Francesco Cavaliere. Soffio che Scotta
Dal 10 Marzo 2016 al 01 Aprile 2016
Milano
Luogo: Marsèlleria
Indirizzo: via privata Rezia 2
Curatori: Xing/Live Arts Week
Telefono per informazioni: +39 02.76394920
E-Mail info: info@marselleria.org
Sito ufficiale: http://www.marselleria.org
Giovedi 10 marzo Marsèlleria presenta Soffio che Scotta, la prima mostra personale di Francesco Cavaliere in Italia, installata come ambiente sonoro e immaginativo nel nuovo spazio di Marsèlleria in via privata Rezia 2 a Milano e curata da Xing/Live Arts Week.
Soffio che Scotta é uno spiraglio su un numero non definito di storie, leggende e credenze nate con lo svilupparsi della saga Gancio Cielo. Avviato in forma di scrittura per un racconto sonoro, e pubblicato da Hundebiss Records su due vinili - il primo uscito nel 2015 ed il secondo presentato in anteprima in occasione della mostra milanese -, Gancio Cielo è la costruzione di un universo fantastico che vive sul piano sonoro grazie all'utilizzo della voce come fonte primaria, intrecciata ad un archivio di suoni dal sapore fantascientifico, prodotti in casa. Francesco Cavaliere guida il visitatore in spazi popolati da strani esseri che abitano un universo non definito: ibridi tra minerali, animali, piante, pianeti, scie, oggetti cosmici e fenomeni fisici e percettivi, presentati in un susseguirsi denso di eventi, una saga che annovera vicende legate a mitiche dinastie e a stravaganti singolarità. Dopo aver trovato una sua prima realizzazione installativa a Bologna per Live Arts Week 2015, Soffio che Scotta rappresenta l'ultima ed accresciuta evoluzione di un percorso in cui i materiali di Gancio Cielo trovano manifestazione anche sul piano visivo, grazie ad una serie di oggetti, figure e forme animate da raggi di luce e motori elettrici.
"In Gancio Cielo si racconta che la mano di un semi-dio si trasformò in pietra, un innesto velenoso che agisce sia sulla narrazione sia sulla geografia della storia. Con il primo inserimento dell'Asath nel suolo iniziano a formarsi delle strane forme virali, degli eroi che ne ampliano l'effetto, altri che lo combattono.
più in là e c'era un gruppo di costruzioni semi decadenti, ma accese dal materiale con cui erano state costruite.Si dice che un uomo le fissò così a lungo che si tramutò in scultura. Un materiale fulmicotone... sensibilizzato sui due terzi.
...
con quelle lì le fabbricano quelle case che vedi in lontananza.. con le pietre degli uomini implosi, quelli ipnotizzati a forza di fissarle... lì abitavano due membri del gruppo che... via via s'era specializzato a respinge le comete pe`aria.
..."
Soffio che Scotta si presenta come uno spazio di messa in scena di una narrazione favolosa e notturna, che vedrà l'emergere di alcune delle figure scese da un universo immaginario sospeso tra alchimia e science-fiction, con riferimenti letterari che vanno da Dino Campana a William Alexander, da Tommaso Landolfi a Octavia Butler, da Yeugeny Zamyatin, per finire con Oreste Fernando Nannetti, autore di una tra le più straordinarie opere di Art Brut in Italia, che firmava le sue lettere definendosi di volta in volta "astronautico ingegnere minerario", "scassinatore nucleare", "Nannettaicus Meccanicus - santo della cellula fotoelettrica”.
La mostra resterà aperta fino al 1 aprile ed ospiterà, giovedì 10 marzo, giorno dell'inaugurazione, e mercoledi 23 marzo, due sessioni in cui l'autore eseguirà dal vivo i due capitoli che compongono Gancio Cielo in un reading/sound performance.
Francesco Cavaliere è un artista visivo, musicista nato a Piombino e cresciuto a Volterra, ora residente a Berlino. Scrive racconti sonori e composizioni musicali spesso in relazione con elementi installativi e scenografici. Fra i numerosi progetti in collaborazione ha presentato interventi con Elisabeth Kirche al Draftsmen’s Congress per la 7a Berlin Biennale (2012); con Marcel Türkowsky è al Gymnastic Sounds Festival di Amsterdam con la performance multimediale Mirror Trance Theatre (2011); con Ignaz Schick esegueBranches, Child of Tree di John Cage al Ausland di Berlino (2011); per Camping#1/Hundebiss a Bologna realizza Sea Urchin, light and sound actions con Leila Hassan (2011). Tra le opere presentate in solo, in ambito visivo e musicale: Gancio Cielo e Guanto Parabola a Live Arts Week IV a Bologna (2015); Gancio Cielo I, a Les Urbaines Festival di Lausanne (2015), Capogiro degli Dei, al Museum of Contemporary Art di Tokyo (2015), The Glowing Glove al Museo di Arte Contempornea di Roskilde in Norvegia (2014); Lancio Meta Meteo al Grimmuseum di Berlino (2014); Set Mosaic con Ghédalia Tazartès al CTM festival di Berlino (2013); Musica Galvanica al Museo di Arte Contemporanea di Varsavia (2013); la lecture Volta di Lame di Lune, Mercy alla Liverpool Biennial (2012). Ha pubblicato Gancio Cielo con Hundebiss records, per la quale ha anche curato il progetto on-line Musica Virtuale, e Doro Bengala con Presto!?. Francesco Cavaliere è noto per la sensibilità con cui combina suoni, materiali e spazio con un singolare gusto per le più disparate forme di esotismo. Le sue opere hanno la capacità di animare gli stati interiori dello spettatore in un viaggio immaginativo popolato da presenze effimere, fenomeni generati dal vetro, minerali e voci registrate con tecnologie analogiche.
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