con Massimo Festi Venticinque artiste per Palazzo Pirola A Palazzo Pirola siamo alla seconda tappa della rassegna Femminile, Plurale. Un super evento che raccoglie venticinque tra i nomi più interessanti del panorama artistico femminile in Italia. Una doppia tappa perché qui, a un passo da Milano, dal 18 ottobre al 9 novembre si incontrano le protagoniste di due mostre nate sotto il segno di Biffi Arte. La prima, Lo sguardo sul mondo, dal 27 giugno al 3 agosto ha raccolto nella galleria di Piacenza gli sguardi di 14 donne. Dalle fotografie poetiche di Alessandra Baldoni agli spazi infiniti dipinti da Linda Carrara, dai labirinti di alberi di Marika Vicari ai cantieri brulicanti di Marina Previtali, dai fiori carnali di Chiara Albertoni a quelli imponenti di Brigitta Rossetti, dalle stanze silenziose di Tina Sgrò alla folla caotica di Liliana Cecchin. E poi le ragazze di Elisa Rossi, i soffici pattern di Cristina Iotti, i caleidoscopi di Claudia Scarsella, il caos fatato di Loredana Galante, i bambini più veri del vero di Marica Fasoli, fino alla musica, fotografata in vibrazioni da Marina Giannobi. La seconda mostra, Gli spazi del sogno, aprirà i battenti il 22 novembre a Piacenza per concludersi l’8 febbraio dell’anno prossimo, e raccoglierà altre undici voci uniche e inconfondibili. A raccontare il sogno, la fantasia. Qualche volta l’incubo. Ecco allora qui, a Palazzo Pirola, in anteprima un assaggio dei loro lavori. I sogni di Alice Colombo si concretizzano in collage vaghi, gremiti di piccoli dettagli da inseguire con lo sguardo come in una caccia al tesoro. Sono bambine che portano al guinzaglio uccelli multicolori oppure sono balene incagliate tra i rami di un albero, protagoniste di storie raccontate in un tono lieve e sussurrato. Federica Gonnelli invece ricrea il sogno attraverso installazioni che accolgono lo spettatore come un abbraccio avvolgente, tutte giocate su luci soffuse e trasparenze, in un continuo sdoppiarsi e modificarsi della realtà. Se Jara Marzulli con una pittura liquida, leggerissima, evoca figure femminili senza tempo, fermate in un momento sospeso di abbandono e di meditazione, danno invece un’idea di forza guerriera le donne che Adele Ceraudo interpreta nei suoi minuziosissimi disegni a penna, dove lei stessa si trasforma nelle protagoniste delle più classiche iconografie dell’arte sacra. Una realtà “altra”, vibrante, mobilissima, fatta di una materia trasparente dalle suggestioni acquatiche è quella creata dalle mani di Annalù. Con lei la vetroresina diventa schiuma brulicante, onda, ala di farfalla, entità viva, respirante e fatata. Se Ieva Petersone ci porta con i suoi dipinti in un mondo algido e perfetto, scandito in stanze dalle atmosfere metafisiche, dove le icone del design diventano protagoniste di spazi dagli ipnotici equilibri geometrici, di tutt’altro genere è lo spazio nel quale ci invita Chiara Coccorese. Le sue fotografie, costruite come collage pieni di oggetti creati o recuperati da lei, ci precipitano oltre lo specchio di Alice, in un mondo dove le proporzione si annullano, i punti di riferimento si invertono, invitandoci a galleggiare in una sensazione di inquieta beatitudine. E poi c’è Florencia Martinez, con le sue fotografie stampate su stoffe dai colori accesi, rutilanti, con i suoi ricami che sono racconti di vita e con le sue installazioni dove gli oggetti della casa, ricoperti di stoffa e di soffici aculei, si fanno al tempo stesso accoglienti e minacciosi. Ilaria Del Monte, con le sue fanciulle prigioniere di stanze incantate, dove gli specchi riflettono immagini irreali e gli oggetti prendono vita. Francesca De Pieri, che con le sue fotografie di cave e orti botanici, stampate su doppia lastra trasparente, ci offre uno sguardo nuovo, vibrante e pulsante sulla natura. E Giovanna Lacedra, con una serie di acquerelli onirici ispirati alla poesia femminile (da Sylvia Plath ad Anne Sexton) e con la performance Nonsonomaistataunabambina – in programma per l’inaugurazione – dove mette in scena l’incubo dell’infanzia male amata e il risveglio alla vita.

Artisti: Alessandra Baldoni, Brigitta Rossetti, Chiara Albertoni, Claudia Scarsella, Cristina Iotti, Elisa Rossi, Linda Carrara, Liliana Cecchin, Loredana Galante, Marica Fasoli, Marika Vicari, Marina Giannobi, Marina Previtali, Tina Sgrò - Adele Ceraudo, Alice Colombo, Annalù, Chiara Coccorese, Federica Gonnelli, Florencia Martinez, Francesca De Pieri, Giovanna Lacedra, Jara Marzulli, Ieva Petersone, Ilaria Del Monte Performance: Giovanna Lacedra - Massimo Festi Allestimento a cura di: Alessandra Redaelli e Vania Elettra Tam.

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